Giuseppe da Copertino, il santo che volava

un umile frate e la Santa Inquisizione
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Giuseppe da Copertino, il santo che volava
"San Giuseppe da Copertino"

Giuseppe da Copertino, il santo che volava

Un santo come tutti, diverso da tutti

Dalla (fanta)scienza del futuro ai miracoli di un santo secentesco � un bel salto: se all�indietro o in avanti � questione di opinioni ;-).

Michele Medda, in realt�, nel suo Digitus Dei aveva gi� avuto a che fare con un esponente di Santa Romana Chiesa. Questa volta � per� diverso affare, e non tanto perch� i religiosi si moltiplicano, quanto perch� l�oggetto della breve storia meddiana � personaggio storico e all�onore degli altari.

In giro per la rete

Giuseppe da Copertino
biografia del santo
Michele Medda
il sito dell'autore
Christian Cordella
il sito del disegnatore

San Giuseppe da Copertino � forse meno noto di altre figure presenti nel calendario Romano, e tuttavia la sua figura, al di l� dei contenuti di fede che non � dato analizzare in questa sede, � estremamente suggestiva: il santo che levitava!

Per il mondo dei fumetti, quasi un supereroe (absit iniuria verbis).

Un santo della semplicit� e della preghiera, un santo dell�estasi mistica e della purezza di cuore. Tutti i santi sono cos�.

Mica vero.

Senza voler entrare, come si diceva, in questioni che esulano dalla recensione di una breve storia a fumetti, � difficile assimilare un Carlo Borromeo o un Pio IX Mastai Ferretti o ancor pi� un Luigi IX Capeto, re e guerriero crociato, a un Giuseppe da Copertino.

Digitus Dei@uBC

Il primo episodio
Il secondo episodio

San Giuseppe da Copertino � narrato da Medda in questa sua semplicit�, in questa pulizia immediata e concreta di spirito. E in tutto il suo volare in estasi.

Ma Giuseppe � pi� il protagonista narrato che attivo di questa storia. Il vero protagonista, colui che di Giuseppe ci narra, � Severo da Acerra, algido e davvero severo membro della Santa Inquisizione preposto a giudicare il povero Giuseppe. Ve n�era ben donde, del resto: se un fraticello si metteva a svolazzare di qui e di l� il sospetto di eresia, blasfemia, e pi� o meno immondi commerci con l�Avversario era davvero il minimo.

Giuseppe levitante
il ricorrente miracolo del santo

(c) aventi diritto, disegni di Christian Cordella

Giuseppe levitante<br>il ricorrente miracolo del santo<br><i>(c) aventi diritto, disegni di Christian Cordella</i>

Due uomini si fronteggiano

Nei testi di Medda e disegni di Cordella viene narrata la storia di uno scontro, poi confronto e incontro di due anime: Giuseppe e Severo.
E� nello scontro e poi nell�incontro di anime tra Giuseppe e Severo che Medda sviluppa la sua storia di sottile psicologia, di crescita e maturazione personali (di Severo), di ritratto di un�epoca, il �600, nella quale ignoranza crassa, misticismo, fede esaltata e razionalismo in erba (molto in erba) si incontravano e confondevano. Giuseppe il fraticello umile ma cocciuto, capace di studiare duramente fino all�ordinazione sacerdotale, impregnato di una sua fede genuina; Severo l�Inquisitore, uomo del potere, custode di una fede sempre pi� tortuosa, bizantineggiante, evaporata come acqua sulla pietra arida e infocata del cuore di Severo, muscolo indurito dai giochi di legge, dai mille compromessi curiali. E� il vis � vis tra di loro, tra questi due uomini che Medda ci mostra perfettamente antitetici eppure uniti da una sincera aspirazione alla fede, a fornire tensione al racconto, a creare suspense. Attorno a loro si muovono poche ma azzeccate figure: gli altri giudici dell�Inquisizione, rapidamente colti nell�essenza del loro carattere, le suorine esaltate dal miracolo di Giuseppe. In poche pagine e con pochi attori viene suscitato un mondo.

In preghiera
l'umile fraticello nella cella della sua prigionia

(c) aventi diritto, disegni di Christian Cordella

In preghiera<br>l'umile fraticello nella cella della sua prigionia<br><i>(c) aventi diritto, disegni di Christian Cordella</i>

Un tripudio visivo per il frate dei voli

All�ottimo lavoro ai testi di un Medda che sa distillare molto dal poco biografico a sua disposizione, si aggiunge la splendida opera grafica di Christian Cordella. Un disegno scolpito e cesellato ma che mantiene un�invidiabile chiarezza narrativa. Vignette talvolta ricche e dettagliate, talaltra limpidamente essenziali, che si compongono in tavole dove chiaro e scuro si giustappongono alla ricerca dell�atmosfera di maggior resa evocativa: le ultime cinque tavole sono esemplari, non solo concludendo narrativamente l�albo, ma mostrando appieno la variet� di soluzioni grafiche adottate da Cordella nell�insieme di uno stile coerente.

Cordella � un narratore per immagini potente, efficacissimo nel ritrarre emozioni umane e nella descrizione realistica delle scenografie...
Le figure umane sono plastiche e potenti, di vivace dinamismo e visivamente energiche. Spesso eccezionali i volti, ritratti di serena complessit� o di tumulto o di pace, estasi... ma mai semplici illustrazioni, sempre puntuali nell�inserirsi perfettamente nel corpo della storia. Il tratteggio, ora finissimo ora pi� incisivo � il mezzo espressivo di questa ricerca antropologica, di questa galleria umana che arricchisce il racconto con la propria descrizione analitica dei sentimenti e della psicologia. Il minuzioso lavoro di ricostruzione di ambienti, acconciature, indumenti impreziosisce ulteriormente e completa l�opera.

Una nota di rammarico in chiusura: questo breve e raffinato fumetto � stato pubblicato in edizione limitata grazie al contributo del comune di Osimo, ed � un peccato perch� meriterebbe una maggiore diffusione. Il fumetto � e resta un�arte popolare, e gli necessita il confronto con un pubblico il pi� vasto possibile. Chiss� che non esista un editore italico che possa in futuro farne un�edizione un po� meno limitata.

San Giuseppe da Copertino - testi di Michele Medda, disegni di Christian Cordella - 22 pagine in b/n, pubblicato pro bono dal Comune di Osimo nel mese settembre 2006.