Soggetto/Sceneggiatura:
Giancarlo Berardi
Disegni/Copertina:
Luca Vannini / Marco Soldi
Lettering:
Maria Pejrano
SERIE REGOLARE
n.1 "Gli occhi dell'abisso" - 126pp - 98.10
In due parole. .
Julia � una criminologa, insegna all'universit� di Garden City e collabora occasionalmente con la Polizia. Ora sta cercando di dimenticare una terribile esperienza della quale � stata vittima, ma, suo malgrado, si ritrova coinvolta in un nuovo caso di omicidi in serie. E l'incubo ricomicia...
Note e citazioni
- Prima collana regolare (e "moderna") della Bonelli ad avere ben 130 pagine (di cui 126 di fumetto). In passato, a parte i balonettori di ZonaX, solo la vecchia Serie Gigante di Tex (che presentava all'inizio un numero di pagine prima di 160, poi di 130 e oggi attestato sulle 114), e i primi numeri di Zagor e del Piccolo Ranger (130 pagine), hanno superato il limite canonico delle 98 pagine. Berardi ha richiesto espressamente di poter utilizzare tale foliazione perch� gli consentirebbe un maggior respiro narrativo.
- Altro particolare di rilievo, la splendida copertina lucida/opaca. Anche se, pure nel caso degli effetti speciali, sia stata battuta sul tempo da Zona X (con il suo efficace logo metallico) Julia � la prima serie Bonelli ad adottare questo pregevole e costoso tipo di stampa. Notevoli anche il disegno di Marco Soldi e l'impostazione grafica (che fa sembrare tutto come visto attraverso l'occhio di chi guarda), il logo-firma e l'autocitazione di Ken Parker con il disegno che prosegue sulla costa dell'albo.
- Julia, prima protagonista femminile "realistica" di una testata Bonelli, � modellata sulle fattezze dell'attrice Audrey Hepburn.
- Anche tutti i comprimari sono palesemente ispirati a precisi modelli cinematografici: la "colf" Emily Jones � la vulcanica Woopy Goldberg, il Tenente Alan Webb � un lucido John Malkovich, il sergente Ben Irving � il simpatico John Goodman e il detective Leo Baxter � un giovane Nick Nolte. Anche per la gatta Toni si potrebbe sospettare la diretta derivazione dall'altrettanto affezionato felino della Hepburn in Colazione da Tiffany ("Breakfast at Tiffany's", 1961) di Blake Edwards (anche se le razze non corrispondono :-) ).
- Julia vive in una villetta alla periferia di Garden City, immaginaria citt� del New Jersey, situata, nelle intenzioni di Berardi, a circa un'ora di strada da New York. Curiosamente, una vera Garden City esiste nella realt�, non si trova nel New Jersey, ma sull'isola di Long Island, presso la costa atlantica degli Stati Uniti, all'estremit� sudorientale dello Stato di New York.
- Questo primo numero, assieme ai prossimi due, fa parte di una ideale trilogia incentrata sulla caccia a Myrna Harrod, insospettabile Serial Killer che turba la presunta tranquillit� di Garden City. Per ammissione di Berardi, l'abusato filone degli assassini seriali sar� solo uno degli argomenti di indagine della serie e, per ora, oltre ai tre numeri iniziali � previsto un solo altro episodio con questo tipo di tematiche.
- Il realismo con il quale sono tratteggiati i personaggi ed le situazioni si estende anche ai metodi impiegati per le indagini. A garanzia della coerenza scientifica dell'approccio di Julia al crimine, Berardi ha frequentato per alcuni mesi, come auditore, un corso di criminologia presso l'Istituto di Medicina Legale di Genova.
- La sequenza finale (alle pagine 120-130) costituisce forse qualcosa in pi� di una semplice citazione. La costruzione rimanda infatti all'analoga struttura dell'epilogo de Il silenzio degli innocenti ("The Silence of the Lambs", 1990) di Jonathan Demme, il film che ha inaugurato il nuovo cinema thriller degli anni '90, ma nello stesso tempo costituisce un tipico esempio della narrazione "sincopata" (vedi la recensione) che caratterizza lo stile di sceneggiatura di Berardi.
Incongruenze
- Sembra alquanto strano che nella soggettiva alle pagine 87-88, durante la quale Myrna tenta di abbordare un prostituta, quest'ultima si comporti come se non si rendesse conto di trovarsi di fronte una donna. La prostituta si rivolge a Myrna addirittura con un fuorviante: -"No, bello, non mi piaci!... I clienti me li scelgo io!...".
- A pag.64 Webb, alla domanda di Julia: "Ho esagerato?", risponde: "Affatto. E' solo che mi ero scordato cosa volesse dire lavorare con lei". In realt� "affatto" vuol dire "del tutto". Webb sicuramente intendeva dire "nient'affatto". segnalazione di Gianluigi Fiorillo
- A pag.83, all'interno della palestra del college, si vede uno scorcio di partita di basket femminile. Una delle giocatrici schiaccia a due mani (stile Shaq O'Neil :-) ) e la stessa Helen, nella foto a pag.84 schiaccia con nonchalance. A memoria di cronache sportive, l'unica donna in grado di schiacciare (in partita) era la russa Uliana Semenova, alta 2 metri e 10 centimetri. Il basket femminile si gioca infatti con lo stesso canestro regolamentare maschile (che � alto pi� di tre metri). segnalazione di Paolo Ottolina e Vincenzo Oliva.
- Inoltre � completamente sbagliato l'abbigliamento che Vannini disegna alle giocatrici: queste, infatti, indossano ginocchiere e minishorts, tipica divisa da pallavoliste e non da cestiste. segnalazione di Paola Cuneo
La frase
- Harrod:
"...io sono vedovo, ma ho cresciuto mia figlia con dei principi sani... quelli di mio padre!"
- Myrna Harrod:
"Beh, almeno sappiamo di chi � la colpa!"
Personaggi
Shannon Burke [+] prostituta, la prima vittima
Joan Frederick [+] impiegata, la seconda vittima
Julia Kendall criminologa
Emily Jones collaboratrice domestica di Julia
Toni la gatta di Julia
Alan Webb Tenente di Polizia
Ben Irving Sergente
Bill Graham giornalista del "Sentinel"
Helen Crescent [+] studentessa, la terza vittima
Crescent padre di Helen
Dotty Miller amica di Helen
Eddie Wilson ex-fidanzato di Helen
Michael Robson Procuratore Capo
Harrod [+] custode della palestra dell'Universit�
Myrna Harrod figlia di Harrod, autrice degli omicidi
Leo Baxter investigatore privato e collaboratore di Julia
Bill Drummond protettore
Locations
Garden City, New Jersey
Residenza di Julia Kendall
Universit�
Distretto di Polizia
Rose's cafe
Residenza di Harrod
Elementi
Serial Killer
Fiction televisiva ispirata alla figura di Julia
Diario al quale Julia confida i propri segreti
Criminologia
Incubi ricorrenti che tormentano il sonno di Julia
Fanatismo religioso
Omosessualit�
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