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Nathan Never  n.70
" Istinto primordiale "
(1k)
( 4 , 3 , 5 ) 3 + 1
52% equiv.
4/7
Vedere anche la Scheda della Storia nell'uBC Database.


Una strana epidemia sembra portare al suicidio diversi cybernauti. Igor Mc Nally chiede aiuto a Nathan, che scoprirà uno strano intreccio che coinvolge anche il mito di Prometeo...

Nel museo del cyberspazio. .
recensione di Giovanni Gentili
Nathan Never



Soggetto
(1k)
4/7
Michele Medda Torna una storia di Medda a breve distanza dalla doppia marziana. E torna anche il cyberspazio, a distanza ravvicinata dalla sfortunata prova del n.69.

Il cyberspazio fortunatamente non è però il vero protagonista di questa storia, in cui si consumano i drammi umani di una psicopatica dipendente dalla droga prodotta dal suo stesso cervello, di un dottore acceccato dalla sua sete di ricerca e di alcuni poliziotti colpevoli di essersi fatti giustizia da soli.

Tutte le storie sono accostate al mito di Prometeo, di cui vengono date diverse interpretazioni. C'e' l'artista che vuole far capire la realtà (ma sbaglia incolpevolmente ed è punito), c'e' lo scienziato che vuole portare avanti la conoscenza (ma sbaglia incolpevolmente ed è punito), ci sono i poliziotti che voglio fare giustizia (ma sbagliano incolpevolmente e sono puniti).

Niente di troppo originale, ma neanche niente di troppo scontato: ovvero una storia che non si farà certo ricordare.

Solo una vera e propria comparsata per Igor Mc Nally, un personaggio che mi piace molto e che fortunatamente tornerà con un ruolo più attivo a fine anno, nel seguito di "Bauhaus Killer".

Sceneggiatura
(1k)
3/7
Michele Medda Sceneggiatura lineare, senza particolari colpi di scena. Forse il soggetto si poteva sfruttare in modo migliore, magari con dei flashback in cui vedere in azione il singolare Ezquerra.

Troppo facile individuare la colpevole. Interessanti però i due nuovi personaggi introdotti nel mondo di Nathan: Alvina e la dott.Charisse.

Gradisco le spiegazioni scientifiche, ma in questo caso mi vedo costretto a dire che forse tre pagine di composti chimici scioglilingua sono troppe.

A pag.54 Siggy ci mostra un fisico in forma invidiabile e da prova di essere un vero playboy conquistando Alvina. Ma la sua vecchia e tanto amata ragazza che fine ha fatto? Comunque preferisco un Sigmund più "socialmente fallimentare", anche perchè ci sono già altri personaggi a fare la parte del "vincente". Nelle ultime storie Sigmund assomiglia sempre di più a Groucho (e non è un complimento).

Sempre difficili gli inserti ironici nelle storie di Nathan: ho trovato quasi-simpatica l'intrusione del signore "ci parlo io con Reiser" al museo, mentre è a mio avviso indegna persino di una sit-com la scenetta di pag.70 con tutta l'Agenzia Alfa (compreso Link!) che compare alle spalle di Sigmund per curiosare nelle sue telefonate "private".

Poco credibile la scena a pag.65 dell'attentato a Nathan a mezzo metropolitana. Comunque del tutto incredibile che Al Goodman fosse appostato proprio nel posto giusto, o che sia riuscito ad arrivare in cima al palazzo senza un flyer.

Disegni
(1k)
5/7
Ernestino Michelazzo Bella prova per Michelazzo, che torna dopo i numeri 52 e 62. La sua interpretazione ricorda a tratti De Angelis, ma lo stile è comunque personale e molto deciso. Curati gli sfondi e buona l'alternanza tra bianchi e neri.

Buona l'espressività dei personaggi. Unico neo è forse l'interpretazione degli occhi di Nathan che mi sembrano stonare un po' con quelle pupille vispe, ma sono caratteristici del tratto di Michelazzo.

'pupille vispe' (8k)
disegno di E.Michelazzo
(c) 1997 Bonelli

 

Copertina
(1k)
3/3
Roberto de Angelis Ancora un grande copertina di De Angelis, con il palazzo in stile tecnodroide e in primo piano decentrato un bel Nathan.

L'arma non è certo in stile Castelliniano bensì Deangelisiano e voglio far notare come De Angelis stia imprimendo alla testata un lento cambio stilistico nelle rappresentazioni tecnologiche. Titolo dell'operazione: "Dimenticare Castellini" ;-).

Bellissimo anche il nuovo frontespizio, cambiato senza particolare motivo, e che ora ritrae in maniera perfetta il cupo e brulicante ambiente dei livelli inferiori.

parte del nuovo frontespizio (22k)
disegno di R.De Angelis
(c) 1997 Bonelli

 

Overall
(1k)
1/3
Dopo qualche mese di "normalità" l'angolo della posta torna a farsi notare (in negativo). Su stimolo di un lettore Janine si lancia nell'esegesi di quanto Serra aveva scritto nell'introduzione dell'albo gigante n.2 (introduzione che tra l'altro avevo trovato piacevole). Tre le perle che voglio segnalare:
  1. "Sia Serra che la sottoscritta pensano che Internet e quindi in genere i computer siano paragonabili alle automobili. Le auto in se stesse non sono assolutamente dannose o pericolose, ma è l'uso sventato che di esse si può fare che provoca le sciagure."

    Chi non può essere daccordo? L'abuso di qualsiasi cosa "fa male". Tutti coloro che sono diffidenti verso l'informatica tirano di solito fuori questa originale affermazione. Il problema è: perchè il computer o internet devono essere sotto tutela particolare, ovvero l'abuso del computer va evidenziato più di quello automobilistico? E poi: per paura dell'abuso, bisogna rinunciare all'uso?? Forse Serra non va in auto?

  2. "Le auto in se stesse non sono assolutamente dannose o pericolose"

    Le auto in se stesse sono dannose e sono pericolose: anche l'utilizzo corretto produce inquinamento e pur osservando alla lettera il codice della strada e curando la manutenzione dell'auto questa può avere un guasto che provoca un grave incidente. Invece non ho mai visto nessuno rimasto schiacciato sotto un programma di contabilità.. (sto scherzando ;-)

  3. "Voglio ripetere che questa è una nostra opinione personale, che si può benissimo non condividere, visto che ognuno è sempre libero di fare e agire come più gli aggrada."

    Fortunatamente Janine ci ricorda che in Italia c'e' la democrazia. Nessuno può mettere in dubbio questa lapalissiana affermazione (e quindi non vedo perchè metterla). Rispetto integralmente le opinioni di Serra e Janine (uso questo nome visto che vuole essere chiamata così..) ma mi piacerebbe che fossero supportate da idee un po' meno "banali". Mi direte che Nathan non è certo il posto adatto per parlarne: beh.. sono daccordo, e infatti sarebbe stato meglio rispondere ad un'altra lettera, su un altro argomento (magari parlare di Nathan.. ;-). Invece se Serra volesse approfondire altrove l'argomento, uBC è sempre pronta a dargli spazio.
 



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Soggetto

 
Sceneggiatura

 
Disegni

 
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