<Monitor>   recensioni dallo staff

Martedí, 22 Maggio 2007

  • monitor/?13960
    recensito da M.Dollari - 22/05/2007 14:01

    Siamo in un mondo fantastico al di fuori del tempo. La razza dominante è sempre quella umana, ma come al solito su di essa incombe una tremenda minaccia: i Dark One, entità mostruose e invincibili, fanno strage degli uomini che osano uscire dalle città fortificate. L'unico modo per viaggiare da un luogo all'altro è quello di farsi accompagnare da gruppi di Mercenari, guerrieri umani che in qualche modo riescono a contrastare lo strapotere dei Dark One.
    Uno di essi, Leroy Schwartzer, è particolarmente potente e possiede un oggetto favoloso: Ragnarok, la spada parlante.

    Dalla penna di Kentaro Yasui nasce questa miniserie di quattro numeri per i disegni di un grande character design, Tsukasa Kotobuki: figure stilizzate, quasi vampiresche nel loro pallore portatore di morte, ogni personaggio risulta essere fatale nell'oscuro percorso che Schwartzer dovrà fare per liberare l'umanità dalla terribile minaccia dei Dark One. Il primo numero risulta avvincente e si legge tutto d'un fiato grazie alla semplicità della trama e al piacere che si ha nel gustare i tratti neroscuri di Kotobuki. Forse l'ambientazione è stata trascurata un po', ma tramite le note finali dell'autore si può scoprire qualcosa in più del mondo in cui si muovono i protagonisti di questo nuovissimo manga.

    Ragnarok n.1 di Tsukasa Kotobuki (disegni) e Kentaro Yasui (testi) - Starcomics, 13x18 cm, 208 pagg, brossurato b/n, testata Point Break (89), € 3.30

    Mercoledí, 16 Maggio 2007

  • monitor/?13950
    recensito da O.Tamburis - 16/05/2007 00:06
    ...e purtroppo lo fa nel peggiore dei modi.

    L'intera storia sa troppo di "collage" di tòpoi narrativi, presi tra gli elementi maturati negli ultimi tempi all'interno della serie: il siparietto con Sara in partenza per Marte, i riferimenti a futuri sconvolgenti eventi ("sembra che il pianeta Marte si stia come isolando", dice Nathan nelle prime pagine), ed ovviamente lui, l'Uomo Quantico che, per la prima volta nelle mani di un autore diverso da Serra, non riesce ad andare di molto oltre uno scimmiottamento della sua iniziale caratterizzazione.

    Vietti in pratica, per la quasi totalità dell'albo, non fa altro che condensare la trama del nono gigante. Una trama che, date le sue peculiarità, neanche un enorme numero di pagine poteva avere la pretesa di esaurire, e a maggior ragione 94 pagine danno la sensazione che Nathan avrebbe potuto vivere altre situazioni del tutto intercambiabili con quelle nelle quali viene risucchiato grazie ai poteri dell'uomo quantico.
    Intendiamoci: le due sequenze non sono male, nella seconda l'elemento steampunk viene introdotto senza strafare (da segnalare la terza vignetta di pag.81), mentre nella prima l'autore ne approfitta per riportare in scena nientemeno che gli Shra, con i quali a suo tempo aveva dato origine ad una articolata sotto-trama all'interno della continuity neveriana. Vedere personaggi già noti, ma nel contesto di un altro universo (sia "geografico" che narrativo) ben suggerisce l'idea di un multiverso che vive e fluisce al di là delle nostre capacità di comprensione.

    In questo i discorsi ed i pensieri dell'uomo quantico acquisiscono un preciso significato, ma tale tentativo risulta poi banalizzato da quelle stesse parole che questi rivolge a Nathan alla fine della storia, pigiando ancora una volta stancamente su quegli stessi punti che Serra aveva già chiaramente introdotto nello speciale in cui l'essere che un tempo era stato William Campbell ha fatto la sua prima, sconvolgente, apparizione.

    A completare il quadro vi è l'ennesimo spunto "viettiano" verso la definizione di nuovi scenari, come si deduce dalle parole dell'uomo quantico nell'ultima pagina, ed un accenno ai disegni di un Andrea Bormida apparentemente un po' tirato via: non del tutto a suo agio nell'ambientazione Shra, ma capace di segnare più di un punto a suo favore nella seconda parte, oltre ad alcune azzeccate espressioni del "musone" agente speciale, ancora una volta gravato da pensieri e presagi che sembrano travalicare la sua semplice umanità (di carta).

