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"Non � morto ci� che in eterno pu� attendere. Ma con il passar di strani eoni, anche la morte pu� morire..."

articolo di Mauro Dollari


Quando si parla di Alan Moore, in genere, � scontato che si stia trattando di un successo fumettistico con o senza precedenti. Vengono in mente capolavori come "Watchmen", "Top Ten" o "Swamp Thing" e difficilmente si ha l'idea che questo geniale autore inglese non possa aver influenzato uno stuolo di sceneggiatori e narratori con le sue meravigliose storie.

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"Il Cortile" rappresenta qualcosa di pi�. Rappresenta quello che Alan Moore ha lasciato nel suo passato e che qualcuno ha scoperto o riscoperto, magari casualmente o forse dopo un'attenta ed accurata ricerca cronologica delle sue opere.

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Aldo Sax,
disegni di Jacen Burrows,
(c) 2004 Magic Press
Secondo quanto racconta Antony Johnston, l'adattatore del racconto di Moore, la AD2000 decise che era giunto il momento di rispolverare questo piccolo gioiello e di riproporlo sotto forma di fumetto.
In termini di autori, quindi, "Il Cortile" rappresenta una specie di storico set di scatole cinesi, che parte dalla pi� grande scatola rappresentata da Antony Johnston fino ad arrivare a quella pi� piccola, metaforicamente parlando, che incarna uno dei maestri dell'horror che si mise in evidenza agli inizi del secolo scorso.
Eh s�, perch� il legame fra Moore e Johnston non � l'unico ad aver contribuito alla nascita di questo breve racconto a fumetti. Moore stesso ha realizzato il suo scritto ispirandosi, senza affatto celarne gli indizi, alla mitologia onirica del grande narratore Howard Phillips Lovecraft. Ovviamente, non avrebbe avuto alcun senso nascondere riferimenti alle opere dello scrittore americano, in quanto ben sappiamo come Moore ami proporre storie palesemente ispirate a grandi successi letterari: ne � un esempio eclatante "La lega degli straordinari Gentlemen", in cui Moore mescola audacemente i protagonisti di numerosi romanzi di avventura di due secoli fa, ricreando una storia e un'ambientazione dai toni fortemente futuristici, eppure ben amalgamati con quella che potremo definire la tecnologia dell'800.

"Il Cortile" ha un valore diverso, come dicevamo poco fa.
Innanzitutto � senza tempo e senza luogo: gli avvenimenti, nella loro essenza, potrebbero tranquillamente accadere ai giorni nostri e nella nostra citt�, come potrebbero essere accaduti cento anni fa in un qualunque paese del mondo "civilizzato".

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La follia in atto,
disegni di Jacen Burrows,
(c) 2004 Magic Press
   
 
E sebbene vengano sottolineati dei riferimenti storici, n� Moore n� tantomeno Johnston cercano di convincere il lettore che quanto si verifica abbia una stretta attinenza con le vicende del mondo. Leggendo la storia, infatti, si ha come l'impressione di penetrare in una bolla al di l� di ogni tempo, senza sapere tuttavia dove si trovano i labili e trasparenti confini. Il mondo ci circonda, lo possiamo vedere, ma non possiamo rientrarvi, almeno non fino a che restiamo intrappolati nella lettura del racconto.

In secondo luogo, forse il fatto pi� importante di tutti, il messaggio trasmesso � decisamente lampante: non c'� speranza, per nessuno.
Nel mondo di Lovecraft, chiunque (potremo dire - malcapitato) riesca a stabilire un contatto con l'altrove, con la dimensione degli Dei Esterni, � condannato. Per carit�, la morte � l'ultima delle fortune: possessione, trasformazione, condanna ad atroci sofferenze, ma su tutte, la follia. La perdita della sanit� mentale � all'ordine del giorno: non si pu� rimanere impassibili di fronte a mostruose rivelazioni e ad angoscianti segreti che non dovrebbero mai essere scoperti.
Aldo Sax, il protagonista de "Il Cortile", un compassato agente dell'FBI che il bravo disegnatore Jacen Burrows ha forse volutamente tratteggiato con le sembianze di HPL stesso, non � da meno, non pu� sfuggire, perch� ogni volta che si svolgono delle ricerche in questa realt� lovecraftiana, la follia � il prezzo che si paga nel gioco delle parti. I mostri vincono e l'uomo impazzisce.
E la cosa grave in tutto questo turbinio di sogni, incubi e deliri, � che Johnston, Moore o Lovecraft non stanno raccontando nulla di nuovo, perch� come tutti sanno le loro storie, per maledette che siano, sono vere!


Il Cortile di Alan Moore & Antony Johnston (testi), Jacen Burrows (disegni)
(Magic Press) 54 pp in bianco e nero, settembre 2004, Euro 8,50, brossurato

 

 


 
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