Colori arditi
Esperimenti coraggiosi e nuovi autori alla prova
Recensione di G.Loi, M.Feltrin | | tex/


Colori arditi
Scheda IT-TX-C8a
- Minaccia nelle tenebre
valutazione (5,6,6) 80%
Scheda IT-TX-C8b
- Sfida alla vecchia missione
valutazione (7,6,7) 95%
Scheda IT-TX-C8c
- Banda Hogan, La
valutazione (4,4,3) 50%
Scheda IT-TX-C8d
- Chindi
valutazione (6,5,6) 80%
Considerata la funzione fondamentale rappresentata dalla copertina nelleditoria a fumetti, sarebbe interessante conoscere quanti lettori hanno acquistato questo ottavo Color Tex turandosi il naso. Intendiamoci, di per sé il disegno è molto bello e, venendo da un artista di fama mondiale qual è Tanino Liberatore, non potevamo aspettarci di meno. Tuttavia, il tizio urlante raffigurato in copertina non è Tex, né può essere riconoscibile come Tex. Assomiglia piuttosto ad uno zombie da tanto è pallido, magro, con le pupille vuote, tutto disarticolato, raffigurato in una posa e con unespressione che avrebbero avuto una qualche giustificazione solo se limmagine avesse catturato listante in cui egli viene ferito. Uno zombie che si è appena inerpicato sul cavallo (che difatti di lui è terrorizzato) e sta partendo al galoppo alla ricerca di carne fresca.
Questa copertina conferma quella che sta diventando purtroppo una consuetudine - tra autori e disegnatori texiani della Sergio Bonelli Editore e non - di piegare un eroe monumentale del fumetto italiano per adattarlo alle rispettive esigenze, invece di ossequiarlo nei dovuti modi, piegando in suo onore la loro arte e la loro maestrìa e magari, se del caso, dedicando qualche minuto in più per approcciarsi ad un personaggio che non conoscono.
Veniamo ora alle quattro storie brevi, in ordine di apparizione.
M.Feltrin
Minaccia nelle tenebre
Il creatore di Tex, Gianluigi Bonelli, disse una volta che perfino il suo invincibile personaggio può essere messo in seria difficoltà dalla magia e dall'occulto. E quando queste oscure forze si manifestano, la mossa più saggia è rivolgersi a qualcuno capace di combatterle ad armi pari. Ecco perché, per difendere il Senatore Falkner dai demoni che lo minacciano, Tex chiede l'aiuto dell'amico
G.Loi
Il senatore Falkner va incontro al suo destino
Color Tex 8, pag.16 - Tavola di Giuseppe Franzella
(c) 2015 Sergio Bonelli Editore
Sfida alla vecchia missione
La questione riguardante le "donne in Tex" è molto complessa e dibattuta e richiederebbe ben altro spazio che le poche righe di questo commento. Sono comunque convinta che
Insieme a lei e attraverso lei emerge la grandezza di Tex, uomo tutto dun pezzo in qualsiasi circostanza. Seppure nel corso della saga il Nostro sia caduto nella trappola di qualche intelligente ed ammaliante dark lady, Tex non può certamente essere considerato un uomo che non sappia capire lanimo femminile, comprendendo le dure e drammatiche esperienze che molte delle donne da lui conosciute hanno affrontato, senza giudicare, né colpevolizzare, ma sempre offrendo loro il meglio di sé e comportandosi nei loro riguardi da vecchio gentiluomo.
In sole trentadue pagine Pasquale Ruju confeziona una grande storia di Tex, mettendo al servizio degli splendidi disegni e degli ancor più palpitanti colori di Sergio Tisselli, una trama apparentemente semplice, ma estremamente complessa quanto ai sentimenti che ne divengono protagonisti, e poco parlata - per essere una storia di Tex ;-) - proprio per lasciare spazio alla forza dei disegni, che a loro volta servono in maniera perfetta la storia, in un'altrettanto perfetta quanto assai rara amalgama di testi e disegni.
Forse è già tardi per i settantanni di Tex, ma non costa nulla sperare di poter celebrare gli ottantanni dei nostri amati quattro pards con una storia realizzata dagli stessi autori, un regalo che penso sarebbe certamente gradito a molti se non tutti gli affezionati lettori di Tex.
M.Feltrin
La banda Hogan
Si affida al tema della sostituzione di persona Giuseppe Simeoni nell'unica "prova d'autore" di questo Color, essendo egli l'artefice sia dei testi sia dei disegni. Tuttavia, pur avendo largamente apprezzato il talento di Sime quale autore completo in lavori come Gli occhi e il buio o Stria, consideriamo La banda Hogan la più deludente delle quattro storie brevi di questo albo. La trama viaggia su binari che più classici non si può, rivisitando i principali topoi del western: l'agguato nel canyon, la cittadina con il suo sceriffo, il battello suo fiume e l'assalto al treno; per quanto riguarda specificamente l'universo texiano, invece, ecco spuntare l'immancabile bistecca alta tre dita. Ma, benché lo spunto sia valido, la storia non decolla mai veramente, restando prevedibile e priva di mordente. I disegni, purtroppo, non aiutano. Anche qui, l'indubbio talento grafico di Sime non ha trovato il modo di approcciarsi correttamente a Tex. Il suo stile morbido, rotondo, quasi caricaturale in certe rappresentazioni, resta troppo legato a un altro genere di storie. Tex ha una "grammatica" piuttosto precisa, che non richiede tanto l'aderenza a un preciso modello grafico, quanto a un modello di personaggio, che va reso al meglio nella sua epicità, carisma e caratura morale. Ciò che si vede a pag.90 è quanto di più lontano potremmo immaginarci da questa rappresentazione.
G.Loi
Chindi
Dopo avere ammirato Luca Vannini nei quadri da lui realizzati raffiguranti Tex e i suoi pards, finalmente abbiamo lopportunità di vederlo allopera in una storia completa, sebbene di sole trentadue pagine. Vannini fornisce unottima prova generale, distinguendosi per la cura con cui tratteggia il mondo indiano (la famiglia Hopi, abiti, monili, decorazioni e suppellettili) e lintera ambientazione, anche se dimostra qualche incertezza riguardo al volto di Tex, un po spigoloso e dalla fisionomia altalenante, e qualche imprecisione circa quello di Tiger, decisamente un po troppo Navajo (dai tratti marcati, il naso a patata e le labbra carnose).
La colorazione, realizzata dallo stesso Vannini, dà risalto ai disegni e viceversa, mettendo in evidenza come sia questa storia, sia quella di Tisselli, emergano sulle altre due storie ospitate in questo Color, colorate dal pur bravo Oscar Celestini.
È certamente positiva la prova fornita da Luigi Mignacco, che mette in pista la sempre interessante, ma poco usata coppia Tex-Tiger, sulle tracce di una banda di assassini alla ricerca di un tesoro. La spiritualità indiana, Navajo od Hopi che sia, è lelemento portante di questa vicenda, ed è proprio Tiger a fare da tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti, sognando il fantasma del vecchio Hopi e "vedendo", nel momento della morte dellultimo assassino, quello della giovane figlia, in un cerchio che si chiude con lottenimento della Giustizia.
M.Feltrin
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