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  Xanadu
Codice: [145] 248pp
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scheda di Marco Spitella


In due parole. .

Il passato di Martin torna prepotentemente a farsi vivo, e lo costringe a tornare, ancora una volta, negli impervi luoghi dell'Asia. Ma questa volta il BVZM è semi-paralizzato...


Note e citazioni

  • Vedere la Recensione per le note di G. Gentili
  • Pag.175, ultimo disegno. Il testo visualizzato dallo schermo di Tower dovrebbe essere tratto da un'intervista, probabilmente trovata su Internet, all'attrice Roxanne Biggs-Dawson, interprete di B'elanna Torres nella serie TV "Star Trek Voyager".
  • Pag.177, primo disegno. Il testo che Tower sta visualizzando è tratto da una pagina del sito Internet del BVZM.
Incongruenze
  • Vedere la Recensione per le osservazioni di D. Alfonso
  • Pag.132, quinto disegno. Sul pannello del dispositivo di identificazione c'è scritto Chris Towers e non Tower...
Frase
...Kut Humi gli ha detto di mettersi in contatto con me, e che avrei risolto al meglio la situazione.
Sergej Orloff, al Buon Vecchio Zio Marty che gli chiede cosa stia facendo sull'Himalaya...


Personaggi

Martin Mystère Detective dell'impossibile McLeod/Ramani [+] esoterista, agente di Altrove Java assistente di Martin Mystère Diana Lombard assistente sociale, fidanzata di Martin Mystère Dottor ? chirurgo che opera Martin in ospedale Kut Humi monaco buddista, custode di una delle porte di Agarthi, maestro di Martin Mystère Chris Tower amico di Martin Mystère, direttore di Altrove Max Brody assistente di Tower ? responsabile della sicurezza del "livello -50" di Altrove Hegesippe Peralte [+] sacerdote Voodoo Harrison poliglotta di Altrove Chester Wolfe risolutore di problemi Travis Travis ispettore della polizia di N.Y. amico di Martin Mystère John Higgins mercenario Sergej Orloff archeologo, titolare della S.O. Communications, acerrimo nemico di Martin Mystère

Locations

Abitazione di Martin Mystère Washington Mews, New York Monastero al confine tra Nepal e Tibet, porta fisica di Agarthi Altrove installazione segreta del governo U.S.A. Agarthi, o Xanadu, luogo fuori dal tempo e dallo spazio. Sede del "Re del Mondo" Himalaya

Elementi

Passato di Martin Mystère Luoghi mysteriosi Armi a raggi Tradizioni esoteriche Magia Voodoo Handicap fisici Found poems


Trama

Un uomo dall'aspetto orientale ha appena terminato di leggere a Martin Mystère, nel salotto di quest'ultimo, "Kubla Khan", un poema di Samuel Taylor Coleridge, quando tre uomini mascherati fanno irruzione nella casa, e senza una parola sparano contro l'uomo e poi contro Martin che si è scagliato contro di loro. Terminata la sparatoria i tre raccolgono il corpo dell'orientale e lo caricano in un'auto, dove un quarto uomo incappucciato li attende.
Prima di fuggire con l'auto uccidono un uomo che chiedeva cosa stessero facendo, e nella fuga quasi travolgono Java.

Una corsa frenetica in ospedale. Martin è gravissimo. Viene portato immediatamente in sala operatoria, mentre Java aspetta fuori insieme a Diana, prontamente accorsa.
Mentre il chirurgo estrae i proiettili e sutura le ferite, improvvisamente il cuore di Martin si ferma. Buio. Luci di stelle in lontananza, ed in mezzo a loro una figura di uomo in posizione del loto si avvicina. E' Kut Humi. Il suo tatuaggio del "Terzo occhio" si illumina, ed il cuore di Mystère ricomincia a battere. Kut Humi si allontana, mentre alza la sua mano destra.
Il buio comincia a diradarsi. Le voci di Diana e del chirurgo commentano l'incredibile evento. Martin apre gli occhi, e subito Diana e Java sono vicino a lui. Il chirurgo si allontana pregandoli di non stancare il ferito.

