<dopolavoro> il blog di uBC

Mercoledí, 9 Settembre 2009

  • messaggio da P.Dionisio - 09/09/2009 15:25
    Da un articolo de La Stampa di Sergio Rossi:
    Ai militari non piace ricordare le proprie sconfitte, dice Luca Alessandrini, direttore del’Istituto Parri di Bologna citando lo storico militare Giorgio Rochat durante la presentazione (con il giornalista Luca Baldazzi e l’italianista Alberto Sebastiani) di "Stalag Xb", il romanzo a fumetti di Marco Ficarra (Becco giallo edizioni) sullo zio Gioacchino Virga, militare morto nello stalag tedesco del titolo svolta nel sessantaseiesimo anniversario dell’armistizio; forse è per questo che la storia degli Imi, gli Internati Militari Italiani dopo l’8 settembre 1943 in Germania, è stata volutamente dimenticata per decenni, con le eccezioni di Parri prima e di De Gasperi poi, che per primi posero la questione fin dalla fine della Seconda guerra mondiale.
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    Lo stesso Marco Ficarra ha detto di essere venuto in possesso delle lettere dalla prigionia dello zio sono pochi anni fa, e di aver scoperto allora l’esistenza degli Internati Militari Italiani. Da lì è nata la sua ricerca, poi culminata in questo racconto che unisce la storia personale con quella collettiva, con una narrazione circolare che inizia e finisce nello stalag del titolo e un segno che mescola tecniche diverse, tra cui lo sfumato e il chiaroscuro.
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    Sabato, 5 Settembre 2009

  • weblog/?4595
    messaggio da C.Di Clemente - 05/09/2009 21:35
    Nel sito della Bonelli Editore è presente l'anteprima e gli studi preparatori di "Greystorm", miniserie ideata da Antonio Serra e Gianmauro Cozzi, in uscita il 10 ottobre 2009:
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    Greystorm approderà in tutte le edicole il 10 ottobre, e l’albo d’esordio sarà intitolato "Grandi progetti". Articolata in dodici uscite mensili (le prime undici di 94 pagine di fumetto, l'ultima di 240), la mini-serie narrerà la storia di uno scienziato inglese che, all’alba dello scorso secolo, organizza una spedizione al Polo Sud, all'epoca ancora inesplorato. Le inaspettate scoperte che farà durante quel pericoloso viaggio cambieranno per sempre la sua vita, portandolo a scegliere la via del Male e a creare una spaventosa minaccia per tutto il genere umano. La lunga avventura, ambientata in Inghilterra, al Polo Sud e tra le isole del Pacifico, si svilupperà in un ampio arco narrativo che coprirà più di vent'anni, permettendovi di seguire i personaggi coinvolti nella saga, vedendoli nascere, crescere e persino morire, mentre i malvagi piani di Greystorm si svilupperanno fino a giungere a compimento, ve lo anticipiamo, nell'undicesimo numero della serie. Il dodicesimo albo, più lungo degli altri, racconterà, come in una sorta di "appendice", lati nascosti e sviluppi inaspettati di questa storia.
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    Venerdí, 4 Settembre 2009

  • messaggio da NewsGames Lucca Comics & Games - 04/09/2009 22:05
    Lucca è conosciuta in tutto il mondo come città d'Arte, Storia e Cultura. Dal 1966, tuttavia, Lucca è indiscutibilmente anche la Città del Fumetto, e dal 1993 quella del Gioco Intelligente e del Fantastico. Anno dopo anno ospita il momento più importante e coinvolgente dedicato alle nuvole parlanti, al suo immaginario avventuroso e alle performance interattive che ci aiutano a sognare per davvero!
    Una vicenda lunga e prestigiosa che, grazie alla passione e alla competenza di esperti internazionali, editori, autori, critici e semplici appassionati, hanno fatto di Lucca una delle capitali mondiali del settore che ogni anno convergono nella nostra città alla ricerca del proprio paese delle meraviglie.
    Chi per incontrare i professionisti, chi professionista vuole diventare.
    Un meraviglioso incontro di elementi che, partendo dal fumetto, hanno saputo attraversare tutti i media dell'intrattenimento: dal web al gioco, dal videogioco al cinema sino alla letteratura. Con una costante: costruire opportunità vere per i giovani appassionati.
    E sulla scorta di queste riflessioni, Lucca Comics & Games decide di proporre Workshow Tessitori di sogni (modalità e bando), in collaborazione con il Comune di Lucca e Atlantyca Ent.
    Un cantiere aperto dodici mesi, valido continuum tra l'edizione 2009 e 2010 della manifestazione. Un forum sulle idee per sviluppare progetti globali che, partendo dal concept narrativo e visivo, possano affinarsi a tutti i momenti dell'intrattenimento: dal gioco al cinema, passando per il web e, ovviamente, il libro.
    A contorno di questi processi creativi si aggiunge, l'opportunità di partecipare a seminari tenuti dai più grandi autori contemporanei, affiancati dalla professionalità del gruppo editoriale Atlantyca Ent., in una cornice ad hoc come il palcoscenico di Lucca Games, dove già molte stelle della creatività italiana sono sorte e molte altre sono passate e passano ogni anno.
    L'iniziativa WorkShow si inserisce nell'ambito di Italia Creativa, un progetto per il sostegno e la promozione della giovane creatività italiana a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù in collaborazione con l'ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani e il GAI Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani.

