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" Lo specchio infranto"

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Una giovane musicista dalla vita apparentemente ordinata e tranquilla, viene improvvisamente trovata morta. La sua stanza � totalmente a soqquadro e la specchiera � in frantumi. A Julia il compito di ricomporla come un complicato puzzle per svelare il misterioso omicidio...

Lo specchio dell'anima
recensione di Daniele Frantellizzi



TESTI
Sog. G.Berardi
Sce. G.Berardi e L.Calza
   

La prima vignetta � totalmente nera: � il sipario ancora chiuso del "Municipal Theater" di Garden City; non appena si apre ci troviamo immersi, insieme a Julia e Leo Baxter, tra gli spettatori di un concerto: si esibisce la giovane, ma gi� nota e stimata, violoncellista Elisa Perth. E' l'incipit narrativo che Berardi, coadiuvato da Lorenzo Calza, utilizza, secondo uno schema che gli � congeniale, per presentarci la figura-chiave della storia, quella attorno alla quale ruoter� l'intero intreccio.

Questo episodio � infatti imperniato attorno alla figura di Elisa: ogni singola pagina ci fa conoscere qualcosa di lei, del suo carattere, del suo pensiero, della sua vita, della sua "essenza". Ed alla fine Elisa Perth risulta una delle figure meglio caratterizzate fra tutte quelle incontrate nella serie, ed entra cos� a far parte di quella ristretta galleria di personaggi dotati di un notevole spessore emotivo, il cui apice � stato raggiunto senza dubbio con Myrna Harrod, indimenticata protagonista di ben quattro albi!

Ancora una volta Berardi si dimostra abile nel delineare fisionomie femminili: oltre alla scelta iniziale di avere una donna come protagonista assoluta della serie (Julia, appunto), spesso anche le altre figure pi� significative tra quelle presentate su queste pagine sono di sesso femminile. Ed anche in questo caso, prima che inventore di storie, Berardi si conferma eccellente creatore di personaggi: dedica tutti i suoi sforzi a creare figure che abbiano spessore umano, una anima ed una mente, emozioni e paure, e solo in seguito si preoccupa di cucirgli addosso le dinamiche che li coinvolgano.

"la spirale della breve ma intensa vita di Elisa Perth ci avvolge completamente..."    

Infatti, la spirale della breve ma intensa vita della musicista ci avvolge completamente, tanto che dopo aver letto l'albo si ha l'impressione di conoscerla da sempre, quasi fosse una cara amica d'infanzia. Nonostante Elisa compaia viva solamente nelle prime 27 pagine, la sua presenza continua a pervadere l'albo fino in fondo: passo dopo passo, si ha la sensazione di conoscerla sempre di pi�, e di provare la sua solitudine, i suoi disagi, le sue incertezze, i suoi sogni ed i suoi incubi... Si scopre ogni angolo del suo animo, anche il pi� intimo e recondito, e l'immedesimazione nei suoi disagi � forte e costante: ci vengono trasmesse perfettamente le sensazioni sia dei suoi momenti pi� luminosi (l'amore viscerale per la musica) e sia dei suoi momenti pi� bui (il cercare conforto nell' esibirsi anonimamente come spogliarellista in un locale notturno a luci rosse).

Anche il peso angosciante ed opprimente dei suoi rimorsi, legati al fatto di sentirsi in qualche modo colpevole della morte della sorellina minore Alicia, avvenuta 15 anni prima, emerge prepotentemente dalle pagine, lasciandosi dietro una lunga scia di malinconia e di sofferenza.

