L'autore della storia Vincenzo Beretta ci presenta in
esclusiva un "dietro le quinte" completo e divertente!
Effettivamente parte della storia è stata ispirata da "Le Profezie dei Maya",
di Gilbert e Cotterell, ma in senso abbastanza lato (ho solo dato
una scorsa alle parti più interessanti). Una delle ispirazioni
principali proviene da... Pulp Fiction! Se notate, infatti, l'avventura
di Armand e quella di Martin formano una vicenda unica, sebbene si
svolgano su due piani temporali diversi, ed alla fine si l'"incontrano"
come se in realtà fossero coesistite.
Del film di Tarantino mi aveva particolarmente colpito come i tre episodi
formino una storia compiuta sebbene siano narrati in ordine non cronologico - ed ho
cercato di esplorare questo schema né "L'Ultima Caravella". Beh, almeno spero di esserci riuscito!
Come già avevo detto a Cremona, questa storia è stata funestata da una
serie inenarrabile di sfortune che ha costretto il sottoscritto e Torti
a finirla a tempo di record. Per questa ragione, nel racconto sono
rimasti alcuni divertenti "blooper":
A pag. 30 de "I Cavalieri del Tempio", il giudice che affida la bambina
all'istituto non è altro che... Stephanie con gli occhiali!
A pag. 57 de "I Cavalieri del Tempio" si può notare come il grafico
dell'attività solare sia stato stampato capovolto...
A pag. 76 di "Palenque!" (ultima tavola della storia), il sacerdote
dice "Consegnamo a Dio Onnipotente le spoglie mortali del nostro fratello
Armand..." ma ciò è ovviamente impossibile, visto che il corpo di Armand
è andato perduto...
In generale, tutte le vignette che mostrano i templari in
combattimento che trafiggono un avversario (come a pag.84 de
"I Cavalieri del Tempio") sono errate. I templari, infatti, portavano
unicamente spade con le punte arrotondate, ed era proibito dalla loro
regola colpire di punta l'avversario. Questo naturalmente l'ho scoperto
subito dopo che l'albo è andato in stampa :-(
Sulle critiche che ha fatto Marco nella recensione (oltre che
essere fondamentalmente d'accordo), posso dire che...
Padre Armand non era consapevole di avere poteri mentali, ma li
utilizzava comunque inconsciamente durante gli esorcisimi. Possiamo
ipotizzare che la sua intelligenza, la sua forza di volontà e la rigida
disciplina imposta dalla sua professione sostituissero
quell'addestramento e quella consapevolezza che all'epoca,
oggettivamente, non potevano esserci. (Ma sarà poi vero? Da quanto tempo
esiste veramente Altrove? Mah... :-)
Questa purtroppo non c'è stato modo di infilarla nella storia, ma la
frase che Tlazplotac pronuncia a pag.94 de "I Cavalieri del Tempio"
è un'esorcismo tolteco! Sì, i toltechi avevano esorcismi molto simili a
quelli della Chiesa Cattolica... Inquietante, non è vero?
L'idea della rete galattica è stata, in parte, ispirata da Internet.
Una delle cose più "meravigliose" di Internet è che la percezione
geografico/spaziale è completamente stravolta. Un sito di New York o un
ragazzo di Sidney possono essere più "vicini" a noi delle famiglie che
abitano a centro metri da casa nostra ma con cui non abbiamo mai
contatti. Per questa ragione ho esasperato la lontananza del luogo di
origine dell'entità: era come un modo di dire "Ehi, ragazzi, lo spazio
"astrale" non ha alcun rapporto con quello reale: galassie lontanissime
possono essere intimamente a contatto, mentre Marte è ancora un luogo
quasi irraggiungibile!" C'è una ragione ben precisa per cui le cose stanno
così, e forse esplorerò questa strada in ulteriori albi di Martin Mystère...
Sì, confesso, l'"Uomo che Fuma è una citazione da X-Files :-)
Infine, per quanto riguarda il settore "curiosità"...
La sequenza in cui Martin cazzeggia all'inizio de "L'Ultima Caravella"
riproduce esattamente quello che avevo fatto io quel giorno prima di
sedermi e mettermi a scrivere... :-)
Ogni volta che nella sceneggiatura appare il nome Tlazplotac
ho usato "taglia e incolla" :-)
Le pagine 66 e 68 de "I Cavalieri del Tempio" sono probabilmente
tra le più costose della storia della Bonelli. Le quattro immagini di
San Cristobal (contatele) vengono infatti da un volume trovato a Vancouver
costato oltre 250.000 lire! Naturalmente mentre lo compravo mi chiedevo
se non fossi impazzito, ma si sa, per l'arte questo e altro :-)
La "Signora Sandra", con cui Java ha una breve e sfortunata
avventura, esiste veramente! Si tratta infatti di una simpaticissima ex-fidanzata
americana di Castelli che oggi abita a New York.
Lei e Alfredo sono rimasti ottimi amici, e il BVZA la presentò a me e a Boselli
durante il viaggio fatto insieme alla New York University nel 1995, proprio al
ristorante "La Torre di Pisa". A questo punto è facile intuire chi è la
ex-fiamma incontrata in Italia per la quale la signora Sandra lascia a
piedi il povero Java... :-)
Erickson e la Intragen Corporation torneranno tra non
molto in una storia della Magic Patrol.
Se ci fate caso, in nessuno dei tre albi c'è scritto che i cattivi
sono gli Uomini in nero! (ma comunque sono loro...)
Il finale del racconto (con gli spiriti di Armand e Stephanie che
svaniscono misticamente) è una citazione dal finale del primo film di
Star Trek. Stranamente, nonostante a me la cosa sembrasse un pugno
in un occhio, l'unico ad accorgersene è stato Carlo Recagno
(trekkista integralista), il quale ha quindi modificato la sceneggiatura
inserendo i dialoghi sulla scoperta di "nuovi mondi e nuove frontiere"... :-)