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Mercoledí, 21 Ottobre 2009

  • messaggio da P.Dionisio - 21/10/2009 22:35
    Da un articolo su Nove da Firenze:
    Si festeggeranno infatti, con una mostra a lui dedicata, i 50 anni di carriera di un protagonista indiscusso del fumetto italiano: Luciano Secchi, classe 1939, meglio noto come Max Bunker, autore di fumetti, scrittore, editore e giornalista tra i più rappresentativi del panorama italiano, nonché uno dei più prolifici ideatori di personaggi rimasti impressi nella mente dei lettori, cresciuti con le generazioni che si sono susseguite accompagnando ciascuno di noi nelle ambientazioni più diverse, dal giallo al fantasy al grottesco medioevo, ma sempre e piacevolmente emozionanti.
    Padre di Alan Ford, ma non solo, ricordiamo Maschera Nera, Maxmagnus, Kriminal e Satanik, vari generi letterari conditi con mano sapiente ed attenta di sfumature e caratteri che li hanno resi, negli anni, celebri.
    (..)
    Il suo personaggio cui si sente maggiormente legato o caratterialmente affine?
    "I malignetti affermano che sono affine al Numero Uno, ma io penso di avere un po' di tutti quelli che ho fatto. Il personaggio a cui sono più legato è Kerry Kross. Un fumetto che ha precorso i tempi e che non ha avuto ancora la considerazione che si merita".
    (..)

    Venerdí, 10 Novembre 2006

  • messaggio da zappodrago - 10/11/2006 00:05
    Personalmente non capisco le critiche di Max Bunker sul modo in cui la Sergio Bonelli Editore conduce le proprie testate: il fatto che i disegnatori e gli autori cambino continuamente serve a dare maggiore poliedricit� e spessore ai personaggi che altrimenti diverrebero s� noiosi. A parte il fatto che Bunker si � sempre mostrato irrispettoso nei confronti dei suoi lettori, dapprima annunciando che avrebbe chiuso la serie, e poi proseguendola e adesso con questo totale cambio di prospettiva, personalmente leggo in questo restyling di Alan Ford (che ritengo un pessimo fumetto) la paura di rischiare: creare una nuova testata pu� essere un investimento pericoloso, invece utilizzare il nome di una testata che ha i suoi aficionados e infilarci a forza qualcosa di diverso per accaparrarsi nuovo pubblico � un ottima operazione di marketing.
    Ognuno fa quello che vuole con i suoi personaggi, Schulz morendo ha voluto che nessuno disegnasse pi� i Peanuts ma come lui ce n'era ben pochi e le sue strisce si basavano pi� sulle atmosfere che su un corpus narrativo... atmosfere che nessun altro probabilmente avrebbe saputo ricreare.
    Ma perch� Max Bunker vuole convincerci che questa debba essere una regola nel mondo del fumetto? Vi immaginate come sarebbe il nostro mondo se adesso non ci fosse Tex? Non � nemmeno un caso che Bunker si accanisca sempre e comunque su Bonelli... che sia una pessima forma di maldicenza pro-marketing?
    Saluti.

    Lunedí, 5 Giugno 2006

  • weblog/?2260
    messaggio da G.Del Duca - 05/06/2006 09:00
    A distanza di qualche anno dalle due monografie dedicate rispettivamente a tre storie di Kriminal e Satanik (e sull'onda delle recenti riproposizioni nei Classici di Repubblica), Max Bunker Press fa esordire in edicola una nuova collana bimestrale, "Le Monografie", dedicata ai personaggi pi� famosi della sua scuderia. il primo volume, dedicato a Kriminal, � uscito i primi di giugno e contiene le sei storie firmate Magnus & Bunker in cui Anthoy Logan, il re del delitto, affronta il temibile mister Ypsilon. Nella prima delle sei storie, "Il viale del destino", assistiamo anche alla morte del figlio di Kriminal.
    Il secondo volume sar� dedicato a Satanik, ma si annunciano volumi dedicati anche a Kerry Kross, Beverly Kerr e Padre Kimberly. Le monografie n.1 - Kriminal. Max Bunker Press, bimestrale, in edicola dal 2 giugno 2006, 704 pag. b/n formato 13x18, brossurato� � 6,50

    Sabato, 11 Marzo 2006

  • weblog/?2039
    messaggio da Luca - 11/03/2006 00:22
    Si � parlato di tradimento di Max Bunker, che ha dato nuova vita al suo Alan Ford. Io piuttosto parlerei di un cambiamento, e piuttosto radicale visto che scompare il celeberrimo gruppo TNT. Tuttavia non mi sembra il caso di criticare Max per il semplice fatto che ha cercato di rinnovare in qualche modo una testata che sta in edicola da quasi quarant'anni, rendendola piu attuale ed eliminando un elemento, quello del gruppo TNT, che poteva andare bene fino a un decennio fa, ma ora non pi�.
    Certo, Alan non � pi� lo stesso, per� se si andava avanti cos� si rischiava di cadere fortemente nella monotonia e nella noia, cosa che Max si � guardato bene dal fare e che invece la Bonelli rischia di compiere.
    Infine, � sempre Max a scrivere i testi e il buon Perucca a disegnarli, il che mi fa assoluamente piacere vista la qualit�, ma Max non ha certo affidato a qualcun'altro quel lavoro che lui svolge su Alan da 36 anni. Dunque non vedo incoerenza nelle sue parole, solo voglia di andare avanti cambiando le carte in gioco.

    Fateci sapere la vostra opinione

    Domenica, 5 Marzo 2006

  • weblog/?1997
    messaggio da Fulvio Pierantoni - 05/03/2006 01:04
    Ciao, non so se abbiate molti lettori di Alan Ford sul vostro sito. Voglio esprimere il mio disappunto: in passato, Max Bunker - creatore di Alan Ford - � sempre stato molto critico con Bonelli, per il "passaggio" ad altri autori di capisaldi come Tex, alla morte del loro creatore, e per il cambio di disegni continuo. Ebbene, ora cosa fa? Siccome le vendite di Alan Ford stavano cadendo a scatafascio, fa sparire tutti o quasi i personaggi "storici" del fumetto, e lo trasforma, con l'arrivo di una bella brunetta, in un fumetto completamente diverso! Certo, ora si vanta della ripresa delle vendite, e le storie non sono neanche male, ma NON E' PIU' ALAN FORD, semplicemente. Attenzione Max, questo trucco funziona solo a breve termine! Ricordo lo stesso tentativo fatto con Mister No, che dopo il n� 241 "Vento rosso" era diventato un fumetto meditativo, triste, angoscioso, per poi riprendersi nella parentesi NYese, ma... per quanto? Ha dovuto tornare a Manaus, e comunque ora sta per finire. Insomma, secondo me, non si tradisce un personaggio. Se le vendite non vanno, se ne inventa un altro, oppure si cerca un cambiamento "coerente". Ma non cos�. Grazie, Fulvio

    Fateci sapere la vostra opinione


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