RecensioneNote

Mappa del SitoNovitàIndice

Zagor n.378 (Zenith n.429)
" Hellingen � vivo! "
(1k)
( 4 , 5 , 4 ) 3 + 3
65% equiv.
5/7
Terza parte. Vedere anche la Scheda della Storia nell'uBC Database.


Eliminato Puppetmaster, lo Zagor-team accoglie tra i suoi anche E.A. Poe, alias Agente Raven, e si muove sul monte Naatani alla ricerca del tristo maniero di Hellingen, la cui presenza dietro ai recenti e misteriosi fatti sembra essere fuor d'ogni dubbio. Il supergeniale supercattivo superscienziato, nel frattempo, ha recuperato il suo corpo e ha liquidato il "collega del male" Wendigo. Ora si prepara ad accogliere con le dovute attenzioni Zagor e i suoi...

Ma che bel castello, marcondirodirondello. .
recensione di Paolo Ottolina
Zagor



Soggetto
(1k)
4/7
Mauro Boselli L'impressione � che Boselli abbia voluto realizzare un'avventura che ripropone come stile e impostazione le nolittiane lotte Zagor vs. Hellingen, a differenza di Sclavi che scelse di evadare da schemi classici per proporci una sua personale visione di un filone cos� importante. Lo schema della saga (la prossima puntata sar� l'ultima? Forse no...) � tutto sommato banale, mi ricorda quasi le trame (se cos� si possono chiamare) dei videogiochi beat'em-up (cio� quelli di pestaggio, stile "Final Fight"): eroe, cattivo, una bella rapita da salvare, i nemici "comuni" lungo i vari "livelli" (gli esseri mutati, le bambole, ora i mostroni infernali), i mostri di "fine livello" da sconfiggere a fine puntata (Ben Stevens, Puppetmaster), il superboss, tostissimo, come avversario ultimo. Avendo dietro un autore intelligente e attento come Boselli non dubito che il taglio un po' retr� della vicenda sia certamente voluto e affatto casuale.

L'elemento nuovo, che trasporta la "poetica" Nolittiana negli anni '90 e aggiunge una spruzzata di interesse, � ovviamente la presenza dominante di Poe e l'idea di portare un elemento tanto "reale" in un universo, fantastico per eccellenza, come quello di Zagor (caratteristica, questa, lanciata nella serie sin dalla partenza dell'Odissea Americana 2). Per il resto ho come l'impressione di aver gi� visto troppe volte questa storia e di sapere gi� come andr� a finire (cosa che, in una storia particolare come "Incubi", era esclusa). Forse, invece, � chi vi scrive ad aver smarrito insieme all'infanzia la capacit� di esaltarsi per l'eterna lotta tra Zagor e il butterato scienziato pazzo...

Sceneggiatura
(1k)
5/7
Mauro Boselli Mah...Non riesco a immaginare con precisione quale potranno essere le reazioni di eventuali nuovi lettori davanti a una storia come questa. Senza conoscere il background della serie e degli scontri tra i due arcinemici in particolare, credo che Hellingen susciter� qualche risata pi� che paura o fascino.

Leggere nel 1997 una battuta come "Lui e i suoi amici assisteranno al mio trionfo!... Al trionfo del male!" (pag.31) o "Se mi obbedirete, presto saremo padroni del mondo!... Anzi, dell'universo!" (pag.51), catapulta in un tempo fumettistico piuttosto lontano. Cos� come vedere Zagor, un tipo impulsivo e vigoroso ma non un bestione senza cervello, che grida "Ti uccider� Hellingen!... Ayaaaak" o che si butta a capofitto contro il nemico senza un minimo di riflessione, pu� lasciare perplessi. Ma il fatto che Hellingen sembri e parli come il pi� trito degli scienziati pazzi non � poi cos� balzano, visto che Hellingen... � davvero uno scienzato pazzo! E' una replica precisa precisa dell'archetipo classico dell'uomo di scienza geniale e deviato (chi fu il primo? Il dottor Frankenstein, forse...). E Zagor nelle storie con il caro Helly diventa il simbolo selvaggio e dirompente delle forze naturali, opposte alle storture tecnologiche dell'uomo. Il che, unito all'astio maturato, porta a uno Zagor meno freddo e pi� vicino all'idea di bruto tutto muscoli che Hellingen ha dello Spirito con la scure.

