Domenica, 15 Marzo 2009
messaggio da Samantha - 15/03/2009 19:00
Gentile Redazione, sto scrivendo una tesi che s'intitola "L'evoluzione della striscia: dal fumetto al telefilm" che si proprone di mostrare gli elementi in comune tra un fumetto e un telefilm.
Ho difficoltà a trovare materiale su questo argomento. Se riusciste a darmi una mano per quanto riguarda la bibliografia o anche semplici commenti e idee...
Vi ringrazio anticipatamente Risponde A.Tripodi, uBC Staff:
Il titolo della tua tesi non è tra i più felici in quanto suggerisce un'evoluzione non appropriata dal fumetto (addirittura dalla striscia) al telefilm. Sarebbe più corretto dire: "Contatti, connessioni e influenze tra fumetti e telefilm."
Lo studio potrebbe essere veramente interessante purchè si delimiti il campo. Tra l'altro la materia è abbastanza studiata.
Su comics e cinema c'è il libro di Massimo Moscati, Comics nel cinema, I libri di Wow, Studio Metropolis, 1982. Altro libro che ti potrebbe aiutare è quello di Marina D'Amato: I teleroi, Editori Riuniti, 1999. Per analizzare con consapevolezza il tema dovresti leggere "La linea inquieta" a cura di Daniele Barbieri, Meltemi editore, 2005, che spiega in maniera approfondita la specificità del linguaggio del fumetto rispetto a quello del cinema. Sempre di Barbieri c'è I linguaggi del fumetto, Bompiani, 1991. In fase propedeutica dovresti leggere i "classici" di Umberto Eco, Apocalittici e integrati, Bompiani 1964 e Lector in fabula, Bompiani, 1979. Più impegnativo, ma importante punto di riferimento per una analisi su qualsiasi tecnica narrativa, è il saggio di Tzvetan Todorov, La letteratura fantastica, Garzanti, 1977 (opera scritta nel 1970).
All'interno di uBC puoi trovare di sicuro interesse gli articoli X-Lost e Cinema e fumetti (all'interno di "Disabili di carta")
E poi ci sono i testi classici sul fumetto di cui sono disponibili in rete molte liste estremamente esaurienti: Il linguaggio del fumetto su FlashFumetto, Guide e saggi della Biblioteca Nichelino, Bibliografie su Fondazione Franco Fossati e Bibliografia Fumettistica su Fumetti.org.
Vi ringrazio anticipatamente Risponde A.Tripodi, uBC Staff:
Il titolo della tua tesi non è tra i più felici in quanto suggerisce un'evoluzione non appropriata dal fumetto (addirittura dalla striscia) al telefilm. Sarebbe più corretto dire: "Contatti, connessioni e influenze tra fumetti e telefilm."
Lo studio potrebbe essere veramente interessante purchè si delimiti il campo. Tra l'altro la materia è abbastanza studiata.
Su comics e cinema c'è il libro di Massimo Moscati, Comics nel cinema, I libri di Wow, Studio Metropolis, 1982. Altro libro che ti potrebbe aiutare è quello di Marina D'Amato: I teleroi, Editori Riuniti, 1999. Per analizzare con consapevolezza il tema dovresti leggere "La linea inquieta" a cura di Daniele Barbieri, Meltemi editore, 2005, che spiega in maniera approfondita la specificità del linguaggio del fumetto rispetto a quello del cinema. Sempre di Barbieri c'è I linguaggi del fumetto, Bompiani, 1991. In fase propedeutica dovresti leggere i "classici" di Umberto Eco, Apocalittici e integrati, Bompiani 1964 e Lector in fabula, Bompiani, 1979. Più impegnativo, ma importante punto di riferimento per una analisi su qualsiasi tecnica narrativa, è il saggio di Tzvetan Todorov, La letteratura fantastica, Garzanti, 1977 (opera scritta nel 1970).
All'interno di uBC puoi trovare di sicuro interesse gli articoli X-Lost e Cinema e fumetti (all'interno di "Disabili di carta")
E poi ci sono i testi classici sul fumetto di cui sono disponibili in rete molte liste estremamente esaurienti: Il linguaggio del fumetto su FlashFumetto, Guide e saggi della Biblioteca Nichelino, Bibliografie su Fondazione Franco Fossati e Bibliografia Fumettistica su Fumetti.org.
Tag: Tesi
Domenica, 22 Febbraio 2009
messaggio da Jack - 22/02/2009 12:10
I racconti illustrati di Milo Manara rappresentano l'immaginario erotico maschile. Esiste una/o fumettista che rappresenti l'immaginario erotico femminile? E se sì, chi è?
