Non aprite quella porta...anche perchè non si può!

ecco a voi il sogno più reale che sia mai stato fatto!
Recensione di S.Cervasio |   | brendon/

Non aprite quella porta...anche perchè non si può!
Brendon 46 "Porta dell'incubo, La"

Non aprite quella porta...anche perchè non si può!

Scheda IT-BR-46

Sceneggiatura

Dopo il melenso ritorno a Doombar del mese scorso, per andare a trovare la figlia, ecco Brendon il girovago buttarsi anima e corpo in un'altra indagine, anzi in due, visto che quella che interessa l'albo prende vita dopo che Brendon ne ha risolta un'altra, smascherando una maga truffaldina, Madame Charigee (che rientrerà anche nella seconda indagine), e facendosi così apprezzare da Kent, l'uomo che lo ingaggia per la seconda volta, alla modica cifra di 0 regine.

Così il nostro Cavaliere mostra ancora una volta il suo odio per i troppi soldi, che potrebbero impigrire la sua avventurosa vita ("Se dovessi diventare ricco,non saprei più come passare il tempo, e sai che noia..." ci dice).

L'albo è caratterizzato da un ritmo narrativo abbastanza alto e presenta personaggi meglio caratterizzati rispetto alle precedenti volte, uno su tutti Kent, addirittura disposto a uccidere per salvare dalla galera l'amato padre. Anche Brendon è leggermente diverso. Certo non lo vediamo sorridere, ma ci delizia con alcune battutine nel bel mezzo della battaglia che è più facile vedere dire all'Uomo Ragno! :-)

...è una vicenda abbastanza triste, e nonostante alcune lacune, leggerla fa scivolare il tempo più velocemente.

Soggetto

Nonostante queste novità nella sceneggiatura, l'albo non è retto da un grandissimo soggetto e tira avanti grazie ai soliti cliché narrativi: il rito degli sciamani che viene utilizzato dall'assassino; Brendon che brancola nel buio ma che poi all'improvviso ricorda un particolare che a lui era sfuggito ma che al suo attento cervellino no; i nemici, che stavolta si chiamano divoracuori, che sono soltanto un'invenzione della mente dell'assassino, diventato pazzo; l'amore che spinge alla follia e all'assassinio della donna amata che però ci ha rifiutati.

Questi sono, più o meno, gli elementi che possiamo vedere in quest'albo, e sono elementi che ritornano spesso e volentieri nei soggetti di Chiaverotti. La storia però è comunque leggibile, e presenta anche un bel finale. Poetico e struggente, come anche altre volte Mastro Chiaverotti ci ha saputo regalare, a fronte però di altri che sono davvero scialbi. E per concludere un applauso al primo miliziano inventato da Chiaverotti con un pò di sale in zucca. Infatti questi, dopo che Brendon ha catturato la metà della criminalità del suo paese, comprendente imbroglioni e strozzini,e gliela ha portato su un piatto d'argento, invece di fare domande o di andarsi a impelagare in un'indagine sul nostro Cavaliere, lo ringrazia, facendo anche imbarazzare Brendon, sorpreso da tanta grazia.

Disegni

Il tratto di Airaghi fa parte della scuola dei disegnatori artistici della testata brendoniana (Franzella, Spadavecchia, Viglioglia) a cui fa da contraltare una scuola da un tratto più realistico (Acciarino, Simeoni E.) , con un disegno meno dettagliato, ma più suggestivo e rievocativo , abbastanza simile a quello di Giuseppe Franzella, e anche le sue tavole ci dimostrano che la testata di Brendon, può contare su uno dei migliori parco disegnatori, secondo solo a quello di Tex, che ha al suo interno alcuni mostri sacri come Civitelli e Ortìz, e a quello di Dylan Dog, che è ampissimo e ricco di famosi e importanti disegnatori quali Brindisi e Roi.

Parlando di Roi, è forse un bene che abbia lasciato le copertine della testata. Pare infatti che non si sia mai calato a pieno nell'universo brendoniano, anche se ci ha regalato due gioiellini come i n.4 e n.9 e anche alcune bellissime copertine, sebbene, soprattutto nell'ultimo periodo, disegnare le copertine di Brendon fosse diventato per lui più un onere che un onore. Ritornando a Lola Airaghi, i suoi disegni sono perfetti per questa storia avventurosa, ma sotto sotto un po' triste. Meno riusciti i Divoracuori, troppo simili a serpenti, mentre favolosi sono Owen il giocattolaio, che ricorda un po' nei tratti somatici il burattinaio, nemico storico dei Fantastici Quattro, e Judith, davvero bellissima.

Commento Globale

La copertina di Rotundo,è bella e ritrae uno dei momenti più intensi della vicenda, il primo viaggio di Brendon nell'universo di Judith, anche se ha un non so che di disneyano.

Finalmente dopo anni di peregrinazioni per la Nuova Inghilterra, Brendon è tornato,il mese scorso, a Doombar, e Chiaverotti ha messo un'importante pietra sulla saga del Cavaliere di Ventura. Da questo mese si è tornato ai girovagamenti, e da quanto ne sappiamo da febbraio si torna anche alle fanciulle in pericolo da salvare! :-) Per quanto riguarda l'albo, si può chiudere dicendo che è una vicenda abbastanza triste, e che nonostante alcune lacune, leggerla fa scivolare il tempo più velocemente.

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