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Stefano Vietti Disegni/Copertina: Paolo Ongaro / Giancarlo Alessandrini Lettering: Aurelio Moglia e Omar Tuis ![]()
Un antico volume fornisce le indicazioni per raggiungere una biblioteca perduta nel deserto della Mauritania. Un viaggio che porta Martin e Java a fare la conoscenza di una antica e singolare organizzazione chiamata "la gilda dei cacciatori"!
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""Nulla da temere"? Siete impazzito?"
Martin e Java vengono coinvolti da Jean Paul Nast, un sedicente storico presentato loro dalla direttrice della Fondazione Forrest Lysa nella ricerca di una misterisa biblioteca sperduta nel deserto della Mauritania. Lì dovrebbe trovarsi un testo in grado di assicurare a Nast e a Goran Dragasani, suo Maestro nella Gilda dei Cacciatori gli strumenti per sigillare nuovamente una misteriosa prigione esoterica che si trova in Transilvania. Dopo aver affrontato insieme pericoli mortali, Jean Paul rivela tutto di sè e della Gilda a Mystère, che lo accompagna in Romania per assistere i Cacciatori nel rito di contenimento. Una volta giunti al sinistro castello, i nostri amici fanno la conoscenza di Dragasani, che spiega loro il significato di quel luogo e della sua missione: salvaguardare gli umani dalle leggendarie creature ivi custodite, ma anche queste ultime dalla curiosità e dalla speculazione umana. Martin e Dragasani scendono nel pozzo in cui sono custodite Manticore, Idra, Ghoul, Rok e altre creature che sembrano uscite dalle più cupe e sinistre leggende, e qui si accorgono che una delle più pericolose tra loro, l'Anfesibena, serpente a due teste che uccide con lo sguardo, ha forzato i sigilli prima che venissero rafforzati e si aggira libera per il castello. In quel momento, infatti, Jean Paul, Java e Lysa sono alle prese con l'orrida bestia, della quale riescono comunque ad avere ragione, uccidendola e relegandola per sempre nelle sole leggende, essendo quella morta l'ultimo esemplare della specie. E' un Martin pensieroso e triste quello che, in aereo, sta tornando a casa. Quello che ha "sentito" nel pozzo della prigione non era minaccia o pericolo, ma il profondo dolore delle creature lì detenute, per le quali prova ora profonda pena. That's All, Folks!...
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