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" La morte bianca"

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Tutto comincia con il terrore dipinto negli occhi di un uomo: Nathan ascolta il suo istinto e si getta a capofitto in un'avventura che lo vede straniero in una citt� avvolta nella morsa del gelo.

I misteri della mente
recensione di Mauro Dollari



TESTI
Sog. e Sce. Stefano Vietti    

Un Vietti in formissima torna ai testi di Nathan Never e lo fa con un'avventura dalle mille sfaccettature, dimostrando cos� di essere una delle colonne portanti della serie, sia in termini di presenze che di contenuti. Paradossalmente, il titolo dell'albo non ha nulla a che vedere con la trama vera e propria: serve semplicemente ad introdurre quella che alla fin fine sar� l'ambientazione della storia e cio� una citt� immersa in una neve dalle origini innaturali e invasa da creature tentacolate chiamate Scramble.

"(..) in questa storia viene attaccato il focolare domestico (..) dove molto spesso si deve assistere a squallidi episodi di violenza."
   
Ancora una volta l'inquinamento � alla base delle ambientazioni futuristiche della saga e i suoi effetti si sono concretizzati nelle viscide creature tentacolate (con una strizzatina d'occhio al contemporaneo numero in edicola di Martin Myst�re). Ma Vietti va oltre e sfrutta questa nuova caratteristica per ampliare ulteriormente l'universo di Nathan, portandoci nella citt� di Novgorod e presentando la Citt� Bianca, un luogo che viene espressamente paragonato all'Hell's Island della citt� in cui vive il nostro agente speciale.

Il vero perno dell'azione, tuttavia, ruota attorno alla figura di una ragazzina in coma e cos� ancora una volta vengono affrontati temi di toccante attualit�. Come nel numero precedente, anche qui troviamo i risvolti della violenza sui minori, nonostante i retroscena siano comunque ben diversi: mentre nel numero 140 la violenza veniva perpetrata nel degradato ambiente della moda, qui viene attaccato il focolare domestico, un luogo dove si spera che ogni bambino possa trascorrere un'infanzia felice e dove invece - molto spesso - si deve assistere a squallidi episodi di violenza.

Un altro tema scottante � quello del monopolio dei medicinali: Thomas Weiss dichiara apertamente che lo scopo delle sue azioni non � quello di arricchirsi, ma di distruggere il mercato monopolistico creato dalla societ� farmaceutica che fa capo alla Clinica Ethel. E' ovvio che un simile comportamento sia illegale, visto che egli si serve di criminalit� organizzata per espletare i suoi intenti, senza rendersi conto che cos� facendo arricchisce una societ� che mantiene le sue fondamenta su traffici loschi, denaro riciclato, magari armi e chiss� cos'altro.
E' tuttavia sbagliato voler permettere un abbassamento dei prezzi dei farmaci in modo da garantire cure pi� efficaci anche per i pi� poveri? No, non � sbagliato, ma dovrebbe essere la struttura sociale a gestire una simile situazione...

E purtroppo non � pi� l'epoca dei Robin Hood.



DISEGNI
Stefano Casini    

Una conferma i disegni del veterano Stefano Casini, pur con qualche limite. Limiti che vengono fuori il pi� delle volte nelle anatomie dei personaggi, deformati nelle linee che tratteggiano i corpi, le forme e i contorni.

Eppure, in alcuni casi � proprio la linea a dare forza ai disegni, che dimostrano un grande impatto emotivo soprattutto nelle scene d'azione, dove esplode tutta la dinamicit� del disegnatore.

Un esempio per tutti, la scena della sparatoria all'interno del locale dove Nathan vede per la seconda volta Thomas Weiss.



GLOBALE
 

Con la storia di questo mese si ha sempre pi� l'impressione che la testata di Nathan Never stia diventando (o voglia tornare ad essere) un pulpito per denunce sociali: abbattimento dei costi dei medicinali, violenza sui minori, poteri politici corrotti, perdita di poesia nella societ� odierna... questi i temi delle ultime storie della collana, per la maggior parte in mano ad autori differenti.

Questo non dovrebbe passare inosservato, e avvicina i lettori alla testata. In particolar modo il tema di questo mese che ci fa pensare a tanti genitori, adottivi e non, che molto spesso non si dimostrano all'altezza e dovrebbero riflettere di pi�, pensare meno alle proprie necessit� e dedicare pi� tempo per stare con i figli, che rischiano di passare in secondo piano rispetto ai propri egoistici interessi.
 

 


 
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