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Quindi pare che ci siamo. E' giunto il momento dei commiati. Avrei preferito una cosa pi� intima, meno caciarona. Anche se non invitavi tutti i tuoi vecchi amici e nemici andava bene uguale. Capisco che ti saresti sentito solo, e solo non sai pi� stare. E del resto sono mesi, anzi anni che non ti riconosco pi�. E questa, in fondo, non � altro che la...
. . .fine di un lungo addio. . . ...arrivederci, forse, mondaccio ladro. recensione di Emanuele De Sandre
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Si tratta di un sei politico.
Invece si sposano. Ci pu� stare, certo. Ci sarebbe piaciuto averlo saputo un po' per tempo, ma tant'�, il lettore non si offende anche se lo � venuto a sapere un po' per caso, cos�, alla fine della serie. Al lettore sarebbe piaciuto essere stato un po' pi� coinvolto.
In primis Violet, che da intraprendente avventuriera, come negli albi "I figli del male" o "Missione solitaria" (per citare gli ultimi in cui la sua interpretazione abbia un peso), si tramuta in un'oca giuliva, capace di reagire al rapimento di cui � vittima con il baloon che vedete qui sotto...
Tre ragazze belle e toste, richiamate dal remoto passato per una gag d'apertura, blanda ma, volendo, anche simpatica, e per un raggelante siparietto in chiusura dell'albo. Un po' pi� funzionale la bomba erotica Brenda Stacy, pur venendo vanificati, causa matrimonio, tutti i giochi allusivi e i sottintesi amorosi che ben avevano caratterizzato le sue precedenti apparizioni. E' vano, per�, stare a sottilizzare su queste cose, quando un albo traballa sin dalle sue fondamenta. Ci riferiamo al motore di tutto, il crimine. Se si prende come esempio di riferimento la prima avventura con Brenda, avvenuta nel numero 26 e scritta dal medesimo esso stesso Nizzi Claudio, si avverte subito, epidermicamente, che il pericolo � realistico: l'assassinio di un testimone ad un processo per mafia. In Nick Raider 200 il pericolo � ridicolizzato: se il terrorismo e la sua reale origine sono problemi veri e seri, il fatto che l'attentato venga indirizzato contro le facce dei presidenti �, a mio avviso, una trovata indegna per il curriculum dell'autore, nonch� per la oramai affermata seriet� della collana e del suo composto realismo. A meno che non si tratti di un pi� o meno freudiano attacco alla fantasia di Hitchcock, che dei Rushmore seppe fare ben altro uso in "Intrigo Internazionale". Nel quale per la verit� anche Alfred ci fa capire, ma a modo suo, che il Male si annida 'tra i presidenti'...;-)
Un gioco che se vogliamo avrebbe potuto anche essere apprezzabile se non fosse stato innestato su quattro anni di albi precisi ma gelidi. Sono quattro anni che Nick, Marvin, Jimmy e gli altri del Distretto Centrale, parlano solo di lavoro, e in modo sempre misurato, compassato, didattico. Si dicono giusto quello che il lettore deve sapere per il procedere dell'indagine. E nient'altro. Da questi albi si discosta solo l'almanacco del 2003, sopra citato, scritto da Gino D'Antonio. Nulla a che vedere con i primi 120 - 150 albi della serie, dove molto spesso ora l'uno ora l'altro, erano chiamati ad esprimere commenti che conferivano loro quel poco di profondit� sufficiente ad affezionarsi al personaggio. Non siano lette queste righe come una critica all'operato di Piani e di Faraci, che hanno scritto per Nick storie molto curate e briose. Ma come una sottolineatura di come negli ultimi quattro anni alla testata sia stata tolta l'anima. Niente nuove miscele per D'Angelo, niente battute per Marvin, niente pi� donne per Nick, un sarcofago per Art. Niente pi� litigoni con Ciaocara. Niente. Se non il freddo e duro lavoro quotidiano. Ai protagonisti di una serie non pu� succedere mai nulla di importante, si dice, quindi meglio concentrarsi sui coprotagonisti, che nel caso di Nick Raider, sono i criminali. E in tal senso molto di buono si � letto, di recente, come in "Uomini talpa" o in "Una lama nel cervello". Ma a nostro modesto avviso, l'antagonista non basta. Riteniamo che il personaggio debba evolvere un pochettino in ogni albo attorno alla difficolt� che gli viene posta, e reinventarsi per eliminare la controparte. Invece niente. Il Distretto Centrale funziona come un orologio svizzero. Nulla ne ha mai incrinato la salda certezza dei propri mezzi, nulla ha mai messo in crisi i meccanismi di recupero e trasmissione delle informazioni tra i vari componenti della squadra. Nulla che facesse far loro il salto di qualit� da burocrati della giustizia a piccoli eroi quotidiani. E' per questo che non ci salutiamo con un caldo abbraccio, Nick, ma con una formale stretta di mano.
Siniscalchi si adegua alla sceneggiatura che gli viene propinata.
Le cover di Mastantuono sono forse l'unica costante positiva della serie. Certo se non l'avessimo letto nell'albo, mai avremmo detto che la bionda al suo fianco � Brenda Stacy, a nostro avviso irriconoscibile dal profilo con cui � rappresentata.
Ci salutiamo ricordando che da febbraio le Edizioni If riportano in edicola Nick Raider dal numero 1, ed � una occasione imperdibile, per coloro che lo abbiano conosciuto solo negli ultimi anni o in quest'ultimo albo, per andare alle radici del personaggio e appasionarsi a ci� che era, un poliziotto vivo, un guascone donnaiolo dalla testa calda, irascibile, allergico alle regole e al collega afroamericano, e capace di prendere a cazzotti anche il pi� alto in grado dei suoi superiori (ne "Il quarto testimone")!! |
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