Fantasticando sui 50 anni di Zagor

ipotesi molto fantasiose in attesa del Sudamerica
Articolo di  |   | zagor/

Fantasticando sui 50 anni di Zagor
Zagor

Fantasticando sui 50 anni di Zagor


Pagina 1 *
Pagina 2
Nel 2011 ricorrono i 50 anni dell'unità di Darkwood sotto il Regno di Zagor. Il giorno preciso, il 15 giugno, è un mercoledì; sicuramente non ci sarà una nuova festa sul calendario, le aziende saranno aperte e le scuole in quasi tutte le regioni avranno già chiuso i battenti. I fan dello Spirito con la Scure hanno, tuttavia, di che consolarsi poiché, come è noto, nel 2011 sono tante le sorprese che riguarderanno la testata. Una di queste è una trasferta sudamericana che, a partire da luglio, porterà in giro Zagor e Cico lungo quel continente per circa due anni.

In questo articolo mi divertirò a fantasticare sulle possibili sorprese che potrebbero attendere il Signore di Darkwood ed i suoi lettori in questo girovagare. Lo spunto me lo forniscono alcune reminiscenze delle letture e, soprattutto, la presentazione che Moreno Burattini, dal suo blog, fa della storia doppia, da lui scritta e disegnata da Massimo Pesce, in uscita in aprile e maggio:

Un'avventura inquietante e decisamente singolare in cui si gettano le prime basi per la trasferta in Sud America e si svela un mistero che attendeva risposta da un sacco di tempo. Le fila di più storie finiscono per intrecciarsi e [...] credo che proprio "La progenie del male" [...] possa considerarsi la storia più rappresentativa di cinquant'anni di avventure appunto per i suoi agganci con il passato remoto, quello prossimo, il presente e il futuro. Poi, il racconto potrà piacere o non piacere, o perfino scandalizzare, ma certo non lascerà indifferenti.
In questo articolo mi divertirò a fantasticare sulle possibili sorprese che potrebbero attendere il Signore di Darkwood ed i suoi lettori nell'imminente trasferta sudamericana
Burattini è senz'altro "di parte", essendone l'autore, ma le sue affermazioni restano ambiziose e stimolanti. Quale mistero attende risposta? Come può l'episodio agganciarsi al passato, al presente e al futuro della serie? Perché il racconto potrebbe addirittura "scandalizzare"?

Non ho la pretesa di azzeccarci con quanto scrivo in questo articolo, che non si cura di restare necessariamente con i piedi ben saldi sulla terra. Mi limiterò a lanciare alcuni spunti citando dei dialoghi "mysteriosi" apparsi in alcuni episodi passati dei due principali autori di questo nuovo ciclo, Mauro Boselli (al suo ritorno su Zagor con ben quattro storie) e Moreno Burattini. E' doveroso premettere che non ricordo tutte le virgole delle storie da cui quei dialoghi sono tratti, né ovviamente delle altre pubblicate in cinquant'anni. Ma quei dialoghi a suo tempo mi colpirono parecchio e mi fecero domandare se sarebbero mai stati seguiti, prima o poi, da rivelazioni sorprendenti.

Il prologo alla trasferta

Torniamo all'episodio doppio di aprile-maggio 2011. La storia in oggetto, come si intuisce dalle tavole pubblicate in anteprima, si pone in stretta continuità con lo Speciale 13 "Darkwood anno zero", in cui Burattini aveva raccontato le origini del simbolo dell'aquila che Zagor porta sul petto. L'aquila simboleggia Wakinyan-Tanka, l'uccello-tuono, uno spirito del bene che protegge gli uomini. Il cerchio giallo è il simbolo del sole che sorge, ovvero dell'Est che, fra le quattro direzioni della Ruota della Medicina, è quello che rappresenta l'illuminazione e la conoscenza. Zagor lo ha scelto in ricordo di Shyer, la misteriosa sacerdotessa che lo ha iniziato al suo destino di eroe, quando il nostro si faceva ancora chiamare con il suo vero nome, Patrick Wilding. Così Shyer si rivolge a Pat:

"Non potrò mai lasciare questa montagna, fonte del mio potere... qui mi ha condotto il Grande Spirito perché capissi il mio posto nella ruota della medicina... e perché attendessi il tuo arrivo, Pat Wilding! [...] In altre epoche, in altri luoghi, ci sono stati uomini come te a cui è stata affidata una missione... quella di essere eroi!... [...] Non si tratterà solo di essere un uomo forte e giusto... ti verrà chiesto di più! Di incarnare gli ideali stessi di fortezza e di giustizia... e di lottare oltre ogni limite in difesa dei figli del Grande Spirito... e di chiunque sia vittima della violenza altrui! [...] Possedere la vista dell'aquila e l'illuminazione del sole mi obbliga a rinunciare a vivere come le altre squaw... non potrò mai amare, viaggiare, agire!... e tutto questo perché tu possa agire anche per me! Non avrai mai poteri come i miei... ma penetrerai con gli occhi del cuore in ognuna delle quattro direzioni, ricavandone i doni che da esse derivano... e lo farai senza sbilanciarti... sarai forte perché in armonia e in equilibrio con l'universo!"
("Darkwood Anno Zero", Zagor Speciale 13, pag.98-101, aprile 2001).
L'episodio termina con Shyer che, trasformatasi (?) in un'enorme aquila Wakinyan-Tanka, si sacrifica per prevenire il ritorno degli Unktehi, mostri primordiali ed essenza del male. Un loro esemplare è quel lucertolone che affronta Zagor nelle tavole rilasciate in anteprima della storia in uscita in aprile-maggio.

Tavola tratta dagli albi numero 549/550
disegni di Massimo Pesce

(c) 2010 Sergio Bonelli Editore

Tavola tratta dagli albi numero 549/550<br>disegni di Massimo Pesce<br><i>(c) 2010 Sergio Bonelli Editore</i>

Viene da domandarsi quale mistero di "Darkwood anno zero", episodio in sé assai meno esaltante di quanto fosse lecito attendersi, stia attendendo risposta. Shyer si è davvero trasformata in un uccello-tuono? E' ancora viva? Qual'è la vera natura dei lucertoloni? O peggio, in piena deriva "spiegazionistica", perché Shyer appare come una giovane pur avendo oltre 100 anni? Nessuna di queste domande mi ha turbato il sonno negli ultimi dieci anni. ;-)

Riflettendo sulle parole di Burattini, mi domando invece come una storia che prosegue "Darkwood anno zero" possa rappresentare il prologo della trasferta sudamericana. La leggenda dello scontro tra gli Uccelli-tuono e gli Unktehi, vale a dire l'eterna lotta tra il Bene e il Male, non appare un tema così accattivante da giustificare due anni di viaggi.

Tra l'altro, dalle anticipazioni rilasciate da Sergio Bonelli nelle rubriche postali sappiamo che sin dal primo episodio della saga sudamericana tornerà Cain, il cacciatore di mostri, che avevamo lasciato in Africa nel n.422. Sappiamo inoltre che nella saga si rivedrà anche l'archeologo Dexter Green, amico di Zagor assente dal n.482 e conosciuto nel ciclo dedicato al suo malvagio collega Ludwig Richter.

La presenza di questi due personaggi è più di un'ipoteca sul fatto che un tema centrale della saga sudamericana sarà il completamento della Chiave della Conoscenza che aprirà la porta ai segreti della scienza di Atlantide. Nel già citato n.482 gli sviluppi di quella trama sono stati, infatti, "congelati", con Richter che scompare nel classico crollo in una caverna (meno ordinario il luogo, addirittura l'Islanda!), dopo essere entrato in possesso di tre delle quattro pietre necessarie per ricostruire la chiave. E la quarta pietra è incastonata nello scettro di Tir-Hinan, in possesso della principessa tuareg Marada, la donna al fianco di Cain, per cui gli elementi per il proseguimento di quel ciclo di episodi sono tutti sul tavolo.

Pertanto, se la Chiave della Conoscenza di Atlantide, come appare molto probabile, sarà la miccia che darà la partenza alla saga sudamericana, che c'azzeccano lucertoloni, aquile giganti ed una storia-prologo che potrebbe addirittura "scandalizzare"?


Pag.1/2 :: Continua nella pagina successiva