Martedí, 10 Marzo 2009
messaggio da Valentina Castelnovo - 10/03/2009 19:55
Dopo due numeri dal tratto incerto, con il terzo numero, datato marzo 1963, la testata Diabolik inizia a spiccare il volo. Lalbo in questione, "Larresto di Diabolik", è anche quello in cui esordisce la sua compagna Eva Kant . A operare un primo restyling del protagonista e creare la fisionomia di Lady Kant è il disegnatore Luigi "Gino" Marchesi, nato a Brembio, allora in provincia di Milano e oggi in provincia di Lodi.
A settantanni dalla sua nascita, lamministrazione comunale di Brembio, in collaborazione con la casa editrice Astorina, con il patrocinio della Provincia di Lodi, ha il piacere e lonore di presentare la più completa mostra dedicata allopera di Gino Marchesi.
Per la prima volta dopo quasi cinquantanni, sarà possibile ammirare le tavole originali dei primissimi, storici numeri di Diabolik. Lesposizione prosegue con gli albi originali di tutto ciò che Marchesi ha pubblicato dal 1959 al 1965, compresa la serie "Dick il giustiziere", apparsa su Big Ben, la prima testata pubblicata dalla casa editrice Astorina. Il percorso si completa con unampia selezione delle opere di Marchesi come pittore e scultore.
La mostra "Gino Marchesi, luomo che diede un volto a Eva Kant" (Brembio (LO), ex Scuole Elementari - ingresso da Piazza Matteotti dal 21 al 29 marzo 2009) verrà inaugurata sabato 21 marzo alle 10.30 alla presenza a di Mario Gomboli, Direttore Generale di Astorina, del Sindaco di Brembio Giuseppe Sozzi e dellAssessore alla Cultura della Provincia di Lodi.
A settantanni dalla sua nascita, lamministrazione comunale di Brembio, in collaborazione con la casa editrice Astorina, con il patrocinio della Provincia di Lodi, ha il piacere e lonore di presentare la più completa mostra dedicata allopera di Gino Marchesi.
Per la prima volta dopo quasi cinquantanni, sarà possibile ammirare le tavole originali dei primissimi, storici numeri di Diabolik. Lesposizione prosegue con gli albi originali di tutto ciò che Marchesi ha pubblicato dal 1959 al 1965, compresa la serie "Dick il giustiziere", apparsa su Big Ben, la prima testata pubblicata dalla casa editrice Astorina. Il percorso si completa con unampia selezione delle opere di Marchesi come pittore e scultore.
La mostra "Gino Marchesi, luomo che diede un volto a Eva Kant" (Brembio (LO), ex Scuole Elementari - ingresso da Piazza Matteotti dal 21 al 29 marzo 2009) verrà inaugurata sabato 21 marzo alle 10.30 alla presenza a di Mario Gomboli, Direttore Generale di Astorina, del Sindaco di Brembio Giuseppe Sozzi e dellAssessore alla Cultura della Provincia di Lodi.
messaggio da P.Dionisio - 10/03/2009 15:05
Da un articolo de La Stampa:
Quasi sempre il film segue il libro, a cui si ispira per raccontare la storia con unaltra forma espressiva. Nel caso di «Valzer con Bashir», acclamato film danimazione dellisraeliano Ari Folman sul massacro di Sabra e Chatila, è successo però linverso e dopo luscita della pellicola lautore e lillustratore David Polonsky hanno realizzato anche una graphic novel, che ora appare in Italia per Rizzoli Lizard. Unopera a fumetti di grande pregio artistico che conserva tutte le suggestioni del film e le declina in un nuovo medium, che ha regole e strutture diverse rispetto al cinema.
(..)
Domenica, 8 Marzo 2009
messaggio da José Carlos Francisco - 08/03/2009 21:50
Intervista a Moreno Burattini -autore e curatore di Zagor- che parla pure di Tex nel blog portoghese di Tex in versione italiana e portoghese.