    Giovedí, 3 Settembre 2009

  • messaggio da P.Dionisio - 03/09/2009 22:40
    Dall'articolo di Edoardo Semmola su Corriere Fiorentino:
    Topolino appare per la prima volta in Italia alla fine del 1932 per le edizioni fiorentine Nerbini, dirette da Collodi Nipote, ovvero Paolo Lorenzini, nipote del creatore di Pinocchio. Al terzo numero viene sostituito, a causa dei mancati diritti d’autore, con Topo Lino
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    Sono state le rive dell’Arno a dare i natali al Topolino italiano alla fine del 1932, grazie a Giuseppe Nerbini. Di professione edicolante, poi giornalista e imprenditore, Giuseppe Nerbini e poi (dopo la sua prematura morte nel 1934) suo figlio Mario hanno fatto di Firenze la capitale dell’editoria per i più giovani. Di più: hanno addirittura anticipato gli americani e Walt Disney stesso nella creazione del Topolino formato «albo», cioè come lo conosciamo oggi, e non più semplice «striscia». Oltre ad aver pubblicato dei mostri sacri del fumetto come Cino e Franco (l’americano Tim Tyler’s Luck ), Mandrake e L’Uomo Ma scherato . Ed ecco che adesso lo storico del fumetto Juri Meda con la collana da lui diretta «Nerbiniana - Storia della stampa periodica per l'infanzia e la gioventù» si pone l’obiettivo di riportare su un piano storico-critico il dibattito sul fumetto, partendo appunto dall’esperienza fiorentina della stessa casa editrice che dalla prossima primavera pubblicherà due numeri all’anno della collana di saggi monografici. La storia inizia con due fratelli divisi, ma per poco, dall’oceano e dai diritti d’autore: a intromettersi nella storia d’amore, nata alla fine del '32 tra Topolino e i bambini italiani, ci ha pensato il quasi omonimo Topo Lino.
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  • messaggio da P.Dionisio - 03/09/2009 18:45
    Da un articolo de La Stampa:
    Le più di 45mila copie vendute in un anno in tutto il Giappone per il Mein Kampf di Adolf Hitler in versione manga solevano, come prevedibile, numerose polemiche.
    «Si tratta di un libro famoso, ma sono ancora poche le persone che l’hanno letto», ha commentato Kosuke Maruo, il direttore di East Press, la casa editrice che ha pubblicato il manga, ammettendo che il successo del libro è andato oltre ogni più rosea previsione.
    Sui siti internet, scrive il quotidiano Asahi si moltiplicano le critiche soprattutto da parte della Germania che valuta l’opera «immorale e di propaganda nazista», mentre la casa editrice - che ha pubblicato in fumetti anche opere come "Il principe" di Machiavelli e la "Divina Commedia" di Dante - ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna critica diretta.
    I mass media stranieri, a partire da Bbc e Cnn, avevano già dato conto della pubblicazione del manga, avvenuta a novembre del 2008, sollevando non poche perplessità. Dal dopoguerra fino a oggi la Germania e altri paesi del mondo non hanno autorizzato la ripubblicazione di Mein Kampf per rispetto nei confronti della Shoah e della tragedia ebraica. In Giappone, la casa editrice Kadokawa Bunko ha avviato al contrario nel 1973 la traduzione e la stampa del Mein Kampf pur non essendo in possesso dei diritti dell’autore, ma appellandosi alla Convenzione di Berna e alle regole su traduzione e libera pubblicazione dei testi.
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