La seconda figura-chiave della storia, � quella di Graham Perth, il padre di Elisa, ricco industriale (con la tipica fisionomia di un antico patriarca) "burbero, testardo, in apparenza insensibile: una personalit� dura, con la quale deve essere difficile relazionarsi" (secondo la descrizione che ne fa la stessa Julia a pag.97). La sua caratterizzazione acquista spessore in maniera trasversale, grazie soprattutto alla lunga descrizione della sua abitazione (o, per meglio dire, della sua reggia): le ampie scalinate e gli infiniti saloni che Julia e Webb attraversano nel recarsi da lui, cos� pieni di oggetti d' arte ma contemporaneamente cos� privi di calore familiare e domestico, ci trasmettono un altro fondamentale aspetto del variegato animo di Elisa: ci immaginiamo la sua infanzia vissuta l�, tra quelle mura, con quell'atmosfera cos� fredda, e percepiamo il profondo disagio con cui ha sempre dovuto convivere nei confronti del padre, la mancanza pressoch� totale di calore e di comprensione familiare, nonch� il pensiero, costante ed opprimente, di dover soddisfare delle aspettative nutrite nei suoi confronti. E tutto questo ha contribuito a frantumarle l'animo, proprio come lei ha frantumato la specchiera in cui ha visto riflessa la sua stessa immagine, poco prima di suicidarsi.

Un lavoro gi� cos� intenso sul piano emotivo, � ulteriormente migliorato dalla notevole fluidit� e dal notevole realismo dei dialoghi. Considerazione questa che vale in generale per tutte le storie firmate da Berardi, ma che in questo albo si nota in maniera particolare: per una volta � estremamente realistico, nonch� spassoso, persino il dialogo-litigio tra Webb, Julia, e Leo Baxter delle pagg. 87-90 e altrettanto notevole � il colloquio che Julia ed il tenente Webb hanno con Perth, alle pagg. 92-96.

La storia possiede poi anche quella giuste dose di pathos, che in una serie "gialla" non deve mancare. Infatti, apparentemente il caso sembra un omicidio, ed il lettore pu� giocare al detective muovensosi con Julia tra i vari comprimari che sono disseminati nella vita di Elisa, dal pianista-spasimante Preston Wilkins all' amica-rivale Jennifer, dal losco deejay Andy all'ex fidanzato Anthony Beck: ognuno di loro ha le potenzialit� per essere l'assassino, ma la verit� viene a galla solo nelle ultimissime pagine.



DISEGNI
Claudio Piccoli    


Secondo lavoro in solitario sulla serie per Claudio Piccoli, dopo il precedente n�32 "L' uomo ombra" e le collaborazioni con Alberto Macagno nei nn.24 e 37. I suoi disegni sono molto efficaci: descrivono con realismo e precisione tutti gli ambienti che fanno da sfondo alla trama, e questa � una caratteristica primaria per i disegnatori di "Julia".

Ma il vero punto di forza di Piccoli (notevolmente affinato dopo le precedenti prove sulla serie) � la notevole capacit� di rendere la recitazione dei personaggi. Utilizzando un sapiente resa degli sguardi il suo contributo � fondamentale per aumentare lo spessore emotivo dei personaggi. E Berardi ha evidentemente fatto affidamento a questa sua peculiarit�, arricchendo la sceneggiatura di primi piani. Fare un esempio non servirebbe: � sufficiente guardare una qualsiasi pagina di questo episodio per verificare direttamente.

Buona anche la resa caricaturale di alcuni personaggi, come il deejay Andy ed il suo amico Rudy (pag.25), la signora Dale, proprietaria del "Little Lulu" (pag.73), e l'avvocato dell'attore Beck (pag.104).



GLOBALE
 

"Un albo intrigante, profondo, coinvolgente e affascinante"    

Un albo intrigante, profondo, coinvolgente e affascinante. Che cattura gi� ad una prima occhiata, grazie ad una copertina tra le pi� belle realizzate dal bravo Marco Soldi: Julia � riflessa in uno specchio in frantumi, metafora azzeccatissima per descrivere l'animo distrutto di Elisa Perth nel momento in cui ha deciso di togliersi la vita. Una copertina che va degnamente ad impreziosire una delle migliori prove del Berardi post Ken Parker.

 

 


 
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