Domenica, 5 Marzo 2006
messaggio da Fulvio Pierantoni - 05/03/2006 01:04
Ciao,
non so se abbiate molti lettori di Alan Ford sul vostro sito. Voglio esprimere il mio disappunto: in passato, Max Bunker - creatore di Alan Ford - è sempre stato molto critico con Bonelli, per il "passaggio" ad altri autori di capisaldi come Tex, alla morte del loro creatore, e per il cambio di disegni continuo.
Ebbene, ora cosa fa? Siccome le vendite di Alan Ford stavano cadendo a scatafascio, fa sparire tutti o quasi i personaggi "storici" del fumetto, e lo trasforma, con l'arrivo di una bella brunetta, in un fumetto completamente diverso! Certo, ora si vanta della ripresa delle vendite, e le storie non sono neanche male, ma NON E' PIU' ALAN FORD, semplicemente. Attenzione Max, questo trucco funziona solo a breve termine! Ricordo lo stesso tentativo fatto con Mister No, che dopo il n° 241 "Vento rosso" era diventato un fumetto meditativo, triste, angoscioso, per poi riprendersi nella parentesi NYese, ma... per quanto? Ha dovuto tornare a Manaus, e comunque ora sta per finire.
Insomma, secondo me, non si tradisce un personaggio. Se le vendite non vanno, se ne inventa un altro, oppure si cerca un cambiamento "coerente". Ma non così.
Grazie,
Fulvio
Tag: Alan Ford, Max Bunker
Mercoledí, 23 Febbraio 2005
messaggio da G.Gentili - 23/02/2005 08:30
Articolo di Guido Tiberga su La Stampa riguardo le novità su Alan Ford:
Il n.429 di Alan Ford, in edicola dal 25 febbraio, sconvolge la serie di Max Bunker, una delle più longeve del fumetto italiano con i suoi trentacinque anni di vita editoriale. Il tradizionale negozio di fiori che fa da copertura allo sgangherato gruppo Tnt si trasforma in un’agenzia investigativa e accanto ad Alan, compare Minuette, una ragazza francese (..)
Giovedí, 26 Dicembre 2002
messaggio da G.Gentili - 26/12/2002 12:07
I sei ''Alan Ford'' che hanno stregato le platee mondiali, articolo de La Città sul gruppo dei Neri per caso.
Sabato, 2 Febbraio 2002
messaggio da afNews - 02/02/2002 19:42
Satira contro la tv-spazzatura o trionfo del fumetto-spazzatura?
Questo il quesito che pone La Repubblica sull'ultima trovata
(sinceramente contestatrice o astutamente auto-pubblicitaria?) di Luciano Secchi, in arte Max Bunker, nel suo Alan Ford. Potete leggere l'articolo e anche vedere le tavole incriminate.