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| pillole dal mondo del fumetto |
Petra Cherie di Marco Migliori
Petra è nobile, coraggiosa e bella. Qualità sempre apprezzabili, ma in maggior modo in questi cupi giorni di guerra. La Grande Guerra per la precisione. Allora qualcuno la chiamò così, perchè pensava che mai sarebbe scoppiato conflitto così grande. E invece oggi la definiamo 1° guerra mondiale.
Petra ama il volo e l'emozione della sfida. Gli ultimi cavalieri. Così qualcuno definì i primi piloti d'aviazione militare. Spesso ufficiali di cavalleria, con la pretesa di essere ufficiali e gentiluomini con il senso dell'onore, mentre la realtà del massacro si impone laggiù nelle trincee. Una realtà da cui Petra è esentata, e che comunque ignora grazie alla forza dei suoi 23 anni. Petra è giovane e ricca. Solo la gioventù può giustificare i rischi assurdi che prende per idealismo. Un idealismo che la pone al centro di intrighi ignorati dagli stessi alleati, che l'hanno inconsapevolmente dalla loro. La ricchezza le apre tutte le porte di questo mondo dominato da una aristocrazia in declino, ma ancora potente. Queste e altre le caratteristiche del personaggio di Attilio Micheluzzi, un Maestro del fumetto italiano. Ritroviamo in queste ristampe, le sue caratteriche di sempre: le didascalie narranti, i personaggi che a volte si rivolgono al lettore, i suoi chiaro-scuri perfettamente leggibili e al tempo stesso completamente funzionali alla narrazione. Ed è subito nostalgia, almeno per chi ha vissuto almeno in parte un periodo intenso del fumetto, di cui Micheluzzi, come Pratt, Toppi, Battaglia e tanti altri, è stato magico interprete.
6/7
Petra Cherie di Attilio Micheluzzi
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