Lunedí, 27 Aprile 2009
messaggio da P.Dionisio - 27/04/2009 19:45
Da un articolo del Corriere di Antonio DOrrico:
Hugo Pratt riservava sempre delle sorprese. Un esempio. Quando morì, nellagosto del 1995, uscirono i necrologi di rito sul Corriere. Due erano singolari. Il primo era a firma del ministro della cultura, allepoca si trattava dello storico dellarte Antonio Paolucci. A suo modo, un documento storico. Perché si trattava del primo riconoscimento ufficiale, ed espresso al massimo livello istituzionale (il Ministero della Cultura), del fatto che Corto Maltese e gli altri fumetti di Pratt erano un bene culturale della Nazione. I francesi lavevano capito da un pezzo, dalle nostre parti invece si continuava a far finta di nulla.
Avevo pensato finora che quei due necrologi (la superlaurea ad honorem rilasciata dal ministro della Cultura, e lestremo saluto massonico che confermava linafferrabilità esoterica delluomo) fossero gli ultimi colpi di scena nella vita spettacolare di Hugo Pratt. Mi sbagliavo. Lultima delle sue sorprese (ma sarà il caso di dire, allinglese e a scopo cautelativo, last but non least) è questo libro, Sandokan (Rizzoli Lizard) che racconta, in puro stile Pratt, la prima parte delle Tigri di Mompracem di Emilio Salgari, lavventura con cui debuttò leroe che ha unito lItalia almeno quanto Garibaldi (se non di più). Una storia mai pubblicata, assolutamente inedita. Il Vate indiscusso del romanzo davventura italiano (Salgari) riveduto e corretto (e forse anche scorretto) dal Vate (la parola lavrebbe fatto sghignazzare) del romanzo (disegnato) davventura italiano. Se fosse stato ancora ministro il prof. Paolucci avrebbe organizzato un festeggiamento adeguato: perché è un avvenimento culturale di primissimo ordine ed è anche una bella storia. Anzi due belle storie. La prima è quella delle Tigri di Mompracem secondo Pratt e Mino Milani (lo scrittore che curò la sceneggiatura). La seconda è la storia di come questo libro sia scomparso per quarantanni, sia stato dato nel tempo per disperso, bruciato, distrutto, mai esistito (una delle solite balle di Hugo), rubato, cestinato, contrabbandato nel caveau di qualche grande collezionista di fumetti, dimenticato in un cassetto, buttato e quindi annegato nelle acque del Lambro (che fine ingloriosa per le tigri di Mompracem!), nascosto dallo stesso Pratt così bene dallessersi scordato il nascondiglio sicuro che aveva escogitato...
(..)
Venerdí, 6 Febbraio 2009
messaggio da G.Gentili - 06/02/2009 23:45
Da un articolo del Corriere:
Appartengono proprio all'autore dei fumetti di Corto Maltese, scomparso nel 1995, decine di tavole ritrovate quarant'anni dopo da quando le disegnò: si tratta di due avventure dedicate nel 1971 a Sandokan, il personaggio di Emilio Salgari, su testi di Mino Milani. «Le avevano preparate per il Corriere dei Piccoli, ma Pratt non le terminò, e fu deciso di non pubblicare nulla». A parlare è Alfredo Castelli, autore anche lui (Martin Mystère, Gli Aristocratici) e studioso dei comics. Castelli ha ritrovato le tavole circa un anno fa, dopo una lunga ricerca, e le ha procurate alla società Cong SA, che detiene i diritti sull'opera di Hugo Pratt: a maggio il materiale diventerà un libro edito per l'Italia dalla Rizzoli Lizard.Da un articolo de Il Giornale:
(..)
Intanto rivivono nel tratto di Pratt gli eroi che Salgari inventò oltre un secolo fa. «Uomini coraggiosi fino alla pazzia che a un qualunque segno di Sandokan non esiterebbero a saccheggiare il sepolcro di Maometto». Erano queste «Le tigri di Mompracem» nella prosa fantasiosa dello scrittore veronese: pirati che lottano contro la potenza britannica, e che hanno il rifugio sull'isolotto di Mompracem. Nel romanzo Sandokan si innamora di lady Marianna Guillonk, la Perla di Labuan, figlia di un lord inglese e di un'italiana. Poi ci sono Yanez, l'amico portoghese di Sandokan, e il nemico per antonomasia, James Brooke, il Rajah Bianco, rappresentante della Compagnia delle Indie. E nella tavola di apertura delle «Tigri» Sandokan sorride sornione seduto su una poltrona di vimini. «Pare quella di Corto Maltese», osserva Castelli.
Ora però le migliaia di fan di Hugo&Corto hanno qualcosa di ancor più concreto fra le mani: Rizzoli Lazard, la casa editrice che pubblica gli albi del grande scrittore-viaggiatore, ha annunciato che a maggio, per celebrare il 2009 come anno del fumetto, sarà in libreria un'opera assolutamente inedita: «Sandokan», ossia la "traduzione" prattiana del classico di Salgari «Le tigri di Mompracem». Il libro di Salgari - riferisce chi lo ha visto - esce esaltato dalla visione di Pratt: la storia si distingue per la scansione narrativa di Milo Milani e per il tratto di Pratt ai massimi livelli, appena dimostrati con «Una ballata del mare salato» del 1967. Concepita nel 1971 per il «Corriere dei Piccoli» l'opera è legata a un piccolo mistero: scomparve infatti prima di essere pubblicata. E l'alone di leggenda avvolge sia la sparizione sia il ritrovamento di queste tavole: un mistero che - promette l'editore - sarà parzialmente svelato nella prefazione del volume...
