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Venerdí, 30 Aprile 2010

  • messaggio da P.Dionisio - 30/04/2010 14:45
    Da un articolo su KataWeb corredato da galleria fotografica:
    (..)
    Nel solo 2009 i furti d’arte in Italia sono stati 882 per 13.224 oggetti trafugati. 1.264 sono state le persone indagate di cui 44 quelle arrestate. Grazie all’attività del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, sono stati recuperati 55.584 reperti archeologici, provenienti da scavi clandestini, e 19.043 oggetti d’arte rubati. Il termine archeomafia è stato coniato da Legambiente all’inizio degli anni ’90 proprio per definire l’attività illegale della criminalità organizzata nell’ambito dei beni culturali.
    Da qui nasce l'idea di Storie d'Arte e di Misfatti, ovvero sei indagini relative a recuperi d’opere d’arte, compiute dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, trasformate in altrettanti fumetti. I racconti sono stati sceneggiati da Silvano Mezzavilla e disegnati da Giancarlo Alessandrini, Sara Colaone, Marco Corona, Giuseppe Palumbo, Maurizio Ribichini, Fabio Visintin. Sono stati raccolti in un libro (a cura di Paolo Barcucci, Francesco Coniglio Editore) e sono esposti in una mostra a Roma, all'Istituto Nazionale per la Grafica (Via della Stamperia 6, fino al 16 maggio, ingresso gratuito). Nell'esposizione, a cura di Paolo Barcucci con allestimenti di Cinzia Leone, l’arte del fumetto è stata affiancata alle arti tradizionali, rappresentate dalle sei opere recuperate dai Carabinieri, ovvero un reperto votivo d’era precristiana, un mosaico catacombale, un volume bodoniano, dipinti autentici e falsi d’autore.
    (..)

    Mercoledí, 1 Luglio 2009

  • messaggio da Il Team di Collezioneggio - 01/07/2009 21:20
    Il sito Collezioneggio ha pubblicato un'intervista a Fabio Visintin, autore della graphic novel "Vita amori, avventure veneziane di Messer gatto con gli stivali".
    La sua risposta alla domanda "Da chi è nata l’idea di realizzare questa graphic novel?":
    II libro nasce da una mia idea, ma solo una serie di "fortunati eventi" ha consentito che il progetto di questa Graphic novel potesse svilupparsi e arrivare a buon fine. I gatti si sa sono animali un po’ magici ed evidentemente anche questo "Gatto con gli Stivali" non si sottrae alla regola, ma andiamo con ordine: un po’ di tempo fa, un po’ tanto diciamo, mi ero appassionato alle opere di una scrittrice inglese, Angela Carter, una grande scrittrice che meriterebbe di non essere dimenticata (appello, qualcuno ripubblichi le sue opere, o almeno "La camera di sangue " e "Notti al Circo" sono due libri fantastici!). Uno dei libri a suo tempo tradotti in Italia era la raccolta dei testi di alcune commedie radiofoniche che alla Carter sulla scia del suo gran successo editoriale in Inghilterra agli inizi degli anni 80 erano state commissionate dalla BBC e che lei aveva tratto da alcuni suoi racconti già presenti nel libro "La camera di sangue", una di queste commediole è appunto il gatto con gli Stivali (Puss in Boots). Leggendola mi sono reso conto che era una sceneggiatura perfetta, e così per puro piacere e per esperimento ho cominciato a disegnare uno storyboard, la cosa funzionava perfettamente, l’unico problema era la questione diritti, volevo trovare un accordo con la Carter (gli eredi, poiché nel frattempo purtroppo lei era deceduta) oppure con il suo agente, ma sfortunatamente non riuscii nemmeno ad entrare in comunicazione, lettere, mail .. nessuna risposta e così questo progetto, come altri finì nel cassetto del "Si vedrà" e lì restò per parecchio tempo.
    Molto tempo dopo Francesca Varotto Editor di Marsilio con la quale collaboro da molto tempo per le copertine di gialli della collana "le farfalle", vide questo Storyboard e siccome c’era voglia di sperimentare nuove aperture all’interno della casa editrice, mi propose di far vedere il progetto a Jacopo de Michelis che era l’Editor interessato a questo tipo di progetti, il quale (I Gatti sono fortunati) disse subito di sì, ma restava il problema dei diritti della Carter della cui trattativa si fece carico la Varotto con una pazienza degna di Giobbe, tra l’altro ci fu molto utile il casuale ritrovamento di un’intervista in cui la Carter, che sapeva d’essere malata dichiarava la volontà che i suoi testi fossero tranquillamente usati in ogni modo, elencando in un elenco molto divertente tutte le possibilità con cui le sue opere sarebbero potuto essere rappresentate, finendo la lista con "spettacolo con i pattini sul ghiaccio".
    Così il gatto è arrivato in libreria (I gatti hanno 9 vite) e credo che anche alla Carter la cosa non sarebbe spiaciuta.

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