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Tex  n.438
" Gli invincibili "
(1k)
( 5 , 6 , 5 ) 3 + 3
78% equiv.
6/7
Prima Parte.


Quattro irlandesi vendicativi, un quinto desideroso di ricchezza, un sesto nostra vecchia conoscenza, un sudanese, un italiano, qualche messicano e vecchi ricordi di Tex...

Cara, vecchia, Irlanda
recensione di Marco Zucchi
Tex



Soggetto
(1k)
5/7
Mauro Boselli
Un giovane in affari con colui che fornisce le armi all'esercito messicano cerca di mettersi in contatto con la banda degli invincibili, gruppo di suoi connazionali, trapiantato in terra americana, messosi nel corso degli anni al servizio di diverse cause.

Partenza sicuramente diversa dai soliti canoni per questa nuova avventura di Tex, nella quale Mauro Boselli parte da fatti storici (la presenza di Massimiliano d'Austria combattente contro il presidente Benito Juarez nel 1861, argomento ripreso anche da numerosi classici film western), ricamando sopra una trama che temporalmente e geograficamente parte da ancora pi� lontano, dall'Inghilterra, sede delle vicende riguardanti il gruppo degli invincibili.

Sceneggiatura
(1k)
6/7
Mauro Boselli Anche qui siamo su buoni livelli, con continui stacchi tra passato e presente. E' interessante lo svolgersi del racconto fatto da Tex ai pards relativamente al suo periodo di vita successivo il termine della guerra di secessione, quando ebbe modo di incontrare alcuni di coloro che saranno protagonisti del seguito dell'avventura. Merita un cenno la figura di Dolores, Mata Hari dei presidenziali infiltrata tra gli irlandesi al soldo di Massimiliano, che forse permise a Tex di modificare il suo futuro. Da quell'incontro sono passati dieci anni.

Per quanto riguarda l'Irlanda, qui in parte rappresentata, ai fini della trama, dagli antenati dell'odierna Ira, Boselli ci introduce nell'atmosfera di quella terra attraverso diverse ballate tradizionali, mostrandoci il forte legame esistente tra quei connazionali, soprattutto al di fuori della loro patria. Non potevano non mancare riferimenti alla mitologia celtica, con la citazione del mitico eroe Finn e delle Banshee, fate della morte. D'altra parte l'autore conosce questi argomenti, avendo firmato il Dizionario dei misteri allegato allo speciale di Martin Myst�re del 1985, dedicato anche alle creature del piccolo popolo. Sul finale ritroviamo anche Pat, protagonista di un'epica scazzottata con un pugile italiano, degna d'altri tempi, coinvolgente anche i nostri.

Un'ultima osservazione la vorrei fare relativamente al cognome di uno dei protagonisti, O'Donnel: tale nome � quello di un'antica famiglia feudale irlandese, ma anche di un uomo politico austriaco, avente sempre comunque origini nell'isola, e di un uomo politico spagnolo, che port� la Spagna a prendere parte con la Francia alla guerra con il Messico del 1861.

Disegni
(1k)
5/7
Carlo Marcello Sempre validi i disegni di Marcello, in particolare per la caratterizzazione dei cattivi. Molto espressiva la vignetta di pag.103, a due terzi, rappresentante l'incontro di boxe tra Pat ed il suo avversario.


Copertina
(1k)
3/3
Claudio Villa Ineccepibile.

Overall
(1k)
3/3
Ottimo inizio, con diverse notizie sparse, che sicuramente verranno riprese nel prossimo albo. Vedremo se sar� anche meglio chiarito il ruolo di Karim, il sudanese gi� al servizio di Massimiliano d'Austria, e come verr� utilizzato il fucile a pompa di Watts.


Tex vs. Nathan Never
(1k)
commento di Giorgio Loi   (04.12)

Innanzi tutto, da affezionato texiano di vecchia data, non posso che salutare con piacere questa nuova storia di Boselli che sta portando nuova linfa vitale alla serie.

A mio parere la maggior differenza fra Boselli e Nizzi non sta tanto nei soggetti. Nizzi ha avuto spesso buone idee, che per� sprecava con sceneggiature banali, troppo diluite, spesso prive di ritmo ed eccessivamente lineari, cos� prevedibili da non riuscire a catturare l'attenzione. Al contrario, Boselli riesce a frammentare bene l'azione senza esagerare, in modo tale da lasciar dipanare la matassa gradatamente, aggiungento qua e l� piccoli "tocchi di classe" che rappresentano, alla fin fine, il sale della storia.

Molto apprezzabile anche il tentativo di aumentare lo spessore psicologico dei personaggi (Carson che torna dal Nevada dove � andato a trovare "le sue donne" una delle quali potrebbe essere addirittura la figlia!) senza per� alterare il carattere di fondo della serie, e bisogna ammettere che in Tex � impresa quasi impossibile.

La lettura di questa storia mi ha anche ispirato alcune (amare) considerazioni su un'altra serie di cui sono assiduo lettore: Nathan Never. "Gli invincibili" ha un chiaro riferimento al film "Gi� la testa" di Sergio Leone, ma si tratta di una semplice ispirazione iniziale, giacch� la storia sembra poi seguire una strada ben diversa. Ora, com'� possibile che nel genere western, che � stato in questi decenni rivoltato come un calzino ed � ormai quasi scomparso, si riescano ancora a trovare buoni soggetti originali mentre nella fantascienza di Nathan (che, per definizione, ha molti pi� spazi di libert� visto che l'unico limite � la fantasia) ci si debba appigliare continuamente a scuse puerili del tipo "tutto � gi� stato scritto", "nessuno � veramente originale", ecc. ecc. solo per giustificare i continui saccheggi che le sue storie hanno perpetrato a danni di libri e film celebri, che non sto a elencare. Forse il quasi cinquantenne Tex dovrebbe servire ai miei tre conterranei Medda, Serra e Vigna da monito e da esortazione a sforzarsi un po' di pi�.


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Soggetto

 
Sceneggiatura

 
Disegni

 
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