Giovedí, 19 Giugno 2008
messaggio da Moreno Burattini - 19/06/2008 19:40
Riguardo all'articolo "Lo strano caso di Zagor e Robert Gray", assolutamente
interessante e ben informato (per il quale anzi mi complimento per
l'autore), vorrei precisare che, nelle mie intenzioni, il
"revisionismo" non voleva essere "politicamente corretto" (la "political
correctness" è una pratica mistica contro cui mi sono scagliato anche in
alcuni miei aspri commenti pubblicati in passato proprio da uBC) ma soltanto
teso a risolvere delle innegabili incongruenze di sceneggiatura presenti nel
vecchio albo di vent'anni fa. Si è trattata dunque di una operazione che, al
di là del giudizio che si può dare sulla mia "revisione" (qualcuno potrà
trovarla giusta, qualcuno sbagliata), era tesa unicamente a rimediare a
delle falle logiche (o almeno, tali io le ho sempre ritenute), e mi
rammarico che abbia potuto apparire un remake con intenti di edulcoramento.
Cosa che è, al contrario, lontana dalla mia personale sensibilità (anche se
poi, nel rispetto della tradizione, cerco di non esagerare mai con la
"scorrettezza"). Per esempio, mi è sembrato inevitabile cercare di spiegare,
sia pure a posteriori, perché i Mohawk del vecchio episodio non fossero
comandati da Tonka, capostorico di quella tribù nella serie, oppure perché
Cico pur avendo la pistola non intervenisse o perché Zagor, pur dicendo di
avere un braccio rotto continuava a usarlo e non lo immobilizzava neppure a
distanza di tempo, e molti diversi altri particolari di cui ho parlato in
alcuni miei interventi nel forum www.spiritoconlascure.it, sezione "filo
diretto con gli autori". Mi premeva dunque non tanto far sembrare Zagor una
persona moralmente ineccepibile (e tutto io sono tranne che un moralista)
quanto una persona intelligente. Peraltro, di solito vengo accusato di
proporre uno Zagor troppo crudo e violento (ricordo le polemiche su un
sacrificio umano azteco e su una trappola esplosiva su un battello nella
storia "Catene"). Vero è che nell'articolo non si fa mai il mio nome e
dunque non si tratta di un appunto personale (nel qual caso, comunque, non
ci sarebbe stato niente di male).
Un caro saluto
Risponde C.Di Clemente, uBC Staff e autore del pezzo:
La ringrazio per i complimenti e per le note, con cui i lettori dell'articolo potranno avere un quadro più completo degli argomenti trattati. Come ha già osservato, nel pezzo non si sono fatti nomi e questo è stato voluto, poiché lo scopo era quello di dargli un significato più generale, basato sull'interpretazione del sottoscritto riguardo alla linea editoriale bonelliana, rimanendo svincolati dai singoli autori di cui conosciamo i trascorsi (e gli interventi su uBC, come ricorda).
La ringrazio per i complimenti e per le note, con cui i lettori dell'articolo potranno avere un quadro più completo degli argomenti trattati. Come ha già osservato, nel pezzo non si sono fatti nomi e questo è stato voluto, poiché lo scopo era quello di dargli un significato più generale, basato sull'interpretazione del sottoscritto riguardo alla linea editoriale bonelliana, rimanendo svincolati dai singoli autori di cui conosciamo i trascorsi (e gli interventi su uBC, come ricorda).