Scure Nera

Una tragedia famigliare lunga vent’anni
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Scure Nera
Almanacco West 2015
uBCode: ubcdbIT-TX-al15

Scure Nera
- Trama

Dopo aver messo a segno la rapina che lo ha reso ricco, ma ben sapendo che non potrà godersi i soldi in quanto malato terminale, Roger Strong vuole saldare un vecchio conto e vendicarsi di colui che, vent’anni prima, ha distrutto la sua famiglia. Per trovare quell’uomo, un navajo chiamato Scure Nera, Strong non si perita di torturare e uccidere anche vecchi e donne. Messi sulla giusta pista dal messaggio lasciato in punto di morte dal vecchio Old Sparrow, Tex e Carson non riescono tuttavia ad impedire l’uccisione di un ex compagno d’armi di Scure Nera e, dopo uno scontro con gli uomini di Strong, giungono al rifugio di Scure Nera dopo che Strong si è già preso la sua vendetta, ma in tempo per impedire che questi si macchi del suo stesso sangue e conosca una sconcertante verità sul suo passato.

Valutazione

ideazione/soggetto
 4/7 
sceneggiatura/dialoghi
 5/7 
disegni/colori/lettering
 3/7 
 55
data pubblicazione Gen 2015
testi (soggetto e sceneg.) di ubcdbPasquale Ruju
copertina di ubcdbClaudio Villa
disegni (matite e chine) di ubcdbSandro Scascitelli
copertine
Almanacco West 2015<br>copertina di Claudio Villa<br><i>(c) 2015 Sergio Bonelli Editore</i>
tavole o vignette
Tex e Carson<br>Almanacco del West 2015, pag.59 - tavola di Sandro Scascitelli<br><i>(c) 2015 Sergio Bonelli Editore</i> Vendetta ad ogni costo<br>Almanacco del West 2015, pag.128 - tavola di Sandro Scascitelli<br><i>(c) 2015 Sergio Bonelli Editore</i>

Annotazioni

Tragica ossessione

Commento di G.Loi

Benché interessante e originale, l'idea sulla quale si regge questa storia di sangue, vendetta, tormenti e ossessioni non è sufficiente a riscattare un soggetto discontinuo e zoppicante. La cesura fra le prime diciannove pagine introduttive e le successive è talmente netta che dà quasi l'impressione siano state aggiunte a posteriori, sia per raggiungere le fatidiche 110 pagine sia per aggiungere spessore agli antagonisti. Il resto è un lungo inseguimento in un alternarsi di presente e passato, con Tex e Carson sulle tracce di un uomo che, nella sua sete di vendetta e in lotta contro il tempo, non esita a coinvolgere spietatamente anche persone innocenti, incurante delle drammatiche conseguenze che le sue azioni potrebbero provocare al precario equilibrio fra bianchi e indiani. Inoltre, una grossa incongruenza pesa sull'intero soggetto e, pur non avendo conseguenze narrative dirette, è indice della scarsa cura con la quale è stato realizzato e revisionato.

Sicuramente meglio la sceneggiatura, e ancor meglio i dialoghi, capaci di trasmettere quella freschezza e scorrevolezza che mai dovrebbero mancare in Tex, e che dimostrano come Pasquale Ruju abbia ormai centrato il personaggio, anche quando le storie non riescono particolarmente bene come questa. Tra le note positive, a parte l'ottimo colpo di scena finale, ci sono alcuni passaggi azzeccati, vedi il parallelo tra i ricordi d'infanzia del bandito e le sequenze finali, oppure l'asciutta efficacia, quasi "bonelliana", con la quale alcuni personaggi secondari vengono tratteggiati.

Strappano solo una risicata sufficienza i disegni di Sandro Scascitelli, sempre in bilico tra una linea chiara à la Civitelli e un tratto "al pennino" quasi da litografia. Purtroppo le pose sono spesso innaturali e le espressioni fuori contesto, o troppo fredde o troppo cariche, comunque inadatte alla scena descritta. Tex e Carson non fanno eccezione, con fisionomie talmente alterate, a volte pure da una vignetta alla successiva, da chiedersi se il numero eccessivo di disegnatori attualmente al lavoro su Tex non sia alla base della loro scarsa dimestichezza con il personaggio e il suo mondo.

Una storia che, a dispetto delle non poche pecche, risulta complessivamente piacevole, ma che non lascerà certo una traccia indelebile nella memoria dei lettori.

