

IT-MV-113-114

Ora dei vigliacchi, L'
- Trama
Magico Vento e Poe indagano su di un inspiegabile quanto efferato massacro, avvenuto alla periferia di Deadwood, tra inconsueti poeti-vigilantes, indiani psicopatici ed ex-militari.
Valutazione
ideazione/soggetto






4/7
sceneggiatura/dialoghi






4/7
disegni/colori/lettering






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sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







62%
data pubblicazione 20 Nov 2007 - 16 Gen 2008
testi (soggetto e sceneg.) di 
copertina di

disegni (matite e chine) di

disegni (matite e chine) di

disegni (matite e chine) di

copertine


tag
Deadwood, Sioux, Cheyenne, Mano Gialla, Buffalo Bill, Investigazione
Annotazioni
Commento critico
Continua su Magico Vento la rilettura dell'epopea western, improntata al più crudo realismo, in quest'occasione con un'intricata storia doppia, ambientata aLa sceneggiatura alterna lunghe sequenze efficaci, come l'assalto alla diligenza e la rissa nel saloon, all'accurata ricostruzione della scena del crimine, che avviene contemporaneamente nei ricordi e negli incubi di chi ha assistito direttamente alla strage, e nelle visioni di
La parte grafica tende, ormai da qualche numero, all'uniformazione degli stili dei vari disegnatori. In questo caso paiono più efficaci i disegni del primo numero ad opera di Stefano Biglia, mentre l'accoppiata Barbati e Spadoni, pur non sfigurando in maniera netta, necessita probabilmente di un maggiore affiatamento, pur connnotandosi per un segno caratterizzato da una estrema scorrevolezza di lettura.
Note e Citazioni
- La "Posta di Poe" del n.113 fornisce alcune anticipazioni sugli albi in uscita nel 2008, con il ritorno di numerosi personaggi "da tempo sospesi nel limbo". La "Blizzard Gazette" si sofferma sui delitti impuniti solitamente attribuiti agli indiani; quella del n.114 offre, invece, una rassegna di film e fumetti horror-western.
- Con il n.113 Il disegnatore Stefano Biglia ritorna ad occuparsi interamente delle illustrazioni, matite e chine, di un singolo albo, evento avvenuto l'ultima volta nel n.55 ("L'amore e il sangue").
- N.113, pag.24, il dipendente della Overland, la compagnia di diligenze,
Mayo conduce Magico Vento al N.10, il saloon dove è stato ucciso Wild Bill Hickok, come visto nel n.100 ("Il crepuscolo degli eroi"). - N.113, pag.71,
John McFarland ha le sembianze del cantante americano Johnny Cash, come rivelato dallo stesso Gianfranco Manfredi nella "Posta di Poe" del n.114. - N.113, pag.128,
Poe cita il suo illustre omonimo Edgar Allan Poe, che definiva l'impulso a confessare i propri crimini, proprio di alcuni psicopatici, la sindrome del demone della perversità. - Nel n.114, esordio nella serie per il disegnatore Cristiano Spadoni, già visto all'opera su Demian n.18. Si tratta, per la cronaca, del quarto disegnatore differente che su Magico Vento collabora con Giuseppe Barbati, dopo Ramella, Di Vincenzo e Volante.
- N.114, pag.9-12, insolita ma efficace predica religiosa nel saloon N.10, quando al
reverendo Patterson viene chiesto di sostituire come attrazione quotidiana il poetaJack Crawford , dato che i suoi poemi su Wild Bill e Custer non sembrano più riscuotere il favore degli avventori. - N.114, pag.50-53 e poi pag.68-73, nel racconto di
Dente Nero , e ancora, pag.109-110, nel racconto di Poe riviviamo uno degli episodi più celebri della conquista del West americano: il duello tra Buffalo Bill e lo Cheyenne Mano Gialla, durante la spedizione militare che aveva il compito di vendicare il Little Big Horn. Manfredi ce ne offre una versione depurata dalle esagerazioni della stampa dell'epoca e degli interessi propagandistici dell'esercito statunitense. - N.114, pag.104, durante una partita di poker è servita a
Blackstone una coppia di assi e di otto. Si tratta della famigerata Mano del Morto, la combinazione di carte che aveva in mano Wild Bill Hickok nel momento in cui venne ucciso. In questa occasione, rispetto al n.100, riusciamo a intravedere anche la quinta carta, un jack di picche, da sempre fonte di discussioni tra gli storici del West.
Incongruenze
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La frase
- Piccolo Serpente: "Custer aveva detto che la terra delle Black Hills era così ricca d'oro che persino l'erba dei prati ne brillava... e i bianchi gli hanno creduto. E' per questo che ora rivoltano la terra! L'oro non si mangia, eppure loro lo considerano come il frutto più prezioso, l'unico che possa migliorare la loro vita."
Cespuglio Secco: "Migliorarla? Vivono nella sporcizia, respirano aria fetida, distruggono tutto ciò che è bello... Possibile che non si rendano conto del prezzo che pagano?"
Volo di Corvi: "Il prezzo più pesante lo paghiamo noi! Non avete ancora capito? Questo scempio è la continuazione della guerra contro la nostra gente. I bianchi vogliono distruggere la nostra terra, in modo che sia impossibile per noi tornarci. E quando avranno compiuto il loro lavoro se ne andranno, lasciando solo fango!"
N.114, pag.27, la Conquista del West secondo gli Cheyenne.
Personaggi




























Locations






Elementi






