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In queste pagine troverete il resoconto delle visite fatte dallo Staff di uBC ad importanti fiere del settore fumettistico. E troverete anche dei disegni originali realizzati in esclusiva per uBC...


Torino Comics
di Paolo Ottolina


Torino: uBC c'era. La rutilante stagione primaverile delle fumettomostre prende il via a Torino, in attesa dei botti di Lucca e Roma. Quindi la prima tappa di uBC è stata, l'1 e 2 marzo, "Torino Comics". Il fetido megascantinato in cui anonimi banconi da
Logo di Torino Comics(17k)
(c) 1995 Anonima Fumetti
mercato del pesce giacevano fino a un paio di anni fa, è stato, vivaddio, abbandonato, per trasferirsi in locali decisamente più "professionali", con stand fierisitici da far invidia al "Salone del Libro". Unico cruccio che l'architettura di Torino Esposizioni, sede della mostra, non abbia permesso di riunire in unico spazio la mostra-mercato e gli spazi conferenze-esposizioni, costringendo i visitatori a uscire dalla mostra per dare un occhio agli ambienti che custodivano le tavole originali (e alcuni solerti bigliettari rifilavano sulle mani un bel timbrino per rientrare nella zona stand, proprio come in discoteca...).

Torino Comics è nelle mani dell'Anonima Fumetti, e la competenza e la passione degli organizzatori inizia a dare i suoi frutti, tanto che una incolore accozzaglia di venditori, buona solo per cercare qualche arretrato, si sta tramutando, anno dopo anno, in un appuntamento interessante: sia per la presenza di autori ed editori vari, sia per le iniziative collaterali alla mostra mercato. Nell'enorme sala A, passavano senza sosta vecchi capolavori della fantascienza d'altri tempi (da "Voyage dans la lune" di George Méliès -1903!!- a "Metropolis" di Lang, da "Ultimatum alla Terra" a "The Blob").

Nella sala C, invece, i padroni di casa dell'Anonima hanno fatto il punto sugli intriganti progetti per valorizzare il fumetto in Italia (Centro Nazionele del Fumetto, Centro Didattico per i Linguaggi della comunicazione, Museo Nazionale del Fumetto Italiano).

Esposizioni. Una ghiottoneria per gli appassionati era senz'altro l'esposizione (con tanto di tavole inedite) di tre mostri sacri del fumetto mondiale: Jack "the King" Kirby,
Legs e May (17k)
disegno di Elena Pianta.
Con dedica scherzosa! (c) 1997

Benito "Cocco Bill" Jacovitti e Vittorio Giardino, "il Piero della Francesca del fumetto".

Poi, come secondo copione, entrano in azione i predatori dell'autore perduto: torme di ragazzi con zainetto Invicta d'ordinanza creano infernali capannelli davanti agli stand che ospitano nomi noti del mondofumetto.

Si segnala la prestazione stakonovistica del grande Massimiliano Frezzato (per chi non lo conosce, chieda referenze oltralpe), che a Torino Comics presentava la versione italiana (edita dal benemerito Vittorio Pavesio) del suo "I custodi del Maser". Immaginifici i suoi disegni, tanto quanto la sua "prestazione": tre ore (!!!) a schizzare figure, assediato da cacciatori di disegni.

Gli Editori. Decisamente pollice verso per le Major del fumetto italiano: di Star e Play Press non abbiamo visto uno straccio di stand (vergogna! Anche se la Star, nel programma di sabato, aveva un incontro coi lettori...); la Marvel aveva un bello standone florido, ma domenica ha annullato l'incontro col pubblico; la Bonelli presentava uno spazio tanto elegante e sobrio, quanto inutile, e nessun big né faccia-a-faccia
Mister No (11k)
Mister No e Vera Rockwell (n.254)
disegno di Giuseppe Viglioglia (c) 1997

ufficiali coi lettori (per lo meno la domenica, che dovrebbe essere il giorno degli incontri). Un bell'addetto alle pubbliche relazioni che degnasse un po' di attenzione al pubblico delle mostre, non farebbe certo male...

Altre note. Accanto a Torino Comics, nello spazio-esposizioni adiacente, imperversava una mostra canina, con stupendi esemplari che passeggiavano regalmente davanti alla mostra-mercato: e se i cani fossero stati una qualche allusione alla qualità di molti fumetti in edicola? ;-)

Bella, inoltre, l'idea delle hostess del fumetto, sfavillanti ragazze che accompagnavano i tipi dell'Anonima (mica scemi...;-) in giro per la mostra: peccato che una di loro, declamasse al microfono chicche del tipo: "Gino Vercelli (NdR. disegnatore del team-up MM-NN) è pregato di recarsi allo stand Marvel. Ehm...No... Bonelli. Sì, sì Bonelli. Gino Vercelli è pregato di recarsi allo stand Bonelli", oppure "Nella sala C incontreranno il pubblico i grandi autori Giorgio Rebuffi e Luciano Bòttaro". E dopo pochi istanti, la doverosa correzione "Nella sala C incontreranno il pubblico i grandi autori Giorgio Rebuffi e Luciano Bottàro". Grandi autori, per piccoli accenti.

D'altronde già erano carine 'ste hostess, mica si può pretendere tutto...


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