Uomo Ragno - Il migliaio
di Giuseppe Pica
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Okay, una nuova testata dedicata all'arrampicamuri preferito da met� del mondo � sempre una bella notizia, specie se nasce sotto l'ala
protettrice di Quesada e Jemas, dinamico duo marveliano dalle infinite anime ma dal solido gusto (anche se ancora un po'
troppo discutibile). Se poi aggiungiamo un editor come Alonso a capo del progetto, allora � fatta (almeno sulla carta): la qualit�
e il successo dovrebbero essere assicurati.
Ora, il successo c'� stato (ed � destinato ad aumentare, grazie all'imminente film del Tessiragnatele a firma Raimi). La qualit�,
non so. Sicuramente, non completamente.
A varare il Tangled Web della Marvel, ahinoi, con uno story-arc di tre numeri, sono stati chiamati, nienteppodimenoch�,
Garth Ennis e John McCrea, gli incredibili ed indimenticati artisti e "biografi" di quell'impressionante personaggio
chiamato HITMAN, edito dalla DC Comics e rimpianto (perch� davvero ben fatto) da tutti gli appassionati.
S�, perch� il buon Ennis (diciamelo, una buona volta) si � oramai arenato sui clich� del proprio stile narrativo, e scrive sempre la
stessa storia (che tanto vende comunque): solite caratterizzazioni, soliti "colpi" (che, anzi, via via propendono verso un'irritante
sensazione di deja-vu), soliti cattivoni frustrati e invidiosi del successo altrui, solito super-villain-apparentemente-invincibile-eppure...
Il solito Ennis, insomma, senza infamia, certo, ma anche senza lode; un Ennis che a questo punto ha pure un po' stufato col suo umorismo
sempre uguale, soprattutto con la storia del bullo che, in vecchiaia, riceve la giusta punizione (espediente narrativo usato gi� in Hitman
e Dicks e, immaginiamo, nelle sue storie targate Fleetway).
I disegni di McCrea e Hodgkins, invece, lasciano una buona impressione, anche grazie al nuovo stile grafico adottato: una linea
chiara quasi belga, insolita per l'assenza del "nero" cui McCrea ci ha abituati (tra l'altro, � uno dei pochi che sa come rendere appieno
le ombre; peccato per lo stile di disegno un po' cartoonistico), ottimamente coadiuvata dai colori di Steve Buccellato (qui
davvero al suo meglio).
Nel complesso, dunque, una storiella carina, s�, ma niente di pi�.
Un po' poco per il "nuovo" Uomo Ragno strombazzato dalla Marvel.
Fortunatamente, per�, i team creativi successivi hanno saputo fare senz'altro di meglio (pur senza grida al miracolo): un Milligan
- Fegredo, un Rucka - Risso, parzialmente un Jones - Weeks, financo un Kaare Andrews (una
piacevole sorpresa!) hanno saputo arrivare dove l'irlandese pi� sopravvalutato della storia dei comics non ha voluto (o saputo?): a
raccontare personaggi di secondo piano o addirittura sconosciuti con credibile passione e originale coinvolgimento, a dare davvero un
tocco d'autore a tipologie caratteriali vecchie e ormai "fuori dal giro", a ridare dignit� a villain francamente - e ridicolmente -
improponibili (no, dico: Rhino!).
A scrivere belle storie.
Una nuova serie da seguire, dunque, nonostante un inizio cos�.
3/7
Uomo Ragno Nuova Serie n.65/66 (UR n.337/338) - Il Migliaio di Garth Ennis, John McCrea e James Hodgkins
(Marvel Italia) 66pp a colori, Euro 2,25, comic book spillato, quindicinale
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