Furia Comanche
Come finì l’“immortale” che osò sfidare Tex Willer
Scheda di M.Feltrin, G.Loi | | tex/



Furia Comanche
- Trama
Il guerriero Comanche Wasape, precedentemente catturato da Tex e Carson, viene impiccato a Fort Worth. Egli tuttavia non muore ma, fuggito dal forte, sfrutta la sua fama di immortale per mettersi alla testa di un gruppo di rivoltosi e riprendere le scorrerie contro i bianchi. Dopo avere scoperto che limpiccagione è stata una messinscena, i due pards si mettono sulle tracce dei militari che ne sono gli autori. Trovatili già cadaveri, i nostri difendono un piccolo convoglio diretto a Scotsville e poi lintera cittadina dalla furia degli attacchi di Wasape. Lanciatisi poi sulle tracce dei sopravvissuti Comanches, i due pards sconfiggono i due bianchi ideatori del complotto, complici di un affarista di Denver che vuole mettere le mani sulle terre dei Comanches, e quindi affrontano Wasape in uno scontro mortale presso le Lame di pietra.
Valutazione







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering








copertina di

disegni (matite e chine) di




Annotazioni
Il ranger immortale
Commento di G.LoiDopo il gotico e vampiresco
Una storia tutta azione, sangue e polvere da sparo, con torme di indiani che non esitano a scagliarsi contro carovane, ranch e addirittura un'intera città, sempre validamente fronteggiati dai due rangers, perfetti nel ruolo d'impavidi castigamatti che, pur nella drammaticità degli eventi, non rinunciano, e per fortuna, a qualche momento di sana ironia.
Due albi di divertimento allo stato puro, quindi, con personaggi delineati in modo netto ma non per questo banale, così come la trama risulta più articolata e studiata di quanto potrebbe apparire a una prima, superficiale lettura. Abbiamo apprezzato, in particolare, l'evoluzione psicologica dell'antagonista principale e dei suoi rapporti contrastati con i fratelli di razza, nonché l'interazione fra i due pards e i cittadini di Scotsville, la cui strenua difesa dagli indiavolati Comanches di Wasape occupa quasi l'intero secondo albo.
Ma la sfida principale di Ruju è stata di far confrontare l'invincibile Tex con un "guerriero immortale", con il serio rischio d'impantanarsi in una riedizione del Paradosso dell'Onnipotenza (la forza inarrestabile che incontra l'oggetto inamovibile) e riuscendo invece a cavarsela con eleganza, senza tradire né le premesse di fondo né il carattere dei personaggi, sia pure a prezzo d'una tutto sommato perdonabile forzatura (v. sezione Incongruenze); perdonabile, considerato il più che apprezzabile risultato finale.
Complessivamente buoni i disegni del grande Ernesto Garcia Seijas, erede spirituale di Erio Nicolò nella rappresentazione di un "bel" Tex (mentre il suo Carson non è all'altezza di quello del maestro di Firenze) ma ancora non bene a suo agio nelle scene d'azione, che qui purtroppo abbondano, e talvolta esagerato nella caratterizzazione dei personaggi, come se gli mancasse un pieno equilibrio tra il registro della commedia e quello dell'avventura.
La storia non è perfetta e non può certo definirsi un capolavoro, ma è fresca, divertente, briosa, ottima nei dialoghi, con i due satanassi perfettamente in parte. Per quanto ci riguarda, Ruju al momento rappresenta il miglior Tex in edicola. Per una definitiva consacrazione, attendiamo che si cimenti con l'intero quartetto, se mai ciò avverrà.
Note e citazioni
- Questa è la nona storia per Tex di Pasquale Ruju, la quarta per la serie regolare dopo La prova del fuoco n.598-599, Mezzosangue! n.621-622 e Le catene della colpa n.625-626. È di recente pubblicazione (giugno 2014) il suo Texone intitolato Lorda del tramonto Tex Gigante 29.
