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Nelle favole l'orco, alto e brutto, è cattivo. In questa storia di dicembre, dove l'atmosfera natalizia è assente e a New York regna il solito squallore,
tra bande di teppisti, ragazze di provincia e giri di film pornografici, non c'è un orco, ma un gigante...
Il gigante buono
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Ritorna il tema della pornografia nella serie e vi ritorna con una buona storia, incentrata comunque non proprio sulla pornografia, ma sulla figura di Hulk, il gigante buono, e della sua amicizia con Alfie, il soffia più breve di New York.
È una storia che parte in maniera drammatica, con il salvataggio del gigante dalla fiamme da parte del nano, e termina ugualmente in maniera triste, con la morte di Hulk, il quale, però, nel momento del trapasso, ha trovato quella serenità che sino ad allora gli era probabilmente mancata.
E ciò lo dimostra consegnando l'oggetto per lui più prezioso, la mazza da baseball dono del padre, ad Alfie, come segno di eterna riconoscenza.
L'ho già scritto in occasione di altre recensioni e lo confermo in questa: Polese è un disegnatore affidabile per una qualunque serie,
ma qualitativamente i suoi disegni sono caratterizzati dalla fretta, che lo porta a rendere graficamente lo stesso personaggio in maniera differente
anche solo nel giro di qualche vignetta. L'esempio più lampante è il volto di Nick, praticamente mai uguale a se stesso da vignetta a vignetta.
La storia si fa leggere volentieri, come quasi tutte quelle della serie, e quindi merita un qualcosa di aggiuntivo. Necessita sottolineare comunque come in questa vicenda Nick lasci spazio ad altri protagonisti, che sono ovviamente Hulk ed Alfie.
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