uBC 20 anni
20 anni di ubcfumetti.com
Oggi
uBC compie 20 anni di vita editoriale.
Ed oggi uBC "chiude". Chiude quantomeno come la conoscete oggi,
se e come rinascerà dalle sue ceneri lo dobbiamo ancora determinare.
Il nostro futuro lo decideremo in una bella festa estiva
che inizia oggi in Umbria, in cui ci ritroveremo con tutte le belle persone
che hanno fatto parte di questa avventura culturale e umana in questi 20 anni.
Ci ritroveremo in 40, anche con i figli che intanto sono arrivati in
questi 20 anni.
Come fondatore di uBC, questa avventura mi ha dato moltissimo,
sopratutto ne sono nate tante amicizie ed esperienze di vita importanti.
uBC è nata per sperimentare nuove forme di critica in rete,
ed è nata nel 1996 quando la rete era una "frontiera" vera
tutta da esplorare. Penso sia difficile per la maggior parte delle
persone che oggi utilizza internet immaginare come era il web allora.
uBC ha, quindi, attraversato diverse ere "geologiche" del web, per
arrivare ad oggi in cui viviamo una fase centrata
sulle piattaforme "social media", sulle "app" mobili
e sulla realtà aumentata di "
Pokemon
Go"...
e per questo dobbiamo, per forza di cose, ripensare uBC.
Probabilmente dovevamo farlo prima, ma ora il momento è giunto.
Io ne ho viste cose
Il confronto all'interno dello staff è stato in questi 20 anni
il vero sale dell'uBC dietro le quinte, della community che è
vissuta nella nostra mailing list interna e che è stata
occasione di crescita critica e personale enorme.
Una comunità interna allo staff che è ancora molto viva.
Probabilmente di questa grande ricchezza
è emersa solo una parte sul sito, attraverso i pezzi prodotti,
ma è sicuramente il nostro cuore più "social"
e quindi contiene in se una traccia di futuro.
L'evoluzione che c'è stata in questi 20 anni non è stata solo tecnologica,
ma è legata anche al senso stesso della critica/recensione/intervista
e, in generale, degli articoli
"long
form" di fronte alle evoluzioni
della società accelerate dalle nuove tecnologie stesse.
uBC in 20 anni ha pubblicato più di 4200 articoli originali,
suddivisi in 260 "numeri" (periodi di pubblicazione
inizialmente quindicinali poi mensili).
Si tratta in quasi tutti i casi di approfondimenti
molto lunghi per i canoni del web attuale.
I primi collaboratori di uBC a Lucca Comics presso lo stand Bonelli (1997)
(c) degli aventi diritto

Alcuni collaboratori di uBC al Premio Inca a Torino Comics (2002)
(c) degli aventi diritto

Il raduno dei collaboratori e delle loro famiglie per i 10 anni di uBC (2006)
(c) degli aventi diritto

Il raduno dei collaboratori e delle loro famiglie per i 15 anni di uBC (2011)
(c) degli aventi diritto

Alcuni collaboratori di uBC a Lucca Comics (2012)
(c) degli aventi diritto

Al largo dei bastioni di Orione
Oggi la critica viene espressa tipicamente in un tweet
e sono i social media, a suggerire/far conoscere/dare una
valutazione dei prodotti culturali di cui fruire
o a cui le persone possono essere interessate,
e questo avviene tramite la propria cerchia di "contatti".
Compresi tutti i problemi che questo pone
in tema di
"filter-bubble"
in cui si finisce per
ricevere solo giudizi concordi con i propri
e pensare che questi siano il "tutto" delle opinioni.
I fumetti hanno una platea di lettori affezionati ma
numericamente sempre più ridotta, e questo accade proprio
nel momento in cui, paradossalmente,
il "linguaggio del fumetto" è ovunque sul web,
dato che i fumetti sono sempre più usati
tra "infografiche", strisce online e rubriche "one pagers",
proprio perché adatti anche ad una fruizione bidimensionale
sullo schermo di un PC o di un tablet, e perché
in grado di veicolare molte informazioni
in modo intuitivo e veloce. Perché i testi lunghi
non li legge quasi nessuno ai tempi del web
mobile e veloce, in cui si condividono articoli
agli amici basandosi sul titolo senza neanche averli letti.
Come lacrime nella pioggia
Ma così come i testi e la critica "lunga" risultano ormai indigeribili
(o
per
appassionati come il "vinile"),
anche il fumetto "lungo", quello tradizionale che abbiamo amato,
risulta di difficile fruizione per le nuove generazioni.
Quindi si pone la domanda ad uBC su come valorizzare
il grande archivio di contenuti prodotti, per riuscire
a superare la "filter-bubble" e la fruizione superficiale-veloce
ed arrivare attraverso i nostri articoli e schede a far conoscere
ottimi fumetti "lunghi" a chi ancora non li ha scoperti
sebbene ne conosca il linguaggio alla perfezione
perché abbondantemente usato nel web.
E' come se uno conoscesse la lingua Etrusca
alla perfezione, ma non sapesse che
esistono dei testi etruschi da leggere.
E' tempo di morire
Se avete suggerimenti o idee su cosa dovrebbe diventare uBC Fumetti
scrivetecelo nella
nostra pagina facebook... intanto in questo
sito web troverete ancora pubblicati aggiornamenti
del nostro database/enciclopedia e non appena avremo
deciso cosa fare dopo il ventennale... sarete i primi a saperlo.
Per il lavoro fatto in questi anni ringrazio
ogni persona che ha
contribuito,
anche in minima parte, a costruire uBC come sito e come comunità.
In particolare ringrazio tutti coloro che si sono dati da fare per
l'oneroso lavoro di coordinamento, dietro le quinte, e non posso non citare
i tre "direttori" che oltre a
me
si sono susseguiti dal 1996 ad oggi
alla guida di uBC:
Marco
Migliori (dal 2005),
Vincenzo
Oliva (dal 2008),
Martina
Galea (dal 2010).
Grazie, infine, a tutti coloro che ci hanno seguito e letto con affetto
in questi anni, e grazie in particolare ai tanti autori di fumetti
che ci hanno incoraggiato o criticato. Abbiamo sempre
cercato di essere indipendenti e senza "bias".
Alcuni collaboratori di uBC mentre intervistano Sergio Bonelli (1998)
(c) degli aventi diritto

Ma un grazie particolare ed affettuoso lo dobbiamo
sicuramente tributare a
Sergio
Bonelli, senza il cui genio non sarebbe esistita "uBC Fumetti" e, forse, neanche la nostra
passione per i fumetti.