

Tex al cubo
Recensione
- Caro Sergio ti scrivo
Tex, non solo Tex, fortissimamente Tex: con la scusa del sessantennale. - L'eroe delle due Americhe
la lotta per la libertà di un popolo non conosce confini
Scheda IT-TX-g23
- Patagonia
valutazione (7,7,7) 100%
Sobre Héroes y Tumbas
Questo albo riporta lepica - autentica - sulle pagine di Tex; unepica assente davvero da troppo tempo, troppi anni. Ed è vero: questo racconto forse supera anche le precedenti storie boselliane deccellenza. Per i motivi che cercherò di elencare e analizzare; lo fa con una stordente accelerazione finale della quantità di emozioni che nascono e si sviluppano nelle pagine della storia e si riversano sul lettore schiacciandone limmaginazione e provocando un vero sovraccarico emotivo. Fino a quando non entrano in scena i nuovi ordini per il
Ficciones
Questo è soltanto linizio. Non solo per quanto sopra "Patagonia" è certamente destinata a restare tra le storie capitali di Tex (e quindi del fumetto italiano), accanto a racconti come "Il Figlio di Mefisto", "Il Giuramento", "La cella della morte", "Il passato di Carson" e qualche rara altra.
"Patagonia" definisce in modo conclusivo diverse questioni sul tappeto anche da molti anni.
El juguete rabioso
Spazza via definitivamente anche per i più ottusi la leggenda del "cosa si può dire ancora su un personaggio dopo trenta (quaranta, cinquanta..) anni di storie?". E proprio dopo sessantanni di storie che si può scriverne una così. E dal ricco passato di Tex, stratificato, complesso, che essa nasce e trae linfa e giustificazione. Più un personaggio può vantare di essere entrato nellimmaginario e di avere un patrimonio di storie entrate nellimmaginazione dei lettori, e più è possibile che abbia un futuro altrettanto fecondo. "Patagonia" sarebbe impensabile per un personaggio nuovo di zecca; nel senso che le emozioni suscitate non potrebbero essere così forti e motivate: resterebbe ovviamente leccellenza del racconto e dei disegni. Il profondo vulnus al personaggio-icona che è stato causato dagli anni bui di Claudio Nizzi necessita di altre patagonie per essere superato, per restaurare quel patrimonio.
Con questo texone, e si spera possa essere chiaro anche per Sergio Bonelli, si vedono gli effetti della libertà di scrittura, unita a una perfetta comprensione dello spirito del personaggio. Libero di essere sé stesso, Aquila della Notte recupera intero il titanismo delle prove migliori del suo creatore; e agisce da Tex, come da lunghissimi anni non era stato dato vedere. Speriamo che la nottata, che pareva eterna, sia finita.
Indiani contro Soldati
Facendosi la forca durante la guerra nel desierto.
(c) 2009 Sergio Bonelli Editore
"Patagonia" ci riconsegna
Esuberanza giovanile
un grande ritorno su questi schermi dopo decenni di assenza: Kit Willer!
(c) 2009 Sergio Bonelli Editore
Bestiario
Non meno importante è che lalbo ci riconsegni un Boselli senza bosellate. Bosellate non sono le storie e i personaggi estremi come Jack Thunder (un vero gioiello narrativo), né il fatto che accanto a Tex vi siano personaggi che gli rubano la scena (qui come negli Invincibili, per fare un esempio, vi è un coro di personaggi poderosi nel quale Tex si inserisce con la forza delleroe, e dalla cui rilevanza narrativa trae ulteriore rilievo). No bosellate? Big party!
Bosellata è quando lautore non mostra Tex eroico, ma lo fa raccontare eroico, fino allo sfinimento del lettore, dalle parole dei suoi personaggi; è quando invece di "limitarsi" a scrivere come sa, si impegna allo spasimo per mostrare quanto sia bravo e dotto (e la storia langue e si imbolsisce); è quando non costruisce un vorticare di emozioni attraverso la sua scrittura, ma si abbandona alla facile emotività rappresentata da personaggi-macchietta a una dimensione. Bosellate che avevamo visto un po troppo spesso in questi ultimi anni, e che "Patagonia" scaccia quasi con violenza dalle pagine di Tex. Speriamo di non vederne in futuro.
Osserviamo che con il giusto racconto Tex può allontanarsi pure di molto dalle ambientazioni classiche della sua storia. La serie regolare può non essere la sede adatta a tali trasferte, ma ogni anno escono albi giganti e maxi che - anche - dal porre il personaggio in situazioni insolite tanto dal punto di vista narrativo che da quello grafico vedrebbero una solida giustificazione della loro specialità.
Cuentos de muerte y sangre
Tex esce sconfitto da questa storia? Chiaramente sì, neppure Tex può negare la storia come essa è stata. Ma esce vittoriosa lidea di Tex nellimmaginazione dei lettori. Luomo sfatto e con la barba ispida che si ricongiunge a suo figlio è un uomo che non si è piegato né è sceso a patti con la sua coscienza. E lesempio di Tex e quel che fa di Tex ciò che è, ad armare alla fine la mano di Mendoza quando Belmonte vorrebbe colpire a tradimento: il coraggio di mettere in gioco tutto in nome della vera giustizia. Tex lo aveva fatto, e Mendoza si mostra definitivamente degno di lui.
Storia finale di Tex? Per favore. Anzi Tex da qui riparte. Con nuove cicatrici nello spirito, una nuova leggenda sulla carta. E quella che deve essere la consapevolezza per chi lo scrive e lo scriverà, lo disegna e lo disegnerà - lo pubblica e lo pubblicherà - che non ci sono più scuse che tengano: scrivere il vero - umano - Tex dopo sessantanni è possibilissimo. Nessuno pretende un "Patagonia" al mese, ma non sono tollerabili dei nuovi Fratelli Donegan; non è tollerabile il
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