- Si tratta invece della sesta storia per Tex di Ernesto Garcia Seijas, la quarta per la serie regolare dopo Il Killer n.571-572, La prova del fuoco (cit.) e Gli schiavisti n.618-620 (questultima sceneggiata da Mauro Boselli, come anche Il Killer).
- La città di Fort Worth nacque come avamposto militare e ciò è ben messo in rilievo dalle tavole di Seijas, che raffigura edifici di vario tipo, tra cui abitazioni ed attività commerciali, posti allesterno del fortino (cfr. pag.11, 14, 35, 56 e 89 del
n.645 ). - A pag.16 del
n.645 una battuta diCarson («Se solo fossimo arrivati laggiù qualche minuto prima...») fa subito tornare in mente il recente Texone Lorda del tramonto (cit.), nel qualeTex si rammaricava in tre diverse occasioni di non essere arrivato prima sui luoghi in cui diverse persone avevano trovato la morte per mano diVladar e della sua banda (cfr. pag.43, 65, 135). - Che il comanche
Wasape sia un cattivo o comunque un personaggio sinistro, votato al Male, è segnalato anche dalla grossa cicatrice sul lato sinistro del suo volto, tra il naso e locchio, forse testimonianza di un combattimento con il tomahawk, come quello che qui lo oppone aSaimath (cfr. pag.60-63 deln.645 ). Pure lo "scalpatore"Crane , complice del giornalistaZimmer , è qualificato negativamente da una cicatrice sul lato sinistro del viso, seppure più deturpante di quella di Wasape, che sembra averlo anche reso cieco dallocchio sinistro (cfr. da pag.100). - La situazione, nonché la frase gridata da Tex ai Comanches («Aquila della Notte è qui, cuccioli di coyotes! Chi vuole sfidare la sua ira?») a pag.64 del
n.645 , riportano alla memoria lo scontro che oppose Tex e alcuni guerrieri Apaches Mescalero in La prova del fuoco (cit., pag.69); in entrambi i casi gli indiani, al solo sentire il nome di Aquila della Notte, perdono un po della loro baldanza e addirittura, nel caso dei Comanches, alcuni fuggono. Da notare che gli indiani temono Tex più dell"immortale" Wasape. - A pag.32 del
n.646 , mentre Tex sale la scalinata interna del saloon per poi parlare con i cittadini di Scotsville, un vecchietto dice ad un suo amico, che gli chiedeva informazioni su Tex: «Come, non lo conosci? Quelluomo è una leggenda, amico. Una dannata leggenda!» È accaduto più volte, nelle storie di Mauro Boselli, che dei comprimari si riferissero a Tex e/o a Carson usando il termine "leggenda" (cfr., ad es., pag.68 del primo albo di Salt River n.627-628 e pag.59 dellalbon.638 di El Supremo n.637-640); come fatto per le sue storie, anche qui ci permettiamo di far presente che i due pards non sono ancora morti. - La scena a pag.56-57 del
n.646 , in cui Wasape si lancia al galoppo nella main street con le braccia stese, è una citazione daBalla coi lupi (Dances with Wolves, 1990, regia di Kevin Costner). - Nella scena a pag.54-55 del
n.646 Wasape uccide due suoi guerrieri scampati allo scontro con Tex, ritenendoli dei "codardi" che sono "fuggiti come conigli, disonorando il sangue della" gente comanche. Per altri casi in cui il capo uccide uno o più dei suoi sottoposti, si veda Lorda del tramonto (cit.), dove Vladar uccide uno dei suoi uomini,Boris , colpevole di avergli disubbidito, e lo fa per dare un esempio (pag.126-7), mentre ne La prova del fuoco (cit., cfr. pag.21-23 deln.598 )McDormand uccidevaDreyer , il quale aveva messo in dubbio la sua autorità. Ne La palude nera Almanacco del West 2008Daniel Dumont uccideva due dei suoi uomini, il primo perché si era "fatto sorprendere come un pivello", il secondo per sbaglio (cfr. pag.100-101 e pag.137). - A pag.95-96 del