Sempre interessante, invece, seguire l'utilizzo sapiente che Boselli fa di Poe e delle sue opere, che anche in questo numero punteggiano la cerca dei buoni. C'� il richiamo ai racconti sul Mesmerismo (Puppetmaster), al Gordon Pym (ed � da notare come le parole di Raven su quest'opera -vedi pag.43/44- creino un paragone tra il Pym -che in effetti rimase incompleto degli ultimi 3 cap.- e il lungo recente viaggio di Zagor), allo "Scarabeo d'oro" (un passo � riportato da Raven stesso), al poema "Il corvo", al "Pozzo e il pendolo" (finale con Cico).

Due-tre cosette da notare:
  • Spero che al termine dell'avventura la macchina resuscitacorpi trovi una definitiva distruzione: troppo comodo, se no, per il futuro...
  • Hellingen che duplica gli esseri umani e li manipola come fantocci me lo fa assomigliare tremendamente al Von Reichter della Cybersix di Trillo/Meglia...
  • A pag.51 i bruttoni schiavi di Hellingen parlano come neonati dislessici; a pag.57 uno di loro invece dice rivolto ad Heyoka, magari con buon accento londinese, "Ti sbagli, indiano contrario!". Com'� sta faccenda?

Disegni
(1k)
4/7
Gallieno Ferri Non vorrei essere accusato di blasfemia, ma il grande vecio Gallieno che un tempo stava al vertice delle mie preferenze zagorose, ora � stato scalzato da giovani rampanti come Andrecci o Laurenti, per tacer del divino Marcello. Comunque Hellingen DEVE essere illustrato da Ferri: fantastico il suo ghigno. L'incredibile lunghezza della storia porta a qualche inevetabile tratto frettoloso, ma la media � comunque lodevole.

Copertina
(1k)
3/3
Gallieno Ferri Finalmente Helly in copertina, nella classica sua posa da "il mondo � miooooooooo!!!!". Bella, anche se le proporzioni dei due protagonisti non mi convincono del tutto.

Overall
(1k)
3/3
Le storie fantastiche di Zagor sono da sempre le mie preferite, a maggior ragione se c'� Il Nemico per eccellenza. Quindi, nonostante tutte le considerazioni, aspetto con fervore la conclusione.

Diagramma (5k) CAR-4 DRA-2 COM-1 INT-5 ORI-3

La fiera delle banalit�
(1k)
commento di Daniele Alfonso   (15.01)

Hellingen, Wendigo, Altrove, Edgar Poe: Boselli aveva a disposizione tantissime idee da sfruttare, ma non ne � stato capace. Il risultato � una storia dal soggetto debole e scontato, infarcita di assurde banalit� dal "Nero Castello delle Tenebre" alla legione di demoni beoti. Gli unici spunti originali, se cos� si pu� dire, sono quelli derivanti dalle storie di Poe (evidentemente si vuole suggerire che nelle sue storie Poe abbia copiato alcune idee di Hellingen, ma ci� non toglie che non sia cos�), che � un personaggio molto interessante, ma che comunque non riesce a risollevare una sceneggiatura decisamente scadente, soprattutto per quanto riguarda i dialoghi. Un'ulteriore nota di demerito, purtroppo, va ai disegni di Ferri, anche lui decisamente fuori forma, a partire dalla mediocre copertina, dalla prospettiva incerta.

Oltre a tutte queste valutazioni oggettive, la storia soffre anche per gli scomodi, ma inevitabili, confronti con le passate saghe hellingeniane di Nolitta e Sclavi, da cui esce sconfitta su tutti i fronti. E' ormai inutile sperare che la storia migliori nei prossimi mesi, per cui non resta che augurarsi che si concluda il pi� rapidamente possibile e che, per il futuro, Boselli si dedichi a soggetti di genere western, per i quali mi sembra decisamente pi� portato.


Partecipate! Esprimete il vostro voto su quest'albo utilizzando il form qui sotto. Inviateci anche commenti/osservazionisull'Albo o sulla Recensione, segnalazioni di errori di sceneggiatura o curiosit�, utilizzando la pagina del Fatecelo sapere!. Siamo sempre pronti a raccogliere le vostre osservazioni anche per storie uscite da molto tempo. I vostri commenti appariranno nella stessa pagina della recensione.
Soggetto

 
Sceneggiatura

 
Disegni

 
1/7 Adesso Basta! - 2/7 Mediocre - 3/7 Sufficiente - 4/7 Discreto - 5/7 Buono - 6/7 Ottimo - 7/7 Capolavoro! ( note sul Metodo di Valutazione )

(c) 1997 uBC all right reserved worldwide creation date [ 15.01 1997 v1.0 ]