"I custodi del Maser" è finito. Punto di domanda!

l'incontro di una logorroica intervistatrice col sempre conciso ed umoristico Massimiliano Frezzato
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"I custodi del Maser" è finito. Punto di domanda!
 

"I custodi del Maser" è finito. Punto di domanda!

Recensione

IT-Frezzato, Massimiliano

Il progetto della saga "I custodi del Maser" era annunciato in 3 cicli di 3 episodi. Da più indizi era dato intendere che le sinopsi globali fossero state già definite a grandi linee, fino all’idea della copertina del numero 9 che avrebbe richiamato quella del numero 1. D’altra parte, dieci anni dedicati ad un fumetto, col perfezionismo e la ricerca che ci metti tu, esauriscono forse l’ispirazione o la voglia di restare in quell’universo. A cosa è dovuta la chiusura della saga con questo secondo ciclo? Quando hai deciso che sarebbe stato cosi, nel 5° o realizzando il 6°? La storia ne è stata condizionata o gli sviluppi del 3° ciclo erano indipendenti quindi una battuta d’arresto non ne avrebbe risentito?

Certo che se ogni domanda ne contiene altre cinque sarà dura... :-) La saga non è chiusa, continua ad essere strutturata su nove episodi. La “storia” si conclude con il sesto libro, ma i lettori più attenti sanno che manca all’appello una “prima epoca”, un prequel, che è già in lavorazione e che sarà disegnato da Fabio Ruotolo, un mio ex-assistente, con tutto l'appoggio che posso fornirgli.

Non hai paura che i lettori restino delusi dalla decisione di un'interruzione contrariamente a qualcosa di annunciato?

Il Maser non è stato interrotto, sono sceso dalla montagna e ho lasciato l'allievo di guardia. Non vorrei essere scambiato per Maser, io sono Frezzato ed ora ho bisogno di cacciar fuori un’altra parte di me che non entra in conflitto coi Maser, ma che è un’altra cosa... Dovreste accorgervene proprio in questo periodo... é uscito presso Vittorio Pavesio "Tour de France", il carnet de voyage di un fumettaro italiano in Francia.

Tour de France
La copertina e una tavola del volume

(c) aventi diritto

Tour de France<br>La copertina e una tavola del volume<br><i>(c) aventi diritto</i>

Quest’ultimo volume del Maser é un’esplosione di colori e di ricchezza visiva. In tutti gli albi ma in particolare dal quarto si nota uno studio e una riflessione quanto ai colori. Colori d’altronde diretti, con molteplici tecniche ma comunque sempre poco computer. Cosa pensi della predominanza dell’utilizzo del computer nella BD francese?

Nei primi due volumi io sapevo cosa volevo dire, ma volevo soprattutto disegnare. Infatti ho disegnato un sacco, e la sceneggiatura è diventata quasi una scusa per farlo.
Non mi spiace il chip, ma per ora riesco solo a considerarlo una fotocopiatrice evoluta... I tempi di produzione e la concorrenza impongono, ad un certo fumetto, la colorazione al computer… Ognuno è libero di sperimentare come vuole... Ne rimarrà uno solo...

Il primo volume della storia è molto più nettamente influenzato dal manga che i seguenti, dove elabori uno stile pur ricco di referenze ma personalissimo. Cosa pensi della corsa al manga che l’Europa e in particolare la Francia sta vivendo?

Amo Miyazaki ma credo che lui non lo sappia… Il mio scalpore di fronte alle frotte di ragazzini che comprano manga è uguale a quello dei miei quando avevo quell’età… Dietro c’è una solida manovra commerciale , che come tutte le solide manovre commerciali punta ad esaurire il “pozzo” fino all’ultima goccia fregandosene dellle conseguenze.

La vuoi la solita domanda su cosa pensi del mercato francese comparato a quello italiano?

Adesso i fumettari italiani sembra che abbiano scoperto che oltre le alpi esiste un paese chiamato Francia e dove si vendono più fumetti che da noi… A me vengono i brividi, perché da noi non si fa nulla e in Francia si fa troppo.

Hai collaborato con Mandryka ma non dal primo volume. E’ stato difficile far entrare qualcuno nel tuo mondo? La presenza di Mandryka é stata suggerita dalla casa editrice o l’appoggio, anche a livello di lingua francese, é stato richiesto da te?

La collaborazione mi è stata caldamente suggerita dall'editore, viste le mie carenze di sceneggiatura. Mandryka è un maestro della comunicazione, mi ha fatto capire una serie di

In giro per la rete


Vittorio Pavesio
sito ufficiale della casa editrice
Maser Universe
sito ufficiale del Maser (in francese) cosette di cui ancora gli sono grato... compresa l'utilità delle collaborazioni. Anche se resto una capadura e mi risulta sempre più difficile disegnare storie di altri.

La maggior parte dei commentatori é oltremodo entusiasta quanto al grafismo ma tiepida se non critica quanto alla sceneggiatura. E’ un difetto che hai sentito, avendo il bisogno di mettere un riassunto all’inizio di ogni volume o questo espediente si è semplicemente reso necessario dal distanziamento temporale delle uscite?

Nei primi due volumi io sapevo cosa volevo dire, ma volevo soprattutto disegnare. Infatti ho disegnato un sacco, e la sceneggiatura è diventata quasi una scusa per farlo. Poi ho capito che un buon fumetto è una struttura complessa della quale il disegno è solo una delle parti, e ho cercato di recuperare la lacuna nei volumi seguenti.

Zerit e alcune strane creature
una vignetta da "Il villaggio perduto" - I custodi del Maser n.6

(c) aventi diritto

Zerit e alcune strane creature<br>una vignetta da "Il villaggio perduto" - I custodi del Maser n.6<br><i>(c) aventi diritto</i>

Hai tenuto per anni corsi di fumetto. La creazione artistica é veramente condivisibile e spiegabile? Quanto di te e del tuo lavoro mettevi in questi corsi, quanto si trattava piuttosto di un’esposizione dei tuoi gusti e quanto di tecniche?

Insegnare è un modo bellissimo e creativo per imparare, e credo sia normale metterci un'alta percentuale di se stessi... L'arte non è spiegabile, è solo condivisibile e se si è recettivi tutto è condivisibile. Tra l'altro sono onnivoro, quindi l'esposizione dei miei gusti e delle tecniche non è male da sorbirsi.

Si era parlato ad un certo punto di un Dylan Dog frezzatiano. Progetto abortito a causa della tua proverbiale lentezza incompatibile coi forsennati ritmi bonelliani, o per una differente concezione del fumetto, per un bisogno di fare qualcosa di tuo, o magari solo perché non avevi più voglia? O magari, scoop, la storia é quasi finita in un cassetto e ce la tirerete fuori un giorno?!

Sto preparando un artbook che soddisferà appieno a questa curiosità.

uBC ringrazia Massimiliano Frezzato per la disponibilità e la simpatia con cui ha risposto alle nostre domande. Buon lavoro, Massimiliano!

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