n.646 Tex dà unindiscutibile prova della sua abilità uccidendo Crane con un ben ragionato tiro di Winchester, che batte la superiore gittata del fucile Sharps dellavversario. Per avere unidea del funzionamento dello Sharps si vedaCarabina Quigley (Quigley Down Under, 1990, regia di Simon Wincer), anche se qui il protagonista, interpretato da un fascinoso Tom Selleck, usa uno "Sharps Buffalo Rifle" modificato a canna lunga. - A pag.112 del
n.646 i guerrieri Comanche superstiti non trovano il corpo di Wasape nel luogo in cui è stato travolto dalla carica dei bisonti e, mentre i suoi compagni sembrano credere alla sua morte, il fidoSewa confida che un giorno Wasape "tornerà per riprendere a combattere"; la vignetta ritrae la figura del guerriero "immortale" al galoppo - divenuta ora leggendaria - che si staglia nelle nuvole, riportando alla memoria i cinque guerrieri Comanche dellaltrettanto leggendaria "Mano di Ferro" nel finale di Deserto tragico n.69-70 (pag.64 deln.70 ). - Considerando come si evolve la vicenda, ciò che grida Wasape a Tex a pag.108 del
n.646 («Se io non sono immortale, non lo sei neppure tu, Aquila della notte! E ora ti ucciderò!») e infine la grafica della copertina - con il titolo posto sopra il capo di Tex - possiamo dedurne che il guerriero immortale cui fa riferimento il titolo dell'albo non è Wasape bensì Tex.
Incongruenze
- A pag.9 del
n.645 , vignetta in alto, il caporaleWalsh presenta delle mostrine da sergente invece che da caporale, queste ultime peraltro non sempre presenti in tutte le vignette (cfr. ad es. pag.8 vignetta centrale a sinistra, pag.49 vignetta centrale). - A pag.24 del
n.645 , vignetta in alto a destra, manca la cicatrice sul volto di Wasape. n.645 , pag.58. «E tu non spari, Aquila della Notte?» «Il capo dei Navajos non spara a un idiota disarmato che si crede a prova di proiettile!» E' lo snodo centrale della vicenda. Wasape ha appena confermato la sua presunta immortalità, uscendo illeso da una gragnuola di proiettili, e ora sfida apertamente Tex. In tali condizioni sappiamo tutti che Tex non potrebbe sbagliare mira neppure volendo, ma narrativamente ciò non può avvenire, pena la conclusione anticipata (e affrettata) della storia. E quindi? Ruju non fa sparare Tex, ponendolo di fronte a un nemico disarmato, cosa che in altra situazione potrebbe pure starci, ma non in quella descritta. Tex e Carson sono in quel momento responsabili della sorte di un'intera città, e il ranger avrebbe la possibilità di stroncare facilmente la sicumera del suo fanatico avversario, bucandogli un braccio o procurandogli comunque una ferita tale da convincerlo della sua completa vulnerabilità (cosa che poi avverrà, a pag.104), incrinando nel contempo il suo prestigio presso i suoi guerrieri. Lasciandolo andare illeso si rende indirettamente responsabile di tutte le successive disgrazie che capiteranno a Scotsville e ai suoi abitanti. (segnalazione di G.Loi)
Frasi
-
Chasko : «Capelli dargento! Ora Chasko prenderà la tua vita!»
Carson : «Stai fresco! [BANG] E addio anche a Chasko! Non mi ha dato nemmeno il tempo di fare amicizia!»
n.646 pag.77-78 -
Carson : «Parli di affrontare in due una dozzina di Comanches feroci e bene armati.»
Tex : « Proprio così. Più un pazzo furioso convinto di essere immortale.»
Carson : «Beh, poteva andarci peggio. Che cosa stiamo aspettando?»
n.646 pag.90
Personaggi




























Locations