    Le spirali del multiverso n.190, di Stefano Vietti e Andrea Bormida - Sergio Bonelli Editore, 90 pagg, brossurato b/n, testata Nathan Never, € 2.50

    Venerdí, 13 Aprile 2007

  • monitor/?13807
    recensito da M.Dollari - 13/04/2007 00:07
    Elemental Gerad è un manga decisamente particolare: nel tentativo di rivelare ben più di quello che dovrebbe, l'autrice altera completamente la percezione, in chi legge, su ciò che veramente è fondamentale alla trama e ciò che invece è di secondaria importanza. In un certo senso, il lettore viene informato di molti particolari sul futuro della serie già da questo primo numero, eppure tutto ciò non basta, perché l'aura di mistero che avvolge i protagonisti non li abbandona mai. Non si capisce, tuttavia, se questo modo di raccontare la storia sia una scelta di Azuma o se semplicemente sia una conseguenza del modo confuso con cui in questi ultimi anni si ha la tendenza a realizzare certi tipi di manga.
    Pubblicato da Star Comics a partire da Marzo 2007, Elemental Gerad narra le vicende di Coud Van Giroued, un pirata dell'aria piuttosto inesperto, che un "bel" giorno si imbatte in una giovane e sinistra ragazza, Reverie Metherlence: quest'ultima sembra avere il potere di diventare un'arma invincibile che letteralmente si fonde con colui che da lei viene prescelto alla fusione.
    Manga decisamente movimentato, alterna momenti di drammaticità a repentini cambi di pura demenzialità.

    Elemental Gerad n.1 di Mayumi Azuma - Starcomics, 13x18 cm, 192 pagg, brossurato b/n, testata Zero (90), € 3.30

    Venerdí, 6 Aprile 2007

  • monitor/?13902
    recensito da M.Dollari - 06/04/2007 00:30

    Il mondo è soggiogato al potere dei Vandel, demoni feroci che ossessionano i poveri umani e li costringono a vivere nella morsa della paura all'interno di villaggi fortificati. A contrastare questa ingiustizia, si ergono gruppi di cavalieri denominati Buster, uno dei quali è capeggiato dal fortissimo Zenon. Tuttavia, durante un violentissimo scontro con un Vandel particolarmente potente nel villaggio di Beet, un ragazzino dalle speciali qualità, Zenon e i suoi guerrieri sono costretti a capitolare e prima di morire donano i loro poteri proprio a Beet. Da qui iniziano le sue avventure, le avventure del nuovo re dei Vandel Buster.
    Manga dal target decisamente giovanile, probabilmente composto da appassionati di Yu-Gi-Oh, Beet Vandel Buster è il racconto di una sorta di gioco di ruolo, nel quale i protagonisti devono uccidere demoni non solo per liberare il mondo dalla malvagità, ma anche per conquistare punti, per aumentare di livello combattivo e per guadagnare i soldi delle taglie.
    Il fatto che possa essere indirizzato ad un pubblico under 12, o poco più, rischia di limitarne la godibilità per quegli appassionati più adulti di manga: i dialoghi sono molto superficiali e i disegni, seppure particolareggiati e divertenti, risultano elementari e non realistici.
    Questa almeno è l'impressione che si ha leggendo il primo numero della serie: se le cose matureranno successivamente non ci è dato di sapere se non prima del 20 aprile, data di uscita prevista per il secondo albo. D'altronde conoscevamo già Sanjo e Inada per il manga Dai: La grande avventura e si poteva facilmente avere un'idea di ciò che si sarebbe presentato con questa nuova testata.

    Beet Vandel Buster n.1 di Riku Sanjo (Testi) e Koji Inada (Disegni) - Starcomics, 12x18 cm, 176 pagg, brossurato b/n, testata Ghost (39), € 3.30

    Martedí, 3 Aprile 2007

  • monitor/?13819
    recensito da M.Dollari - 03/04/2007 00:07
    E' tornato in edicola Toto! The wonderful adventure, il fumetto creato da Yuko Osada, con una miniserie di cinque numeri.
    La novità che coinvolge questa nuova pubblicazione riguarda il fatto che Osada ha letteralmente ricreato l'ambientazione in cui Kakashi (il protagonista), Toto (il cane) e i suoi amici si muovono. La prima miniserie, sempre targata Star Comics, era infatti uscita nell'estate 2003 ed era composta di due numeri: un grande successo sia qui in Italia che in Giappone.
    Il primo numero è decisamente accattivante, molto movimentato e s'incentra sulla fuga di Kakashi dalla sua isola, per vivere finalmente le mille avventure sognate leggendo il diario del padre, apparentemente un viaggiatore del mondo, e sul suo incontro/scontro con Dorothy, l'altra protagonista. Il tutto magistralmente orchestrato attorno al mistero che avvolge il cagnolino Toto, una creatura dagli strani poteri... Toto 1, di Yuko Osada - 11,5x17,5, 192 pp, b/n - 3,30 €, in fumetteria - Febbraio 2007

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