Intanto...

quando l'emozione è rinviata di continuo
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Zagor 567-570

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Scheda IT-ZG-567-570

Il ritorno di Marie Laveau

La lunga saga sudamericana di Zagor si sta rivelando una ghiotta occasione per ritrovare alcuni indimenticabili personaggi della serie nelle nuove ambientazioni. E' il caso di Marie Laveau, la bella ed affascinante sacerdotessa avversaria dello Spirito con la Scure in due appassionanti episodi ormai classici, Vendetta Vudu (1996) e L’impero di Songhay (2000). Storie in cui Marie ha ingannato Zagor, dapprima spingendolo a liberare dall'Oltremondo uno degli Dei Antichi, poi portandolo dalla sua parte facendo emergere in lui la personalità del semidio Damballah, evento che le ha consentito anche di sedurlo (pienamente ricambiata). L'avevamo lasciata in Africa, infine pentita delle sue colpe, ed è negli inediti panni di alleata dello Spirito con la Scure che Moreno Burattini la ripropone ne Le donne guerriere, a sorpresa inserita nella comunità di Amazzoni che Zagor sta cercando. Memore dell’antica, reciproca attrazione fisica, Marie non rinuncia comunque a stuzzicare Zagor con gesti seducenti, ai quali tuttavia lo Spirito con la Scure, che ha giustamente in testa solo la salvezza dei suoi amici da un manipolo di sanguinari mercenari, si sottrae.

Una sequenza da ricordare

La presenza di Marie, nelle pagine conclusive, regala una memorabile sequenza di emozione allo stato puro, quando i fuochi della battaglia si sono spenti e i protagonisti si stanno accomiatando.

La sequenza finale è memorabile ed è emozione allo stato puro.
Si inizia con Cico, il grande amico, che legge al volo la situazione e si allontana conducendo via il botanico Spruce per lasciare il suo inseparabile compagno di avventure da solo con l’ex-avversaria. Zagor e Marie, spontaneamente, si avvicinano, si baciano e, restando abbracciati, lei gli spiega finalmente i motivi che l’hanno portata ad unirsi alle amazzoni. "Anche questo avresti dovuto averlo capito.[..] Le amazzoni di più antica discendenza non sono più in grado di avere figli.[..] La loro stirpe è destinata a estinguersi." Zagor assume un’espressione assorta e indecifrabile. Forse la sua mente torna ai giorni precedenti, in cui ha ripreso le forze ma dei quali ha solo un vago ricordo, con Marie rimasta sempre al suo fianco. Poi la risposta gli si presenta chiara.

Perché sei qui?
disegni di Mauro Laurenti, Zagor n.570, pag.38

(c) 2013 Sergio Bonelli Editore

Perché sei qui?<br>disegni di Mauro Laurenti, Zagor n.570, pag.38<br><i>(c) 2013 Sergio Bonelli Editore</i>
La verità lascia Zagor spiazzato. E dopo aver balbettato qualche parola incerta, non può far altro che augurare buona fortuna a Marie, tenendola per mano, mentre lei ricambia accarezzandogli il viso.

Non posso che augurarti buona fortuna
disegni di Mauro Laurenti, Zagor n.570, pag.38

(c) 2013 Sergio Bonelli Editore

Non posso che augurarti buona fortuna<br>disegni di Mauro Laurenti, Zagor n.570, pag.38<br><i>(c) 2013 Sergio Bonelli Editore</i>
Infine, l’eroe si allontana, i pugni stretti, verso nuove avventure simboleggiate da uno sfondo di luce abbagliante, mentre con una mano Marie sembra accarezzarsi il grembo.