Intanto, in un monastero sulle montagne fra Tibet e Nepal, un Kut Humi preoccupato pensa agli avvenimenti accaduti a New York, e ad altri che stanno per avere luogo proprio lì, tra i monti dell'Himalaya. Entrato nel tempio, ai piedi di una statua del Budda, suona un grande gong, che chiama i suoi confratelli. Devono tutti prepararsi ad una grande prova.
Sorge il sole sulle nevi. Un misterioso gruppo di uomini si prepara, mentre il suono di un corno lontano dà inizio ad un rito nel monastero. Al termine i monaci escono tra le nevi, mentre gli uomini, armati, sono ormai arrivati in vista del gruppo di religiosi.
Sono pronti a sparare, ma accade qualcosa. Le figure dei monaci cominciano a cambiare, trasformandosi in giganteschi mostri.

Ginevra. La fidanzata di Orloff sta parlando al telefono con Diana, e si sta informando sulle condizioni di salute di Martin.
Nel frattempo Java ha portato al suo amico una cartolina firmata da Sergej, ma scritta in realtà dalla sua compagna visto che l'uomo è in viaggio ormai da due mesi e non sa quello che è accaduto al suo nemico. Mystère è rabbioso e sgarbato, anche con Java e Diana. Non accetta la sua condizione. E' infatti rimasto paralizzato, e si trova su una sedia a rotelle.
Mentre i suoi cari si allontanano, si abbandona ai ricordi e ripensa a tutte le volte in cui Orloff avrebbe potuto ucciderlo e non l'ha fatto, ed all'opinione, completamente diversa dalla sua, che hanno tutti del suo ex-amico.
Lui sa che Orloff è un assassino senza scrupoli, ma anche che non è sempre stato così. Ai tempi della loro giovinezza Sergej era gentile, simpatico e disponibile verso tutti, ed estremamente generoso. Al punto da salvare la vita a Martin in Brasile, durante una loro spedizione alla ricerca di un gruppo di sedicenti "discenti degli atlantidei". Martin, infatti, venne punto da alcune "api assassine", e solo il pronto intervento dell'amico l'aveva salvato da morte certa per shock anafilattico. Ed aveva salvato un villaggio dall'attacco degli insetti avvisandoli via radio.
Durante un'intervista seguita all'episodio, aveva persino lasciato, senza battere ciglio, che Martin si appropriasse della definizione Detective dell'impossibile, da lui coniata in precedenza.

E ripensando arriva al periodo trascorso insieme nel monastero di Kut Humi, e al momento in cui il monaco aveva loro consegnato i murchadna. Un pensiero lo coglie improvviso e urla, irato, per chiamare un'infermiera. Vuole essere dimesso immediatamente.

Intanto, il vento soffia sui cadaveri abbandonati tra le nevi dell'Himalaya, mentre un monaco chiede a Kut Humi come la pace possa ammettere la morte violenta di tanti uomini. La risposta che ottiene è che tutto è scritto, e del disegno del destino fanno parte anche le sofferenze di Martin.
Quest'ultimo, aiutato dai suoi amici, ma non per questo meno incattivito, ha appena fatto ritorno a casa. Immediatamente si dirige verso un acquario, intorno al quale comincia ad armeggiare sotto gli occhi meravigliati di Diana e Java. Dal fondo dell'acquario comincia a salire un contenitore che Martin tenta, inutilmente, di raggiungere. Scortesemente chiama Diana in aiuto. La donna apre il contenitore e dentro... c'è l'arma a raggi di Martin. Tutti loro avevano quasi dimenticato la sua esistenza, da otto anni. Martin prosegue nelle sue riflessioni e la conclusione alla quale giunge è che proprio l'arma consegnata a Sergej lo ha reso l'assassino che lui conosce. Kut Humi li ha usati entrambi per un crudele esperimento. Sergej si è trasformato in un crudele killer, mai punibile proprio per le caratteristiche della sua arma, mentre Martin è, forse, diventato buono grazie alla sua.
Martin vorrebbe andare a chiedere lumi al suo maestro, ma si sente impotente, costretto com'è sulla sedia a rotelle, semi paralizzato. E' Diana a dire che lo farà. Martin non ci crede, ma la sua fidanzata con uno specchio gli fa vedere che il suo tatuaggio del terzo occhio si è illuminato, come l'ultima volta in cui Kut Humi lo aveva chiamato. E' un segnale inequivocabile: in un modo o nell'altro Martin raggiungerà l'Himalaya.