(..)
Lunedí, 29 Settembre 2008
messaggio da Calliandro Editore - 29/09/2008 07:35
Il mensile veneziano Il Gazzettino Illustrato celebra il grande fumettista Hugo Pratt, creatore di Corto Maltese.
Silvina Pratt racconta al mensile gli istanti successivi allapertura del testamento del padre, quando scoprì che a lei e ai suoi fratelli, Hugo non aveva lasciato quasi nulla in eredità:
Un museo Pratt a Venezia? Sarei senzaltro daccordo, ne sarei tanto felice, credo che sia una bellissima idea, basterebbe sapere dove sono gli originali.Silvina Pratt, figlia del mito del fumetto Hugo Pratt (scomparso nel 1995), si racconta in una lunga intervista al Gazzettino Illustrato, il mensile indipendente veneziano (Calliandro Editore) diretto da Daniele Pajar, che al padre di Corto Maltese dedica la storia di copertina del nuovo numero con interviste, testimonianze e una foto mai pubblicata prima che ritrae Hugo e Silvina in un momento di intimità familiare.
Silvina Pratt racconta al mensile gli istanti successivi allapertura del testamento del padre, quando scoprì che a lei e ai suoi fratelli, Hugo non aveva lasciato quasi nulla in eredità:
Non sono stata delusa allapertura del testamento, anzi ho pensato che se decideva così, voleva dire che aveva le sue ragioni. E stata una persona molto vicina, il giorno dopo, a farmi capire che non era più Hugo a prendere le decisioni e questo rimane ancora un punto molto doloroso. Stiamo tuttora cercando di batterci.E sulle presunte fedi politiche di Hugo Pratt la figlia chiarisce:
Aveva fedi e basta, se dopo i partiti se le attribuiscono sono fatti loro.Il Gazzettino Illustrato ospita anche il ricordo di Sergio Bonelli, editore di Tex e amico dinfanzia di Pratt:
Hugo era come fosse mio fratello. Ci conoscevamo sin da giovani, ci facevamo confidenze da ragazzi. Ci dicevamo cose che non avremmo detto a nessun altro. Eravamo così amici, che tutte le volte che ci trovavamo assieme per metterci a lavorare, dovevamo prima sempre raccontarcela, andare al cinema, al ristorante. Eravamo complici di passeggiate e di mangiate, amici fino all'ultimo. Mi manca tantissimo.
Mercoledí, 19 Marzo 2008
messaggio da P.Dionisio - 19/03/2008 11:35
Dal 28 al 30 marzo 2008 a Milano presso Fieramilanocity (Padiglione 10) dalle 10.00 alle 20.00 avrà luogo l'edizione 2008 di Cartoomics, il salone del fumetto, dei cartoons, del collezionismo e dei games. Tra gli eventi e gli ospiti, da segnalare la mostra "100 anni di fumetto in Italia":
27 dicembre 1908: esce il primo numero del Corriere dei Piccoli, la storica testata che per quasi un secolo terrà compagnia ai ragazzi (e non solo) di tutta Italia proponendo le magnifiche avventure dei suoi personaggi, dal Signor Bonaventura alla Pimpa, dai Puffi a Corto Maltese, fino alla Stefi e a Pier Lambicchi con la sua magica arcivernice che trasforma i disegni in persone in carne e ossa.
Da quel giorno, fino al 1994, percorrendo quasi l'intero secolo, la testata esce settimanalmente nelle rivendite, facendosi specchio dei diversi periodi: cambia formati, direttori (nel dopoguerra e per un breve periodo addirittura il nome), ospita personaggi italiani e stranieri e presenta per la prima volta storie leggendarie (una per tutte, "Una ballata del mare salato" di Hugo Pratt).
All'importante anniversario, Cartoomics dedica la sua quindicesima edizione con una straordinaria mostra che ripercorre questo secolo di carta esponendo, in un agile percorso cronologico e tematico, testimonianze preziose, albi rari, numeri uno e curiosità golose, oltre a incontri a tema e iniziative che non mancheranno di radunare decine di migliaia di appassionati e addetti ai lavori. Ad affiancare la parte espositiva, verrà proposto un percorso parallelo che mostrerà l'evoluzione del fumetto italiano, quindi con le altre testate che in edicola si sono via via affiancata al cosiddetto Corrierino.
Sabato, 23 Febbraio 2008
messaggio da G.Gentili - 23/02/2008 21:15
Da un articolo su La Stampa di Stefano Feltri:
"Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese". Sono state anche frasi come questa, di Umberto Eco, a costruire il mito di Hugo Pratt e del suo personaggio più famoso, il marinaio Corto Maltese, diventato primo esponente della "letteratura disegnata", secondo la definizione prattiana del fumetto. (..) Davvero stupito, poco prima di morire, raccontava in tutte le interviste: "Se ti chiedono 150 tesi di laurea sui tuoi fumetti capisci che è avvenuto qualcosa di grande". Quasi che lui, lautore, avesse pochi meriti nel successo dei suoi personaggi. (..) Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli potrebbero essere nipoti di Pratt e come lui si sono formati sul fumetto davventura americano. Prima di farli lavorare sugli Scorpioni la Cong li ha mandati in Etiopia a visitare i luoghi di Pratt. Come guida avevano Corto Maltese, o meglio, luomo che passa la vita a smentire di averne ispirato il personaggio, lamico di Pratt Jean-Claude Guilbert. (..)Nel numero in edicola da sabato 23 febbraio di "Specchio +", trovate, quale fumetto inedito del mese, una storia degli Scorpioni del deserto firmata da Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli.