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" La sorgente misteriosa"


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Ad ogni vantaggio corrisponde una contropartita considerevole...

Il prezzo della vita eterna
recensione di Cristian Di Clemente



TESTI
Sog. e Sce. Moreno Burattini
   

Burattini recupera il classico tema zagoriano della trib� sconosciuta (quasi scomparso nella gestione Boselli-Burattini in favore di una maggiore coerenza storica) e lo miscela con le tematiche fantastiche, che da sempre costituiscono uno dei filoni principali della saga dello Spirito con la Scure. L'autore toscano propone, infatti, una variante del tema dell'immortalit�, spunto non nuovo nella serie (vedere la scheda della storia) apportando, comunque, una sua personalizzazione tale da rendere quest'episodio sufficientemente originale e piacevole, che pu� rappresentare la versione zagoriana del mito della "fonte della giovinezza".

"...la versione zagoriana del mito della "fonte della giovinezza"."    

Analizzando i personaggi protagonisti della storia, c'� qualche rammarico per l'utilizzo del dottor Metrevelic (vedere la scheda della storia), al suo ritorno sulla serie dopo oltre vent'anni. E non tanto in termini quantitativi di presenza (il dottore � addirittura protagonista di una storia semi-parallela a quella di Zagor, che si congiunge con il plot principale solo nel finale, un aspetto di interesse e fuori dal consueto per la serie), quanto per il suo scarso ruolo nella vicenda di primo piano. Zagor lo interpella per avere un suo parere scientifico sul mistero in cui si � imbattuto (guerrieri che invecchiano rapidamente in pochi secondi e si polverizzano), ma perviene da solo alla verit� e il dottore risulta quindi quasi superfluo, dato che si limita a medicare lo Spirito con la Scure e a dare le sue ipotesi scientifiche sulla meteora che ha dato origine a tutto. Certo, il suo ruolo nell'equilibrio della storia � importante poich� si � trascinato dietro i banditi e (di conseguenza) gli uomini dello sceriffo, essenziali per cacciare indietro i pellerossa ostili, ma non ci sembra sufficiente per giustificare il suo ritorno. A conti fatti, tutte le pagine dedicate a Metrevelic danno l'impressione di essere superflue e ininfluenti per la storia principale, nel senso che lo stesso obiettivo finale (salvataggio di Zagor e compagni in extremis) poteva essere ottenuto con soluzioni alternative che non prevedessero un suo coinvolgimento.

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La sorgente
disegno di Alessandro Chiarolla (c) 2002 SBE

Una figura potenzialmente interessante, ma purtroppo poco delineata, � quella del capo dei guerrieri, Sikanda. Le sue ragioni e, in qualche misura, la sua determinata spietatezza nel rapire donne nella nostra realt� e nel voler mantenere il segreto della sorgente sono ben motivate: non vuole che il suo popolo (che non pu� lasciare la bolla temporale) sia condannato all'estinzione e, allo stesso tempo, il posto in cui si trovano non ha abbastanza spazio e cibo per altre persone (molti dall'esterno potrebbero esserne attirati, dato che in quel luogo gli effetti dello scorrere del tempo si rallentano e poi si bloccano). La sua caratterizzazione � per� semplificata a quella del cattivo "carogna" da sconfiggere.

La caratterizzazione "cattiva" della trib� del lago � comunque, narrativamente parlando, necessaria per giustificare le ultime pagine, con Zagor che compie un atto che non � innocuo quanto potrebbe sembrare: la distruzione della sorgente, il solo collegamento tra Darkwood e l'altra realt�. Lui stesso ci dice che non lo fa a cuor leggero ("sar� come chiudere la porta di una cella e gettare via la chiave" - n.449, pag.30). Cos� facendo, infatti, l'intero popolo del lago, gi� condannato a non abbandonare la bolla temporale, vede spegnersi definitivamente la possibilit� di evitare la propria estinzione. Soluzione triste, ma necessaria per salvaguardare tutti coloro che avrebbero potuto finire in quella prigione.