Travis lo aveva cercato in ospedale, e non avendolo trovato ora è a casa sua. Ha bisogno di informazioni. Il cadavere dell'uomo ucciso era stato gettato dai killers nell'East River, ma tutti gli elementi che avrebbero potuto aiutare ad identificarlo erano stati accuratamente cancellati. Perchè Martin lo aveva ricevuto? Cosa gli aveva detto l'uomo per convincerlo ad ascoltarlo?
Martin, con un grande sforzo di memoria, inizia a ricostruire, ma non ricorda altro che quello che ha già detto a Travis in precedenza. Ma la storia sembra anche più complicata. Il corpo dell'uomo è stato esumato senza lasciare alcuna traccia, e solo eventi fortuiti avevano consentito alla polizia di scoprire il fatto.

Altrove... Brody è a rapporto da Tower. Ma riesce a sottrarsi ad un compito che sembra essergli particolarmente sgradito. Tower si incammina in un lungo percorso all'interno della base, pensando a quello che lo aspetta. Dopo aver superato numerose postazioni di controllo ed essere disceso nelle viscere della terra, giunge finalmente ad una "camera" nella quale è stato ricostruito un cimitero haitiano. Dall'alto di una piattaforma sospesa osserva un inquietante uomo, Hegesippe Peralte, un pluriomicida sacerdote Voodoo. Il suo compito è "risuscitare" per un breve tempo l'uomo ucciso a casa di Martin, per consentire ad un agente di Altrove di interrogarlo.
Rapidamente, sotto gli occhi sbigottiti di Tower e dell'addetto alla sicurezza dell'area, Peralte evoca il "Baron Samedi", dio dei cimiteri del Voodoo. Piegato il demone ai suoi voleri, lo fa "entrare" nel corpo di McLeod, che si alza dalla pietra tombale sulla quale era stato deposto. Si apre una porta, e Harrison, l'uomo incaricato dell'interrogatorio del cadavere, fa il suo ingresso. Con la massima calma comincia a porre domande allo zombie in lingua Hindi, registrando le sue risposte con un piccolo magnetofono. Poco dopo si allontana, mentre il sacerdote decapita McLeod, donandogli la pace definitiva.
Ma qualcosa non va come previsto... Peralte scatena una torma di demoni nella sala sotterranea, e poi comincia a correre verso la porta dalla quale era entrato Harrison. Le guardie all'interno dell'ascensore iniziano a sparare, senza riuscire però a fermare l'uomo. Le porte si chiudono, e la cabina inizia la sua salita verso il livello superiore, ma quando le porte si aprono nuovamente le altre guardie di Altrove trovano solo i cadaveri dei loro compagni. L'haitiano è scomparso, fuggendo attraverso una botola sul tetto dell'ascensore.
Neanche la nuova squadra di sicurezza che lo attende davanti alla porta dalla quale esce riesce ad avere ragione dell'uomo in fuga. Vengono tutti massacrati, e solo tre precisi colpi sparati da Tower riescono, finalmente, a fermarlo. Intanto, Harrison ha terminato di trascrivere il suo dialogo col "morto" e si allontana fischiettando...

