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  L'uomo dello Zululand
Codice: [2] 48pp
Rating:
scheda di Marco Migliori

    Soggetto/Sceneggiatura:
    Gino D'Antonio
    Disegni/Copertina:
    Gino D'Antonio

    un Uomo un'Avventura
    n.2 "L'uomo dello Zululand" - 48pp - 76.12
    (6k)

    Tascabili Bompiani
    n.225 "L'uomo dello Zululand" - 48pp - 81.03 - b&n

    Full
    n.12 "L'uomo dello Zululand" - 16pp - 83.08
    n.13 "L'uomo dello Zululand" - 16pp - 83.08
    n.14 "L'uomo dello Zululand" - 16pp - 83.08

    I grandi del Fumetto
    "L'uomo dello Zululand" - 48pp


In due parole. .

Gli inglesi invadono lo Zululand con una spedizione militare. Contro gli inglesi i fieri Zulu, schiereranno tutta la loro potenza militare, fatta dai migliori guerrieri d'Africa, disciplinati e implacabili. Dopo aver massacrato oltre mille inglesi nel loro territorio, un Impi Zulu si dirige verso il Natal. Contro migliaia di Zulu, appena uno scarso centinaio di uomini, compagnia B del 24� Reggimento di fanteria arroccati in una vecchia missione. Reich, un cinico trafficante d'armi si trova a dividere la loro sorte. E contro tutte le previsioni, il miracolo avverr�.


Note e citazioni

  • L'immagine di copertina � presa da pag.27. Nel fumetto manca la nuvola e l'ufficiale inglese viene colpito. Inoltre viene eliminata in copertina la lancia che trapassa il soldato inglese in primo piano.
  • L'avventura avviene nel Gennaio 1879.
  • Solo tre anni separano due famose battaglie immortalate con maestria da Gino D'Antonio: questa e la fine di Custer del 1876, "Giorno di gloria" n.60 della Storia del West.
  • Tra le due avventure si possono riscontrare varie similitudini. Colpisce per� la differenza nell'uso delle didascalie: molte in questo volume (del 1976), nessuna nell'episodio della Storia del West (del 1978).
  • A pag.24 comincia il conteggio delle ore (partendo dalle 11.30) che finisce a pag.55 (ore 02.00 del giorno dopo).
  • Il protagonista � stavolta un personaggio negativo. Seppure con le sembianze del Pat MacDonald della Storia del West, Reich � solo un mercante cinico e pronto a tutto. Ma anche pronto a unirsi ai difensori della missione, fino a immedesimarsi nel ruolo costituendo una memorabile coppia con il soldato inglese Hook. Hook a Reich: "sei un dannato fetente, ma sai come ci si batte" pag.51.
  • Piena di tensione, e di "eroismo" la lotta per la vita dei difensori dell'infermeria. Da pag.41 a pag.55 � un crescendo di emozioni, rendendo pienamente il senso della disperata battaglia che conducono i difensori della missione. Non assetati di gloria, ma assetati di vita e decisi a sopravvivere nonostante il divario di forze. E memorabile � anche la frase con cui si congeda Reich: "sapete? se avessi ancora il cappello me lo toglierei davanti a voialtri.. siete i soldati migliori del mondo, il diavolo vi porti! addio a tutti..".
  • Il dinamico disegno di D'Antonio � perfetto nelle scene d'azione a cui si unisce l'esaltazione (come impatto della tavola se non come lettura) data dal colore.
Incongruenze
  • Si parla non del fumetto ma dell'introduzione. L'introduzione di carattere storico � uno dei pregi a mio avviso della collana. In questo numero devo per� rilevare una ingenuit� preoccupante. Si parla del colonialismo inglese in SudAfrica sia pur con cautela, quasi come di un atto controvolont�, dettato da imperativi morali imposti dall'opinione pubblica inglese. Ingenuit� dicevo, dato che si tace completamente che gli interessi inglesi in SudAfrica erano economici e non morali, e le ricchezze del sottosuolo erano ben conosciute dagli inglesi. Non bisogna dimenticare che oltre alle altre trib�, in SudAfrica erano presenti due popoli dalle attitudini guerriere: i boeri e gli zulu. I boeri erano (e sono rimasti) razzisti, � vero. Ma la stessa cosa si potrebbe dire di quasi tutti gli africani (che hanno i loro buoni motivi per odiare i bianchi). Boeri e Zulu costituivano due popoli, e la guerra degli inglesi prima contro gli zulu, e poi contro i boeri, � dettata da motivi di politica imperiale pi� che morale. Ne bisogna tacere che nella guerra contro i boeri di qualche anno dopo, gli inglesi per piegarli si videro costretti (ne se ne rammaricarono pi� di tanto) a impiegare su vasta scala per la prima volta (tacendo le riserve indiane degli USA) i campi di concentramento. Solo rinchiudendo donne e bambini nei campi assieme agli uomini, riuscirono a tagliare le basi della guerriglia boera e a vincere la guerra. Per questi motivi l'introduzione mi sembra gravemente lacunosa.
La frase

    (cliccare 74k)
    Cetshwayo
    di D'Antonio (c) SBE


Pubblicit�


4�di copertina di albi Bonelli
(c) SBE

NB: l'immagine sopra riportata fu pubblicata come 4�di copertina nei seguenti albi:

  • Mister No 17 - 1976.10
  • Collana Rodeo 113 - 1976.10
  • Tex 193 - 1976.11
  • Zagor Zenith 186 - 1976.10

Sia in Mister No che nella Collana Rodeo, � presente una banda rossa in basso, con la dicitura "dal 1�Novembre". Su queste testate � infatti il 1� albo della nuova collana a essere pubblicizzato.


Personaggi

Reich mercante tedesco Cetshwayo capo Zulu Dabulamanzi induna (generale) Zulu Lord Chelmsford comandante della spedizione britannica Colonnello Durnford [+] Tenente Chard Hook soldato inglese Tenente Bromhead Williams soldato inglese che spacca i muri dell'infermeria

Locations

Ulundi "capitale" dove � il Kraal reale Zululand Buffalo river Isandhlwana Rorke's Drift ex missione, ora fortificata come deposito Oskarberg collina che sovrasta la missione

Elementi

assegai corta lancia Zulu Boeri Zulu kaafirs impi reggimento Zulu induna generale Zulu comandante dell'Impi assedio eroismo
 

 


 
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