La sceneggiatura � scorrevole e con i tempi ben calibrati, con azione, inseguimenti e duelli. Segnaliamo, in particolare, le pag.81-82 del n.448 in cui Zagor, durante il duello con Sikanda, dopo essere stato ferito a tradimento alla spalla da una freccia scagliata da un terzo, in un pugno di vignette prima si vendica con la scure di chi lo ha colpito e poi si estrae dal corpo la freccia e con la sua punta elimina Sikanda tagliandogli la gola, bellissima sequenza!

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Pi� veloce della luce
disegno di Alessandro Chiarolla (c) 2002 SBE

Qua e l� la sceneggiatura presenta alcune sbavature, a nostro avviso. Per esempio, sembra poco plausibile la giustificazione addotta da Metrevelic per restare in casa sua dopo la visita e la fuga dei due banditi, i quali hanno lasciato da lui un complice moribondo, unica persona a sapere dove � nascosta la loro refurtiva. Dice "...quando sapranno che Cox � morto senza rivelare niente, ingoieranno il rospo e cambieranno definitivamente aria..." (N.448, pag.7, quarta vignetta). Giusto, ma i due malviventi non avevano modo di sapere che il complice non avesse parlato prima di morire se non tornando dal dottore (come in effetti accade). Non ci � piaciuto poi, nel finale, vedere Zagor essere salvato due volte all'ultimo istante, nel giro di poche pagine (pag.93 del n.448 e pag.5 del n.449), da un intervento esterno non prevedibile, uno sarebbe stato abbastanza. :-)
Infine, Lamak, guerriero che ha dato serio filo da torcere a Zagor, viene lasciato ammaccato nella capanna dei prigionieri e "dimenticato" dalla trama principale. Non ci sarebbe dispiaciuto che fosse stato lui (anzich� uno sconosciuto) il guerriero morente che racconta a Zagor le origini del popolo del lago.



DISEGNI
Alessandro Chiarolla    

"Energia. E' la considerazione che si pu� fare vedendo i disegni di Chiarolla."    

Energia. E' la considerazione che si pu� fare vedendo i disegni di Chiarolla, perfettamente a suo agio nelle parti d'azione dell'albo: inseguimenti, duelli e una lunga sequenza tra rapide, con tanto di caduta dalla cascata, che il tratto dinamico e nervoso di Chiarolla fa quasi provare al lettore, esprimendo benissimo la forza e l'energia della corrente (n.447, pag.82-89).

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Il dottor Metrevelic
disegno di Alessandro Chiarolla (c) 2002 SBE

Il disegnatore si produce inoltre in primi piani quasi sempre pregevoli (vedere il guerriero morente a pag.25, ultima vignetta, del n.449 oppure Metrevelic), con uno Zagor molto fascinoso (per es. pag.6, prima vignetta, del n.449 oppure pag.31, quinta vignetta, del n.447). Qualche incertezza nella rappresentazione di Makela, che nelle prime vignette � presentata con il viso pi� grassottello di quanto non avvenga in seguito. La resa del tratto ogni tanto diminuisce, ma il giudizio sulla sua prestazione � buono. Lo stile di Chiarolla � certamente diverso da quello classico zagoriano ma, opinione personale di chi scrive, questo non rappresenta un elemento negativo.



GLOBALE
 

Le due copertine di Ferri sono ben impostate e illustrano adeguatamente i contenuti di quest'avventura. La prima appare approssimativa a tratti (la figura di Zagor in particolare), pi� equilibrata e riuscita la seconda nel complesso (bello il lettering del titolo, in tono con la parola "lago" in esso presente).

Avventura piacevole, ma lanciamo una frecciatina alle troppe anticipazioni che di questa storia erano state fatte nelle rubriche dello Speciale 14, in cui si leggeva "Zagor affronter� [...] una trib� di misteriosi pellerossa che l'acqua di una strana sorgente rende immortali: lo aiuter� il dottor Metrevelic, una vecchia conoscenza dei lettori pi� fedeli". Saputo gi� tutto questo prima di aprire l'albo, rimane poco di quel "sense of wonder" che la vicenda avrebbe ispirato a un lettore inconsapevole. Il lettore � sempre contento di sapere cosa bolle in pentola, ma in questo caso si � ecceduto troppo nello spoiler.

Ah, razza ingrata, quella del lettore! Prima chiede anticipazioni delle prossime storie, e poi si lamenta se qualche sorpresa � rovinata! ;-)

Vedere anche la scheda della storia


 

 


 
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