Nel frattempo Martin continua a ricostruire i suoi ricordi, e gli viene in mente che forse l'uomo voleva mostrargli un'arma a raggi simile alla sua, a riprova del fatto che era stato ad Agarthi, ed aveva parlato con Kut Humi. Il poema di Coleridge descrive, infatti, paesaggi a lui familiari. Vi era stato insieme a Sergej, guidato dal monaco, che aveva detto loro che quel luogo era un passaggio "fisico" verso Agarthi. Ma Martin non può andare a verificare la sua supposizione...

Altrove. Tower, insieme a Brody, sta leggendo la trascrizione fatta da Harrison, senza trovarvi nulla di risolutivo. Accede, allora, al file del suo computer sull'operazione denominata "Xanadu".
E' da tempo che un gruppo di occultisti, coordinati da un mercenario di nome Higgins, sta cercando il modo di raggiungere Agarthi da uno dei passaggi "fisici" che ad essa portano, e McLeod, che in realtà si chiama Ramani ed è un agente di Altrove, era riuscito ad infiltrarsi nell'organizzazione tenendo Tower e la base segreta al corrente sull'operazione. Ma improvvisamente l'uomo aveva smesso di inviare notizie ed aveva fatto perdere le sue tracce, per ricomparire molto tempo dopo come cadavere. Tower si era rivolto allora ad una sorta di agente esterno, tale Wolfe, che aveva recuperato la salma di Ramani senza lasciare tracce e l'aveva consegnata agli uomini di Altrove.
Nel colloquio avuto con Harrison Ramani era stato piuttosto reticente, ed aveva soltanto affermato di essersi allontanato segretamente per andare a verificare alcune cose che gli occultisti di Higgins avevano scoperto. Si era recato, quindi, in India ed in Nepal, dove aveva raggiunto il monastero di Kut Humi, insieme al quale si era recato a Shamballah, capitale di Agarthi. Prima di partire aveva ricevuto qualcosa dal monaco, insieme al ringraziamento per averlo avvertito e alla richiesta di prendere contatto con qualcuno... Brody accenna a Mystère, e Tower replica che Martin è paralizzato.

New York, aeroporto Kennedy. Martin saluta Diana e Java e sale sull'aereo che lo porterà in Nepal. Affrontando molte difficoltà, mentre qualcuno a sua insaputa lo sorveglia e lo protegge, riesce ad incamminarsi sui monti dell'Himalaya. Ma il compito è per lui troppo gravoso, ed il sole sorge sul suo corpo esanime nella neve.
Qualcuno si avvicina, e scorge il suo corpo. Lo volta per soccorrerlo e lo riconosce. Si tratta di Orloff, meravigliato di trovare lì il suo nemico. Martin apre gli occhi e vede Sergej. Quest'ultimo estrae la sua arma a raggi e si prepara a colpire Mystère, ma la curiosità ha il sopravvento. Chiede a Martin cosa faccia lì, e perchè cammini con le stampelle. E' da tre mesi che si trova in viaggio verso quelle montagne. Anche lui ha ricevuto, e prima di Martin, la visita di Ramani, che gli ha consegnato un altro murchadna. Era lui la persona a cui rivolgersi, era lui che Kut Humi aveva incaricato Ramani di cercare.
Sergej era partito immediatamente, ma una serie di inconvenienti lo aveva rallentato al punto da farlo giungere solo in quel momento vicino alla sua meta, quasi che il loro incontro fosse stato programmato dal destino...