Le strade si separano
disegni di Mauro Laurenti, Zagor n.570, pag.38

(c) 2013 Sergio Bonelli Editore

Le strade si separano<br>disegni di Mauro Laurenti, Zagor n.570, pag.38<br><i>(c) 2013 Sergio Bonelli Editore</i>
Per un personaggio come Zagor, che ha vissuto parentesi sentimentali con il contagocce, il dubbio insinuato con delicatezza da queste poche vignette è a dir poco "rivoluzionario", anche se si potrà obiettare che questa lettura del finale è figlia (è proprio il caso di dirlo) di un'interpretazione di sottintesi e non detti. L'ambiguità della sequenza rappresenta, a nostro avviso, la ciliegina sulla torta per la redenzione (tematica assai ricorrente nella serie) di Marie Laveau. Lei è il solo personaggio femminile incontrato da Zagor per il quale si potesse concepire (è di nuovo il caso di dirlo) la possibilità di una prole zagoriana senza chiedere nulla in cambio allo Spirito con la Scure e senza, pertanto, stravolgere gli equilibri della serie. Chiudendo la questione qui, l'evoluzione di Marie si può dire completata in maniera perfetta. Se la faccenda si spingerà oltre, invece, tutto si farebbe ben più insidioso, ma si valuterà (nel caso) in futuro.

Ad ogni modo, la sequenza, sulla quale valeva la pena dilungarsi, chiude coerentemente il cerchio aperto dall’ampio prologo dell’episodio, in cui è rievocato il primo incontro tra i conquistadores e le amazzoni nel '500, dove in tanti avranno sorriso al pensiero dei prigionieri "costretti ad accoppiarsi" con le amazzoni, compreso Cico che ci ironizza sopra con malizia ("Non vi fate venire strane idee!... Purtroppo o per fortuna, né io né Zagor siamo stati rapiti da quelle fanciulle!").

Un bagliore isolato

Il racconto vero e proprio risulta fiacco.

Il finale tra Zagor e Marie conferma che sono in primo luogo i personaggi, con la loro storia personale e le loro interazioni, da cui echeggiano spunti e valori universali in cui ciascuno si può riconoscere, a rendere emozionante ed appassionante un episodio. Se viene meno questa regola, non ci sono idee o trame avventurose che possano sopperirvi.

Ed è per questo che il racconto vero e proprio de Le donne guerriere, compreso tra l'efficace prologo e il memorabile finale, risulta invece fiacco. Nulla da eccepire sulle sequenze d'azione e sul sense of wonder suscitato, tra la selvaggia foresta amazzonica e le rovine della tecnologica città sotterranea delle amazzoni, sapientemente illustrate dal tratto dinamico ed esplosivo di Mauro Laurenti, da sempre a suo agio anche con le bellezze femminili come Marie Laveau (della quale non a caso ha disegnato tutte e tre le apparizioni). Ma i personaggi dell'episodio, complice la legnosità e pesantezza di molti dialoghi, non lasciano il segno.

Non lo lasciano i cattivissimi Barranco, già incontrato sulle Ande ma che non va oltre il ruolo di mercenario sanguinario e grezzo, e Dorival, il suo capo che cerca le amazzoni da decenni per una vendetta personale.

Non lo lasciano le Amazzoni, che si limitano a parlare di tecnologie in rovina che nessuno sa più riparare, del cataclisma che distrusse Atlantide, della sorellanza di donne scienziato le cui conoscenze sono state ereditate, nei millenni, da sciamane e sacerdotesse, e della missione di Zagor che "cambierà il destino del mondo". Nulla di nuovo rispetto a quanto avevamo già saputo dalla loro comunità originaria, incontrata nell'avventura sul Machu Picchu.

E così il tormentone riguardante il motivo della presenza di Marie in Sudamerica, continuamente rinviato con cambi di scena ("Intanto..."), mezze frasi ("Presto saprai tutto") o imprevisti, alla lunga finisce con l'infastidire, proprio perché mancano contenuti narrativi o situazioni che intrattengano e intrighino con gusto durante la lunga attesa per la rivelazione.

Un vero peccato, perché la sequenza finale, da antologia per sintesi ed impatto, è tra le più intense, suggestive ed emozionanti che si ricordino nella serie da un bel pezzo a questa parte.

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Scheda IT-ZG-567-570