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L'Insonne . . . 1994 vs 2005! anteprima di Roberto Giammatteo Anni novanta, il panorama fumettistico italiano era in pieno fermento. Si era nel bel mezzo dell'era post-Dylan Dog e le nuove proposte, buone o cattive che fossero, inondavano le edicole del Belpaese. Maggio 1994, tra le tante novità si fece notare, per originalità grafica e di contenuti, un piccolo bonellide avente come protagonista una donnna: Desdy Metus, l'Insonne. Marzo 2005, dopo innumerevoli traversie editoriali, L'Insonne torna in edicola, sotto il marchio Free Books, anche se già da novembre dello scorso anno è disponibile, presso il circuito librario specializzato, un numero 0 di Overture.
Affidandoci alle sapienti mani di Giuseppe Di Bernardo, creatore del personaggio insieme ad Andrea J.Polidori, godiamoci questo excursus sulle prime pubblicazioni di Desdy Metus. Seguirà, sempre raccontato da Di Bernardo, un accenno a quali cambiamenti ci attendono in questa nuova serie. Conosceremo, così, passato, presente e futuro di questa particolare eroina dei fumetti.
I titoli degli albi in corsivo, sono titoli di lavorazione.
L'INSONNE 1994, OVVERO: COME ERAVAMO
Poco tempo dopo iniziai a lavorare per la Fenix, una piccola casa editrice romana che a metà degli anni novanta invadeva il mercato del fumetto popolare con una valanga di pubblicazioni, molte delle quali di scarsa qualità.
Abbiamo sempre cercato di rendere le storie di Desdemona più reali possibile, lei doveva essere una ragazza qualsiasi catapultata in un mondo da incubo, spaventoso proprio perché reale. Per questo, avevamo deciso che doveva vivere le sue avventure a Firenze. L'Italia offre tantissimi spunti di suggestione per chi vuol scrivere di giallo o di noir, quindi perché non approfittarne? Ci sentivamo figli degli horror italiani degli anni settanta che descrivevano province morbose dove il male covava nei giardini ben tenuti. E poi, sull’Arno, si vive eternamente il dualismo tra città del bello e città del Mostro. Siamo cresciuti con la sensazione tangibile del pericolo nell'aria. Negli anni settanta e ottanta, quelle colline che incorniciavano la cupola del Brunelleschi, nascondevano una belva assetata di sangue. Dicembre 1994, la casa editrice chiude. Ricordo che in quei giorni leggevo la disperazione negli occhi degli amici che avevano lavorato e non solo non avevano visto una lira, ma la loro storia non sarebbe mai stata pubblicata. Non avevano soltanto chiuso Desdy, avevano ucciso una parte di noi. L'Insonne aveva rappresentato un'insolita parentesi nel fumetto italiano, ed era rimasta nel cuore di coloro che l'avevano incontrata sulla loro strada. Conservo con affetto le fantastiche lettere dei lettori. Tutte bellissime ed emozionanti, anche quelle critiche. Era stata una suggestione fortissima entrare, con un semplice fumetto, nella vita di tante persone, diverse e lontane tra loro, ma tutte accomunate per l'affetto verso la nostra eroina. Non potevo considerare chiuso il discordo con tre numeri e qualche speciale. Così, per dieci anni ho lottato con tutti quelli che mi consigliavano di smettere di perdere tempo con Desdemona e di lavorare a progetti più sicuri e redditizi, ma io ero convinto delle potenzialità dell'Insonne, e adesso sono qui, con uno staff di autori fantastici, sia caratterialmente che artisticamente, pronto ad affrontare questa seconda battaglia. Tra le varie pubblicazioni di quegli anni, segnalo un albo della Titivillus, dal titolo Onda anomala, dove in un episodio si racconta come Desdy abbia avuto i suoi famosi orecchini egizi.