Il tempo delle parole è terminato. Orloff punta il suo murchadna verso Martin e si appresta a "sparare", ma non ci riesce. Mystère si lancia verso di lui ed inizia una lotta furibonda, al termine della quale Martin spezza una gamba al suo nemico servendosi di una delle sue stampelle, e gli strappa dal corpo il braccio artificiale nel quale l'arma è incastonata gettandolo in un crepaccio.
Martin è ora in piedi, e sta per uccidere Sergej. La calotta che copre il volto sfregiato del suo nemico si sfila nella lotta e Martin vede una faccia normale, senza le terribili piaghe che la devastavano.
Ma Orloff sembra non sapere che il suo viso è risanato, e crede che, come le volte precedenti, sia un effetto della vicinanza ad Agarthi. Ma non è così: Martin gli mostra la miriade di piccole cicatrici che solcano il lato destro del suo volto, e Orloff ricorda che molti anni prima il chirurgo che gli aveva impiantato il braccio bionico, Blackjack, aveva, per così dire, completato la sua opera facendogli una perfetta plastica facciale, della quale però Sergej si era dimenticato.
Questo avveniva nello stesso periodo in cui Martin aveva "dimenticato" di possedere l'arma a raggi. Mentre i due uomini si incamminano di nuovo sulla neve, con Martin che aiuta Sergej, qualcuno in lontananza li osserva, e decide di fare una visita al crepaccio nel quale Martin ha gettato il braccio bionico.

Kut Humi ha "sentito" che i due stanno arrivando, mentre un gruppo di uomini armati guidati da Higgins è in cammino tra la neve verso il monastero.
Martin e Sergej, ormai allo stremo, vedono comparire dinanzi ai loro occhi, come già avvenuto nelle loro precedenti visite, il monastero. Subito si fanno loro incontro alcuni monaci, che li conducono da Kut Humi. Non appena entrati nel luogo sacro, i corpi vengono immediatamente sanati dalle ferite. Sergej non zoppica più, e persino il suo braccio destro non è più amputato. Non appena entrati nella sala destinata alla preghiera Martin accusa Kut Humi di averli usati per un crudele esperimento, rendendo Sergej il malvagio assassino che è diventato. Kut Humi spiega che lui, al pari dei due ex-amici, è stato soltanto uno strumento di un disegno del destino, tracciato in tempi immemorabili.
Martin comprende, e si scusa con il suo maestro. Ma non è più il tempo delle parole. Gli uomini di Higgins sono ormai arrivati e Martin e Sergej dovranno combattere, con i loro murchadna per difendere Agarthi. I monaci, intanto, sono già usciti incontro agli aggressori, ma questa volta il loro potere di evocare illusioni non sembra efficace. Raffiche di mitra li falciano ben presto. La battaglia sembra perduta, quando gli uomini di Higgins cominciano a cadere colpiti da strani lampi di luce. Martin e Orloff si gettano al riparo, mentre continuano a sparare. L'arma di Sergej viene colpita e distrutta, e poco dopo anche il murchadna di Martin smette di funzionare. Sembra tutto perduto. Ma altre raffiche di mitra risuonano, e gli uomini di Higgins continuano a cadere. Una voce ordina di arrendersi, ed Higgins e i superstiti obbediscono.

Gli artefici della vittoria sono Chris Tower e gli uomini di Altrove, e Martin apprende così di essere stato sorvegliato fin dalla partenza dagli uomini agli ordini del suo amico. Era l'unico che poteva guidarli lì, ma il timore di Mystère che potessero ora loro invadere Agarthi viene fugato da Tower. Agarthi è troppo importante per gli equilibri del pianeta, il loro intervento è stato dettato solo dalla necessità che questi equilibri non vengano spezzati. E, comunque, hanno trovato qualcosa che li ricompensa per il "disturbo"...

Martin è tornato a casa, così come Orloff, completamente ristabilito, e la prima cosa che fa è scusarsi con Diana e Java.
Altrove. Brody dice a Tower che la strana arma inserita nel braccio meccanico non è altro che "...un involucro vuoto. Non può funzionare...", e la risposta del suo capo è "...fallo sistemare nel Magazzino...".

That's All, Folks!...

 

 


 
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