Fantasy made in Italy
di Marco Zucchi e Marco Migliori
Dopo un lungo periodo di gestazione torna il fantasy made in Italy. Se ricordate fino a circa due anni
fa era la serie 2700, edita nel classico formato bonelliano, a portare con una certa regolarità il genere nelle edicole e nelle fumetterie. Dopo le difficoltà di 2700, ci provano ora le Edizioni Orione di Torino, che mandano nelle fumetterie in contemporanea le nuove serie Ares e Warlords, entrambe ideate e supervisionate da Emanuele Manfredi, già disegnatore della prima serie citata.

Ares numero 1 (c) Edizioni Orione
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Warlords numero 1 (c) Edizioni Orione
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2700 numero 11 (c) Edizioni Orione
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Le due serie trattano di un fantasy medioevale nello stesso universo narrativo, dove in Ares si seguono gli avvenimenti che accadono nell'Impero di Arqueost, mentre in Warlords si raccontano le vicende dell'Aquila Nera, un piccolo regno noto per i suoi spietati guerrieri. Chiesa, Impero e Città Stato (come in 2700) fanno da sfondo alle vicende che verranno narrate in albi bimestrali, la cui ambientazione di partenza è Fantasy Warriors, un gioco tridimensionale di ispirazione fantasy, da cui il creatore delle due serie ha tratto spunti per le sue storie.
Pur non essendo indispensabile avere i 4 spillati precedenti (uno per serie di prologo1 + un albo unico Ares-Warlords di prologo2 + un numero zero Ares-Warlords), colpisce la scelta narrativa della storia in più albi. Le serie puntano quindi ad un pubblico fedele, necessariamente limitato data anche la scelta del canale di distribuzione, che "sopporti" di acquistare un albo con un numero limitato di pagine, in cui l'avventura è lasciata in sospeso, con la classica suspence finale e il "continua" al posto del "fine dell'episodio". Si tratta evidentemente di una scelta precisa, che permette di mantenere tempi narrativi simili a quelli bonelliani.
Gli albi di Ares e Warlords si presentano in formato appena più grande del classico formato Tex (circa 17x24), spillati, con 36 pagine, di cui circa 30 di disegni;
il prezzo è alto, £ 4.500, compatibilmente al fatto che si tratta della produzione di una piccola casa editrice, i cui albi sono
diffusi solo nelle librerie specializzate. Idem per 2700, di cui il nuovo spillato - dopo 10 brossurati ella serie regolare e diversi spillati usciti in modo rarefatto - presenta l'aggravante di un formato più piccolo (circa un 15x21) allo stesso prezzo.
Nonostante qualche perplessità, non possiamo che augurare tanta fortuna a questa iniziativa. Primo perchè viene a colmare una lacuna (il fantasy) cui le grandi case editrici non sembrano interessate più di tanto (in attesa di Ordo Templi di Capone/Bocci). Secondo, perchè presenta alcuni nuovi disegnatori, a cui permette di provare già un prodotto di tipo professionale. Se su Warlords ritroviamo Tiziano Scanu, ormai approdato alla Bonelli con Jonathan Steele; su Ares abbiamo Roberto Pelle, e su 2700 la debuttante (con un lavoro interessante per diversi aspetti) Michela Da Sacco. Generalizzando i disegni appaiono perlomeno discreti, ma anche se l'ambientazione è la principale caratteristica di un fantasy, c'è da lavorare su volti e espressioni (anche a livello di sceneggiatura con qualche ingenuità in meno).
4/7
Ares n.1 e Warlords n.1 editi da Edizione Orione
bimestrali, 36pp, £ 4.500