Risponde V.Oliva, uBC Staff:
Ridurre a un'autrice (e a un autore) è ridurre a uno la materia più plurima che c'è.
Comunque, alcune esponenti di questa corrente sono Phoebe Gloeckner, Claire Bretecher, Roberta Gregory, Alison Bechdel e -in chiave umoristica- Silvia Ziche, che, tra gli altri, hanno certamente affrontato il tema della sessualità, senza fossilizzarsi e banalizzarsi.
Ridurre a un'autrice (e a un autore) è ridurre a uno la materia più plurima che c'è.
Comunque, alcune esponenti di questa corrente sono Phoebe Gloeckner, Claire Bretecher, Roberta Gregory, Alison Bechdel e -in chiave umoristica- Silvia Ziche, che, tra gli altri, hanno certamente affrontato il tema della sessualità, senza fossilizzarsi e banalizzarsi.
Giovedí, 11 Dicembre 2008
messaggio da Lino - 11/12/2008 11:00
Non l'ho sognato perchè è stata una certezza: era un pocket-erotico degli anni settanta, ma bellissimo, la storia si distingueva dalle altre forse anche per l'ambientazione insolita tartara. Sharaz era il nome dell'eroina. Ricordo solo 4 numeri, con bellissime copertine. Sono andato a scovare in cantina e ho trovato il numero 1, ma ho un vago ricordo degli altri 3.
Secondo me alcuni pocket-erotici dovrebbero essere ristampati: Sharaz, Ondina, Vipera bionda, Nanette,Sylvie,Sibilla e tanti altri.
Secondo me alcuni pocket-erotici dovrebbero essere ristampati: Sharaz, Ondina, Vipera bionda, Nanette,Sylvie,Sibilla e tanti altri.
Venerdí, 28 Novembre 2008
messaggio da Andrea - 28/11/2008 09:10
Volevo suggerire a degli amici più giovani di me (io 33, loro dai 20 ai 23) un fumetto italiano di cui avevo letto solo un albo che poi è andato disperso che mi aveva impressionato. Bhè non ricordo il titolo, e sarebbe poco male, ma da allora sono entrato in un loop pauroso e nonostante internet non riesco a trovare notizie su questo fumetto. Aiuto!
Le cose che mi ricordo è che usciva come trimestrale nel periodo dei primi numeri di ratman (edizioni foxtrot), era di autori italiani, c'erano ambientazioni da medioevo ma le fortezze erano gigantesche costruzioni semoventi, i disegni erano in bianco e nero. Il titolo era solo un numero (ho provato, poichè mi sembrava di ricordare qualcosa, 1345, 1492 e 1600 ma nessuno ha dato risposte positive). Se qualcuno si ricorda o sa qualcosa vi prego di aiutarmi ad uscire dal loop. Giuro che me lo compro tutto!
P.s. non è 1602 di Gaiman Risponde M.Migliori, uBC Staff:
Gli elementi dati erano molti e sul titolo c'eri quasi vicino: si tratta di 2700, la serie tra il fantasy e la fantascienza creata da Manfredi Toraldo e dalla vita editoriale travagliata [cfr. Monitor di marzo 2000]. Per una dettagliata guida alla lettura ti consigliamo la voce 2700 su Wikipedia e gli articoli su Delos e Comicus.
P.s. non è 1602 di Gaiman Risponde M.Migliori, uBC Staff:
Gli elementi dati erano molti e sul titolo c'eri quasi vicino: si tratta di 2700, la serie tra il fantasy e la fantascienza creata da Manfredi Toraldo e dalla vita editoriale travagliata [cfr. Monitor di marzo 2000]. Per una dettagliata guida alla lettura ti consigliamo la voce 2700 su Wikipedia e gli articoli su Delos e Comicus.
Tag: 2700
Martedí, 16 Settembre 2008
messaggio da Mauro Boselli - 16/09/2008 22:20
A proposito delle annotazioni sulla mia storia Terre Maledette, si dice che le mie bande sarebbero sempre composte da sette fuorilegge! Beh, sette sono i samurai... E' certamente un numero magico, il MASSIMO consentito per la caratterizzazione in un gruppo. Ma mi tocca in parte dissentire: gli Innocenti sono molto più di sette, addirittura un centinaio, anche se ne compaiono al presente solo NOVE. E gli Irlandesi non sono sette, bensì OTTO. Gli altri numeri sono esatti. Brava, Michela!