

Zagor 596-598

Zoo di Kaufman, Lo
- Trama
Per salvare Cico, Zagor è costretto ad affrontare le tante e variegate belve feroci che il sadico Kaufman ha rinchiuso su un'isola per dare loro in pasto prede umane.
Valutazione
ideazione/soggetto






6/7
sceneggiatura/dialoghi






6/7
disegni/colori/lettering






6/7







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







88%
data pubblicazione Mar 2015 - Mag 2015
testi (soggetto e sceneg.) di 
disegni (matite e chine) di

copertine



tavole o vignette

tavole o vignette

Annotazioni
Il peggior predatore
Lo zoo di Kaufman esalta l'anima guerriera di Zagor, l' "animale più feroce dell'isola", come lo definisce il cattivo nominato nel titolo, perfetto nel ruolo del sadico monotematico che ha raggruppato sulla sua isola una collezione di belve catturate in ogni parte del mondo, alle quali si diverte a gettare in pasto prede umane. E che "osa" lanciare la sua sfida a Zagor: superare disarmato lo "zoo" entro poche ore per salvare la vita di Cico, suo prigioniero. Un soggetto, elaborato da un Moreno Burattini meno "cerebrale" del solito, tanto semplice ed essenziale, ispirato a un classico della narrativa d'avventura, quanto potente per fascino e tensione drammatica. Pura avventura senza fronzoli dunque, in cui uno Spirito con la Scure granitico e furioso mena le mani per quasi l'intero episodio, senza essere ripetitivo né dare l'impressione che le sequenze di azione allunghino il brodo (come era invece capitato anche di recente in altre storie del curatore della serie), grazie anche ad un sapiente uso di flashback per aggiungere sale alla narrazione. E il messaggio finale - l'uomo come il peggior predatore tra le tante belve affrontate da Zagor nella sua carriera - passa con grande forza. E' anche una storia che rinnova la tradizione nolittiana di portare elementi esotici direttamente a domicilio: non solo belve feroci in questo caso, ma anche un gruppo di avversari "multietnici" (il maleseNote
- Pur avendo una propria originalità, Lo Zoo di Kaufman ha tratti in comune con due antichi episodi della serie. Il primo è il classico La preda umana (n.29-30), dove Zagor diventava l'oggetto della battuta di caccia di un aristocratico: con quell'episodio Lo Zoo di Kaufman condivide in particolare la principale fonte di ispirazione, il racconto The most dangerous game di Richard Connell. Il secondo episodio è l'inconsueto La montagna degli dei (n.184-186), dove lo Spirito con la Scure affronta una serie di "fatiche" ispirate a quelle di Ercole, consistenti in scontri con le belve più disparate.
- Gli animali affrontati da Zagor ne Lo Zoo di Kaufman, in ordine cronologico (ma non narrativo, dato che la vicenda inizia in medias res e procede con alcuni flashback) sono: centinaia di ratti, un rinoceronte, alcuni varani (detti anche "Draghi di Komodo") e gorilla, un ghepardo, un leone e uno squalo. Zagor arriva al termine della sua corsa senza provocare la morte diretta di nessuno di loro.
- Oltre agli animali feroci, anche gli uomini al servizio del folle
Kaufman sono variegati e multietnici: il maleseTamau , il maoriRongo e il masaiKourbo . Di tutti, il solo Rongo arriva vivo al termine dell'episodio. - N.596, pag.14-23, nell'inizio cronologico della vicenda c'è spazio anche per una gag tra
Cico eTrampy . Il piano del re della truffa per scroccare un pasto gratis, come di consueto, si ritorce contro Cico. - N.598, pag.31, il vignettone dello scontro tra Zagor e Tamau rende omaggio, esplicitato nella firma di Nuccio, alla copertina di Gallieno Ferri de La scure e la sciabola (n.118).
La frase
- "E' un animale feroce anche lui, Tamau... Forse il più pericoloso fra quelli che abbiamo rinchiuso su quest'isola." Kaufman ha capito che avere coinvolto Zagor nel suo "gioco" potrebbe creargli dei problemi, N.597, pag.50