L'INSONNE 2005. A VOLTE RITORNANO Nel linguaggio alchemico, l’Opera è l’insieme del processo il cui scopo è ottenere il trapasso di coscienza a una maggiore illuminazione. Se la vita di ognuno di noi è un viaggio che ci porta a capire e scoprire qualcosa che è dentro noi stessi, così Desdemona attraverserà quattro fasi della sua vita che identifichiamo metaforicamente con le fasi della trasformazione alchemica: Nigredo, Putrefactio, Albedo e Rubedo, e con le quattro fasi lunari. Desdy sarà molto legata alla luna, mutevole e misteriosa come lei. Mutevole, perché come ognuno di noi cambia: fa degli errori, sceglie strade sbagliate, cerca di scoprire qualcosa di più della sua vita e di darsi un obiettivo. Comunque Desdy toccherà con mano anche alcuni misteri alchemici concreti, come l’interpretazione del manoscritto di Voynich, la porta alchemica di Roma, e i segreti di Rennes le Chateau. I lettori scopriranno anche il modo rocambolesco in cui Desdy ha iniziato a fare radio, e proprio la radio sarà ancora l’elemento portante della serie. La radio è un mezzo di comunicazione più discreto della televisione, meno incline a scatenare l'insano desiderio di apparire a tutti i costi. Alla radio bisogna avere qualcosa da dire. Tutte le avventure di Desdy partono o si chiudono con la sua voce alla radio. Telefonate con il pubblico, storie particolari raccontate al microfono, tutto il mondo di Desdy ruota intorno a questo mezzo di comunicazione, e tutte le trasmissioni avvengono di notte, quando il mondo sembra più intimo ed ovattato. Se parliamo d'incubi, di giallo, di mistero, di paure, non possiamo non parlare di notte, e di tutti i mostri creati dal buio e soprattutto dal sonno della ragione. Ma veniamo a dati più tecnici. La nuova linea grafica di Desdemona è stata indicata dal lavoro di Marco Checchetto e Michela Da Sacco. Anche Tiziano Scanu aveva fatto gli studi, ma poi ha seguito Federico Memola in Star Comics. Ho lasciato a loro il compito di re-inventare il personaggio perché io ero troppo legato alla vecchia idea era nata tanti anni fa. Oggi Desdy è certamente più moderna, nel look e nello spirito. Le copertine passano da Marco Nizzoli a Giuseppe Palumbo, altro mostro sacro del fumetto italiano. Beppe ha un segno più “cattivo” di Marco, sicuramente più noir, in linea con lo spirito della nuova serie. La colorazione delle copertine è affidata a Massimiliano Guadagni, autore con un passato come illustratore Mondadori.
A Lucca Comics è stato presentato il numero "0" dal titolo Ouverture. L’ho realizzato con Jacopo Brandi, come ai vecchi tempi, e rappresenta un episodio ibrido e necessario per chiudere la vecchia serie e presentare i temi della nuova.
soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Di Bernardo disegni: Giuseppe Di bernardo & Jacopo Brandi
soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Di Bernardo & Francesco Matteuzzi disegni: Michela Da Sacco disegni flashback: Michele Benevento La storia prende spunto da una vicenda realmente accaduta a Sant’Anna di Stazzema durante le rappresaglie compiute dai nazifascisti a fine conflitto. Ovviamente si tratta di un’opera di immaginazione che da un’interpretazione fantastica di quei fatti. I disegni sono di Michela Da Sacco e di Michele Benevento, collaboratore di Palumbo, che ha curato tutta la sequenza ambientata alla fine del ventennio. soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Di Bernardo & Andrea J. Polidori disegni: Marco Checchetto disegni flashback: Antonio Menin Anche questo episodio prende spunto da una vicenda realmente accaduta e che non molti conoscono. All’incirca nel 1200, oltre alle crociate militari, partirono dal centro dell’Europa dei movimenti popolari per liberare il Santo Sepolcro. Un paio di queste crociate erano formate soltanto da bambini che naturalmente non arrivarono mai a destinazione, uccisi, stuprati e venduti dai nostri avi. La sceneggiatura è di Di Bernardo & Polidori, ovvero la coppia degli inizi di Desdy Metus. Infatti, forse questa è la storia più “old style” della nuova serie. soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Di Bernardo & Francesco Matteuzzi disegni: Stefano Natali La storia, con il pretesto di scoprire qualcosa di più su Erszèbet Bàthory, la “vampira ungherese” e sui misteri del manoscritto di Voynich, ci racconterà di Isaia Metus e della strana congrega a cui appartiene. soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Di Bernardo disegni: Michela Da Sacco Storia molto intimista, che narra di come Desdy abbia iniziato a fare radio e soprattutto racconta del suo primo grande amore... soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Di Bernardo & Francesco Matteuzzi disegni: ? ? ? Desdemona cercherà di capire quello che è successo alla madre scomparsa. La nostra eroina si troverà alle prese con una presunta sorella, e partirà per un allucinante viaggio verso la mitica cittadina di Rennes le Chateau. Non aspettatevi però, un’interpretazione tradizionale di misteri che circondano il paesino della Linguadoca. soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Di Bernardo & Francesco Matteuzzi disegni: ? ? ? Con questo numero, si conclude la Nigredo, il primo capitolo e la prima serie. Questa storia sarà l’epilogo che aprirà le porte del cuore di Desdy all’oscurità e al male. Attraverso la porta alchemica di Roma seguiremo un’incredibile discesa nelle catacombe e nell’anima dei nostri personaggi. |
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