  
In due parole. .
Martin Mystére deve fermare un pericoloso serial killer già apparso nella Francia dell'Ottocento e che ha a che fare con delle vignette satiriche di quel periodo.
  
Note e citazioni
- E' ormai chiaro che la "splash page" in apertura di albo è una presentazione degli elementi della storia che segue. In questo numero, oltre ai consueti oggetti "fissi" (i libri, il teschio di cristallo, il Santo Graal, il murchadna, ecc...), vediamo la riproduzione della copertina delle "Fatiche di Ercole" di Dorè, Belfagor nel buio dietro la porta e una pera (riferimento alla famosa caricatura di cui si parla nella storia). C'è ancora la spada di Peter Pan, vicino al Mac di Martin, ma è sicuramente solo una dimenticanza di Alessandrini... Da notare, nei biglietti/foglietti/foto attaccati al bordo della mensola un biglietto da visita di "Tempo Zero" (l'installazione di Mr. Jinx teatro del primo incontro tra quest'ultimo e il Detective dell'Impossibile in MM nn.46/48) ed un augurio a Ginevra, la figlia neonata di Marianna Fanti, frequentatrice della mailing list dedicata al BVZM (questa correzione è stata effettuata in base a osservazioni raccolte proprio sulla mailing list). Ultimo particolare (giuro che mi fermo qui ;-)): nel "lampadario" a forma di UFO si è aperto un portello dal quale è spuntata una scala a pioli...
- Come spiegato nel redazionale, la copertina di Alessandrini è ispirata graficamente a un'illustrazione di Gustave Doré per "La divina commedia";
- Alfredo Castelli dichiara di essersi ispirato a una tesi di laurea intitolata: "L'illustrazione satirica italiana nel 1848";
- Oltre a Gustave Doré compaiono importanti illustratori e satiristi dell'epoca;
- Prende parte alla storia François Vidocq, un poliziotto ex-criminale che è celebre per le sue memorie e per aver ispirato importantissimi scrittori del suo secolo: Honoré de Balzac, Victor Hugo, Eugène Sue, Edgar Allan Poe e Émile Gaboriau. Addirittura;
- Si ribadisce la nobiltà delle origini degli Uomini in Nero, che ci sono ben note ormai dal terzo gigante; Martin deve ancora una volta collaborare con loro;
- Gli inizi del fumetto sono notoriamente un interesse di Castelli, che se n'è occupato già in altre occasioni.
Incongruenze
- I Franchi non erano di origine celtica ma germanica.
Castelli scrive che Pipino di Heristàl avrebbe posto fine alla dinastia merovingia uccidendo nel 679 il re Sigeberto IV.
Nelle note viene spiegato che "I Merovingi si estinsero 'ufficialmente' dopo la rimozione dal trono di Childerico III l'Insensato (751) da parte di Pipino il Breve. In realtà Childerico era un 'uomo di paglia' non imparentato con la dinastia: il suo ultimo vero rappresentante fu Sigeberto IV, fatto uccidere da Pipino di Heristàl nel 679..."
Peccato che nella Storia, però, non si trovi traccia di alcun Sigeberto che abbia regnato come Sigeberto IV...
L'ultimo a regnare con quel nome era stato Sigeberto III, re d'Austrasia dal 634 al 656, padre di Dagoberto II, re d'Austrasia dal 676 al 678 o 679 (tra il 656 e il 676 la corona d'Austrasia passò al ramo di Clodoveo II, fratello maggiore di Sigeberto III). Nel 678 o 679 morirono sia Dagoberto II che suo figlio Sigeberto (che non è riportato aver mai cinto la corona), ed il trono d'Austrasia tornò al ramo di Clodoveo II, e precisamente al minore e allora unico sopravvissuto dei suo figli, Teodorico III il quale, già re di Soissons, Orléans, Parigi e Borgogna, fu re d'Austrasia dal 678/9 al 691 trasmettendo la corona ai suoi discendenti (fino alla morte di Teodorico IV nel 737) che si intercalarono con i discendenti di Childerico II, uno dei fratelli di Teodorico III, il cui ultimo discendente regnante fu Childerico III, re d'Austrasia dal 743 al 751.
Tutti costoro e i loro antecessori, quanto meno dal VII secolo, furono re solo di nome, questo è vero, ed il potere reale fu esercitato dalla casata di Heristàl, che in seguito assunse il nome di Carolingi. Tuttavia, i Merovingi regnarono fino al 751 e non certo al 679, e si estinsero con la morte di Teodorico, figlio mai regnante di Childerico III, relegato in convento come il padre dopo la detronizzazione di questi da parte di Pipino il Breve. Nei limiti di incertezza dovuti all'antichità dei fatti, le cose stanno così, e di certo i Merovingi non si sono estinti nel 679 con il fantomatico Sigeberto IV, che potrebbe essere il figlio di Dagoberto II che la leggenda del priorato di Sion vorrebbe sopravvissuto. Segnalazione di V.Oliva
Frase
"...quello che più mi ha colpito è che, un istante prima che finisse, negli
occhi dell'essere chiamato "Bistea Neptunis" (se di occhi si trattava) mi è parso
di cogliere un barlume di infinita tristezza e, forse, di infinito affetto..."
Martin, scrivendo al computer. Pag. 158.
  
Personaggi
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Mystère, Martin, Detective dell'Impossibile |
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Java, amico e assistente di Martin |
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Travis, Travis, ispettore di polizia, amico di Mystère |
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Lombard Mystère, Diana, moglie di Martin |
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Aubrey [+], esperto di giornali umoristici dell'Ottocento |
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"Aubrey" [+], Uomo in Nero, custode del "segreto dei Merovingi" |
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Dorè, Gustave (storico), vignettista e illustratore |
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Philipon, Charles (storico), disegnatore satirico, direttore delle Editions Aubert |
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Gerard, Jean-Ignace Isidore detto Grandville (storico), vignettista e illustratore |
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de Noè, Amédée detto Cham (storico), vignettista e illustratore |
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Ricard detto "Robert Macaire" [+], spia dei servizi segreti del re Luigi Filippo |
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"uomo con la benda", agente dei servizi segreti francesi, Uomo in Nero |
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Vidocq, François (storico), ex criminale, organizzatore della Sureté |
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"Belphagor" [+], ultimo discendente dei Merovingi |
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"Bistea Neptunis" [+], "padre" dei Merovingi |
Locations
Washington Mews n.3, abitazione di Martin Mystère
Parigi (1795, 1847, 2005)
Carrières, antiche cave nel sottosuolo di Parigi
Tempio sotterraneo, rifugio della Bistea Neptunis
Elementi
Eredità di sangue
Mitologia
Omicidi seriali
Protofumetto
Cospirazioni
Satira politica
Uomini in Nero
Condizionamenti occulti
Mutazioni genetiche
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