La sua risposta alla domanda "Quali sono gli elementi narrativi a cui dai maggior importanza in una storia: ritmo, trama, personaggi, dialoghi, azione...":
La sua risposta alla domanda "Quali sono gli elementi narrativi a cui dai maggior importanza in una storia: ritmo, trama, personaggi, dialoghi, azione...":
Ritmo, trama, personaggi, dialoghi e azione sono tutti elementi importantissimi, al punto che è quasi impossibile dire quale sia più importante degli altri. Direi però che, nel caso di Zagor, prima ancora di tutto ciò venga la coerenza del racconto con la tradizione, il rispetto della tradizione, di ciò che si può chiamare la "zagorianità". Ciò detto, sono daccordo con Giancarlo Berardi quando dice che una buona storia è quella con dei buoni personaggi, e dunque i buoni personaggi sono fondamentali; però aggiungo che, secondo me, i buoni personaggi sono quelli che fanno cose interessanti, per cui la trama è altrettanto fondamentale.
messaggio da Galleria Libreria dell'Arco - 08/03/2009 12:00
Sabato 28 marzo 2009,alle ore 16,30,presso Galleria Libreria dell'Arco di Santa Margherita Ligure (via dell'Arco 17), si terrà la presentazione del volume "Carl Barks Il signore di Paperopoli" pubblicato da Proglo Edizioni e l'inaugurazione della mostra di disegni originali, omaggio a Carl Barks, contenuti nel libro.
Tra gli autori esposti: Cavazzano, Camuncoli, Ziche, Celoni, Gatto, Van Horn, Torti, Freccero, Chierchini... Saranno presenti alcuni autori.
La mostra resterà visibile fino al 3 maggio 2009.
La mostra resterà visibile fino al 3 maggio 2009.
Giovedí, 5 Marzo 2009
messaggio da A.Tripodi - 05/03/2009 21:40
Ciak, mensile di cinema, di marzo propone una corposa anteprima delle riprese iniziate nei deserti del Messico che porteranno finalmente sugli schermi l'avventura di Federico Fellini in Messico alle prese con i misteri dello sciamanesimo indio e con le suggestioni di Carlos Castaneda.
L'articolo di Ciak soddisfa parecchie curiosità. Innanzitutto il film non riprenderà la sceneggiatura di Fellini, sarà piuttosto il racconto del tentativo di Fellini di realizzare un suo ennesimo sogno, questa volta compiuto solo a metà.
La sceneggiatura di Fellini infatti, pubblicata sulle pagine del Corriere della Sera nel 1986, non si trasformò mai in un film divenne bensì un fumetto per le matite di Milo Manara e sotto la guida dello stesso regista.
Seguendo esempi illustri, dunque, il neo regista di "Viaggio a Tulum", il debuttante Marco Bartoccioni, farà un film su un film mai compiuto.
Per il momento Bartoccioni ha riempito i deserti messicani di sagome di cartone, disegnate a quanto pare dallo stesso Manara e ispirate all'immaginario felliniano (Cinecittà, Gelsomina e... lo stesso Fellini, ritratto di spalle con la mitica sciarpa e cappello in bella vista). Il film sarà infatti una fusione di scene realistiche e cartoon, un po' sulla falsariga del "Sin City" di Frank Miller.
L'articolo di Ciak soddisfa parecchie curiosità. Innanzitutto il film non riprenderà la sceneggiatura di Fellini, sarà piuttosto il racconto del tentativo di Fellini di realizzare un suo ennesimo sogno, questa volta compiuto solo a metà.
La sceneggiatura di Fellini infatti, pubblicata sulle pagine del Corriere della Sera nel 1986, non si trasformò mai in un film divenne bensì un fumetto per le matite di Milo Manara e sotto la guida dello stesso regista.
Seguendo esempi illustri, dunque, il neo regista di "Viaggio a Tulum", il debuttante Marco Bartoccioni, farà un film su un film mai compiuto.
Per il momento Bartoccioni ha riempito i deserti messicani di sagome di cartone, disegnate a quanto pare dallo stesso Manara e ispirate all'immaginario felliniano (Cinecittà, Gelsomina e... lo stesso Fellini, ritratto di spalle con la mitica sciarpa e cappello in bella vista). Il film sarà infatti una fusione di scene realistiche e cartoon, un po' sulla falsariga del "Sin City" di Frank Miller.