Note e citazioni

  • Questo è il terzo Almanacco del West scritto da Pasquale Ruju dopo Nella terra dei Klamath Almanacco del West 2004 e La palude nera Almanacco del West 2008. La sua precedente pubblicazione per Tex (ottobre 2014) è stata L’avamposto dell’infamia Maxi Tex n.18.
  • Si tratta invece della seconda prova di Tex per il disegnatore Sandro Scascitelli dopo la storia breve Un covo di belve Color Tex 4, sceneggiata sempre da Ruju. Si veda l’intervista del 16 dicembre 2013 pubblicata nel sito della Sergio Bonelli Editore Il mio Tex, da cui si evince che la storia ospitata da questo Almanacco venne disegnata per prima.
  • Da rimarcare la cura con cui Scascitelli raffigura abiti, armi, monili e suppellettili degli indiani, soprattutto dei Navajos e principalmente di Scure Nera (si osservi, in particolare, l’abbigliamento di Scure Nera nella scena finale da pag.125).
  • Per quanto riguarda i dossier che completano l’Almanacco, si veda l'anteprima presente nel sito della Sergio Bonelli Editore.
  • Roger Strong, il cattivo della storia, assomiglia all’attore statunitense Lee Van Cleef, protagonista di molti film western all’italiana.
  • Lo scontro tra Tex, Carson e gli indiani Hopi (pag.69-74) ricorda quello a pag.59-65 del Texone di Ruju intitolato L’orda del tramonto Tex Gigante 29. Anche là Tex e Carson vengono attaccati da degli indiani appartenenti alla stessa tribù di quelli uccisi; Tex grida a Carson di non sparare/di non fare morti e tenta di spiegare agli indiani che stanno commettendo un errore; gli indiani perseverano nell’attacco senza dare ascolto alle spiegazioni di Tex, che rivela di essere Aquila della Notte dopo avere battuto a suon di sganassoni il guerriero a capo del gruppetto.
  • A pag.98-99 Tex sposta il corpo esanime del vecchio uomo-medicina Old Sparrow e scopre il disegno da lui lasciato "nei suoi ultimi istanti di vita" ossia un tomahawk con delle piume di corvo. Anche ammettendo che il vecchio morente abbia avuto il tempo di fare un disegno così particolareggiato da consentire a Tex di riconoscere delle piume di corvo e di risalire all’istante al nome del proprietario della scure, ci domandiamo perché Old Sparrow avrebbe dovuto nascondere i segni con il suo corpo (pag.98), ma soprattutto perché - in punto di morte - un uomo dovrebbe lasciare una traccia che indichi non il suo assassino, ma la preda che questi sta cacciando (pag.110), traccia che - a quanto pare - solo Tex sarebbe stato in grado di interpretare.
  • La scena di pag.126 riprende tragicamente quella di pag.61, avvenuta vent’anni prima: in entrambi i casi un padre orgoglioso (ora Scure Nera, allora John Strong) guarda cavalcare il figlio primogenito (ora Nay, allora Roger Strong). Roger rivive quindi una scena che ha vissuto da bambino, ma al suo posto vi è ora un ragazzino che Roger non conoscerà mai come il suo fratellastro, mentre al posto del padre vi è l’uomo che l’ha assassinato.
  • A pag.143 Myriam Strong dice a Tex che vive con Scure Nera "da più di venti anni", quindi da ben prima che avvenisse lo scontro tra Tex e Scure Nera narrato a pag.99-108. Anche ammettendo che Tex, prima dello scontro, non avesse potuto occuparsi di porre fine alle "scorrerie" del "predone" Scure Nera e della sua "piccola banda di teste calde" (pag.109), lascia un po’ l’amaro in bocca scoprire che una donna bianca abbia vissuto per così tanti anni tra i monti Navajo, prima come schiava, poi come moglie di Scure Nera, senza che Aquila della Notte - tramite le sue vedette e i suoi informatori -ne abbia mai saputo nulla.

Incongruenze

  • A pag.40, striscia centrale, il giocatore seduto di spalle ha in mano una doppia coppia e un Jack, tuttavia una delle due coppie è formata da due dieci entrambi di cuori! (segnalazione di Andrea Ludovico ).
  • Nella scena di pag.99-108 Scure Nera viene presentato come il guerriero che "quasi vent’anni prima" aveva contestato, di fronte a Nuvola Rossa, la nomina di Tex a capo dei Navajos. In realtà la notizia della morte di Freccia Rossa viene comunicata a Tex da Tiger e da un Kit quindicenne a pag.53 del n.16 Il fuoco (Avventura nell’Utah n.15-16) ed è sempre in quest’albo che Tex presenzia alla cerimonia funebre del suocero, viene nominato capo dei Navajos e, insieme al figlio, "riceve la visita di molti capi di villaggi delle riserve vicine, venuti a rendere omaggio al nuovo capo Navajo e a stringere con lui patti di amicizia" (pag.84-86). Le parole di Scure Nera sono molto chiare («Tu non sarai mai il capo dei Navajos! Sei solo un cane bianco! Scure Nera non riconosce la tua autorità!», pag.99) quindi non possono che riferirsi ad un evento che non è possibile che sia avvenuto "quasi vent’anni prima" (vedi anche la precisazione di Tex a pag.109), ma, anche se ci forzassimo ad immaginare che lo scontro sia avvenuto poco dopo la morte di Lilyth, lo stregone all’epoca non era Nuvola Rossa, bensì Ta-Hu-Nah. A corredo di quanto precede si veda Sinistri presagi n.70-72 (pag.96 del n.70) nonché Fort Defiance n.103-106, meglio conosciuta come Il giuramento.

Frase

  • Tex: «Chi era quest’uomo? ... Si tratta di una storia dolorosa, signora... ma in fondo non ha più importanza...»
    Pag.144

Personaggi

Tex, Carson Roger "Razor" Strong [+] gambler e rapinatore, vuole vendicarsi di Scure Nera John Strong [+] padre di Roger, ucciso da Scure Nera Myriam madre di Roger Rosemary [+] sorella di Roger Luke, Frankie [+] complici di Strong uccisi sulla "Silver Luck" Will braccio destro e amico di Strong, catturato da Tex Cheveyo [+] indiano Hopi torturato da Strong Mongawa fratello di Cheveyo in cerca di vendetta Old Sparrow [+] uomo-medicina Hopi torturato da Strong Scure Nera [+] guerriero Navajo, uccise il padre di Roger Camilo [+] vecchio compagno d’armi di Scure Nera, torturato da Strong Nay giovane figlio di Scure Nera Jeff [+] complice di Strong ucciso da Tex Art, Bob [+] complici di Strong uccisi da Scure Nera

Locations

New Orleans sulla riva del Mississippi Silver Luck battello territorio Navajo ranch della famiglia Strong hogan di Old Sparrow villaggio centrale della riserva Navajo rifugio di Scure Nera

Elementi

rapina su battello vendetta rapinatore malato e senza scrupoli inseguimento e scontri a fuoco indiani torturati e uccisi tragedia famigliare