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" Senza respiro"

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Prendiamo un pentito insoddisfatto, aggiungiamo un mafioso vecchio stampo ed un giovane guaglione stile ci penso io!, condiamo con un'amica stanca della propria vita, e per finire un gatto... detective, otteniamo veramente una storia Senza respiro!.

Niente Rose per Greed
recensione di Marco Zucchi



TESTI
Sog. e Sce. Gino D'Antonio    

Ritorna dopo soli due numeri ai testi Gino D'Antonio e lo fa imbastendo una trama densa di colpi di scena, rivelandoci a poco a poco gli ingredienti che posso permetterci di venirne a capo. Di per se` la storia non presenta particolari complicanze: abbiamo infatti un pentito che, per proprio tornaconto, decide di collaborare con la giustizia per testimoniare contro Don Zarro, mafioso, il cui nipote, Mike, per il buon nome della famiglia, dedice di provvedere. Il fatto � che non tutto sembra quel che appare: Greed, il pentito, intendeva godersela una volta a spasso, ed il nipote aveva qualcosa da nascondere allo zio.

"Presentando come sempre grande rispetto per i comprimari, fa ottenere qualche attimo di gloria a Miss Thelma"
   

Per dipanare la vicenda D'Antonio fa muovere Nick e Marvin in maniera molto rocambolesca all'inseguimento di indizi che alla fin fine sono sotto il loro naso, seppure casualmente. Presentando come sempre grande rispetto per i comprimari, fa ottenere qualche attimo di gloria a Miss Thelma, la padrona di casa di Marvin, ed al suo gatto Lucifero, guest star in termini di collaboratore con il Distretto Centrale! Ritorna anche la figura di Don Zarro, mafioso vecchio stampo, con il senso dell'onore che manca ai mafiosi d'oggi...



DISEGNI
Sergio Toppi    

Intendiamoci subito: un maestro come Sergio Toppi puo'piacere e molto o non piacere e molto: faccio parte del primo gruppo. Ritengo infatti che il suo tratto si adatti stupendamente al bianco nero, con un uso dei segni corti sui visi che gli permette di conferire loro la massima espressivit�. Indubbiamente da' il meglio proprio sulle persone ed infatti sono ben poche le vignettesenza esseri umani. Particolarmente ben riusciti sono i personaggi riempitivi, perch� ben caratterizzati, penso su idea dello stesso Toppi (ricordando tante sue opere), in modo che restino ben impressi al lettore, forse piu' dei protagonisti.

"Particolarmente ben riusciti sono i personaggi riempitivi, perch� ben caratterizzati"
   

Difetti? Si'credo che ve ne siano alcuni. Prendiamo la figura di Nick Raider: parte con un collo taurino che smagrisce un po' in corso d'opera, modificando anche il viso: senza stropicciarle pagine, piegate (leggermente!) pag.38 per confrontare la I vignetta con la II di pag.32: � sempre Nick, pero'... Ipotizziamo per le due vignette tempi differenti di molto di lavorazione? Forse per lo stesso motivo, Toppi caratterizza alla stessa maniera uno sgherro di Mike (l'uomo con i baffi nella penultima vignetta di pag.84) con il contabile Cardona, come a pag.57? Forse c'e'anche qualcosa di altro, ma mi fermo qui. Sono questi i motivi per cui pur ammirando Toppi, non assegno il massimo voto.



GLOBALE
 

Solita buona prova per Mastantuno per un albo che forse prometteva di piu' di quello che ha dato: c'e' la soddisfazione di vedere all'opera un maestro come Toppi, che si eleva al di sopra dei disegnatori della serie, ma non credo si inserisca al massimo nello spirito della serializzazione. Mi ripeto, ma credo siano sicuramente piu' da ricordare i vari personaggi riempitivi, o alcuni comprimari, come Greta o Rose Popesco o lo stesso Don Zarro, dei personaggi fissi della serie.
 

 


 
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