Genio del crimine, Il

la prima apparizione dell'alchimista dalle mani d'acciaio
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Genio del crimine, Il
IT-ZG-251-253
uBCode: ubcdbIT-ZG-251-253

Genio del crimine, Il
- Trama

Invitato a Fort Brendon per assistere ad una cerimonia militare, Zagor resta coinvolto in una rapina ai danni delle paghe dell'esercito e conosce Robert Gray, misterioso ed elegante ex-maggiore dalle geniali capacità scientifiche con cui ha costruito innovative e micidiali armi...

Valutazione

ideazione/soggetto
 4/7 
sceneggiatura/dialoghi
 4/7 
disegni/colori/lettering
 5/7 
 66

Recensione

data pubblicazione Giu 1986 - Ago 1986
testi (soggetto e sceneg.) di ubcdbDaniele Nicolai
disegni (matite e chine) di ubcdbFranco Donatelli
copertine
Zagor 251<br>copertina di Gallieno Ferri<br><i>(c) 1986 Sergio Bonelli Editore</i> Zagor 252<br>copertina di Gallieno Ferri<br><i>(c) 1986 Sergio Bonelli Editore</i> Zagor 253<br>copertina di Gallieno Ferri<br><i>(c) 1986 Sergio Bonelli Editore</i>
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Annotazioni

Commento critico

L'episodio, uscito nel 1986, nel pieno del "medioevo zagoriano" dalle storie spesso ripetitive o poco incisive, merita di essere ricordato per la figura di Robert Gray, un cattivo di spessore, degno della fama (invero appannata, in quel periodo) dello Spirito con la Scure ed addirittura capace di fargli perdere la calma in un controverso finale.

Daniele Nicolai, scrittore di soltanto tre episodi della serie, con questo elegante e distinto ex-militare dalle geniali capacità scientifiche escogita un nemico inventivo, intelligente e capace di dissimulare le proprie intenzioni, diverso dal classico mad-doctor. Purtroppo, esaurita la sua vendetta personale con gli ex-colleghi, Gray perde parte del suo fascino, cedendo al più stereotipato lato "folle" dei ruoli come il suo.

La trama soffre, inoltre, del basso profilo delle storie di Zagor spesso proposte in quel periodo, in cui il nostro aveva a che fare con nemici che, in confronto a quelli del periodo d'oro della serie, erano poco più che rubagalline. Per ovvie esigenze di copione Zagor non poteva sbarazzarsene con troppa facilità, risultando così decisamente imbolsito, ed anche in questo episodio, prima che Gray rubi la scena, Zagor si fa mettere in difficoltà da insignificanti militari o sviene all'istante per una "banale" botta in testa. Una fibra ben lontana da quella quasi sovrumana ideata da Nolitta, che sarebbe stata rilanciata a partire dagli anni '90 dal duo Boselli-Burattini.

Il compianto Donatelli, colonna storica della serie al fianco del maestro Ferri, offre la consueta prova pulita e perfettamente funzionale alla storia; un tratto dal sapore antico rispetto a quello che da anni, con disegnatori come Laurenti, Chiarolla o Bisi, è ormai di casa nella serie ma sempre all'insegna della grande qualità e tradizione con cui Zagor brilla in edicola da quasi mezzo secolo.

Note e citazioni

  • Robert Gray, il villain dell'episodio, è uno scienziato specializzato nella chimica con protesi metalliche al posto delle mani, che ha perso in seguito ad i suoi esperimenti. In questo ricorda il Dr. No dell'omonimo film del 1962 (uscito in Italia con il titolo "Licenza di uccidere"), il primo della pluridecennale serie cinematografica di James Bond, anche se il gelido scienzato della Spectre non ha dotato le sue protesi di micidiali trucchi come Gray. Il suo tagliente copricapo (utilizzato a pag.85 del n.252) ricorda quello di OddJob, tra i più memorabili scagnozzi della serie di James Bond, comparso in "Goldfinger" (1964).
  • Gray non è il primo avversario di Zagor a firmarsi come l'Alchimista: prima di lui toccò a Hegen Von Axel (n.189-191 e n.343-344).
  • N.253, pag.74-75, sorprendente sequenza, con Zagor che, di fronte ai pellerossa, durante un duello spara più volte verso Gray, disarmato, costringendolo a scappare terrorizzato. Sebbene Zagor probabilmente volesse soltanto umiliare Gray anziché ucciderlo (solo un colpo va a segno, ad una spalla), questa mancanza di fair play da parte sua resta decisamente inconsueta (e stonata) per le caratteristiche del personaggio.
  • Apparentemente morto per avvelenamento al termine dell'episodio, Gray tornerà ancora più assetato di vendetta nei n.514-516. In questa occasione, il finale della prima avventura, in un flashback, viene ampliato ed arricchito al punto da privarlo di ogni elemento controverso (vedi articolo "Lo strano caso di Zagor e Robert Gray").

Incongruenze

  • N.253, pag.50-51, Gray pasticcia con i nomi e parla, rispettivamente, di Fort Brandon (terza vignetta) e Fort Benton (penultima vignetta) anziché di Fort Brendon.

La frase

  • "Ti ho detto di fermarti, Gray! Sono disposto a tutto pur di cancellarti dalla faccia della terra!"
    Zagor sta per perdere la calma, N.253, pag.73

Personaggi

Zagor
Cico
Gray, Robert l'alchimista dalle mani d'acciaio
Sergente Bronsky [+] pianifica rapina delle paghe
Martin [+] complice di Bronsky
Caporale White [+] vittima di Martin
Colonnello Farrell comanda Fort Brendon
Johnson, Walter [+] ex-collega di Gray
Johnson, Mary [+] moglie di Walter
Capitano Hughes [+] ex-capo di Gray
Mano Ferma [+] testa calda a capo di una tribù Mohawk

Locations

Walcott Passo delle Tre Dita Fort Brendon Campo Mohawk Fiume

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