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Ultimi allarmi alla Terra, in attesa che il 6 maggio l'invasione abbia inizio... Tito Luca Faraci, arrivi in Bonelli, scrivi una dozzina di Dylan Dog, una decina di Nick Raider e poi accettano una sua proposta di miniserie. Tappe bruciate! Com'� questa storia, Tito? Come � nata la miniserie, perch� l'hanno accettata, che ti ha detto l'editore?
La proposta � arrivata dalla casa editrice. Io non lo sapevo neanche (o me lo ero dimenticato) che fosse in discussione l'ipotesi di mini serie bonelliane. Quando Mauro Marcheselli, la cui importanza in Bonelli � ben pi� grande di quanto lui stesso creda e dia a vedere, mi ha telefonato, per chiedermi se mi sarebbe piaciuto proporre una delle prime due (che poi � diventata la prima), mi � cascato il mento sulla scrivania.
Inevitabile prima domanda per gli assetati di supernews: disegnatori e titoli provvisori di tutta la serie. Che io sappia sono al lavoro: Brindisi, Lazzarini, Caracuzzo, Raimondo, Bruzzo, Bignamini, Nespolino, Avogadro, Celoni. Chi dimentico?
Nessuno. Va solo aggiunto, perch� � importante, che il mio amico Fabio
Celoni mi ha aiutato a dare una definizione grafica della serie e del
personaggio. Gli altri disegnatori si sono basati sui suoi bozzetti.
Titoli e disegnatori: Perch� rovinare la sorpresa? Nel Giornale di Sergio Bonelli si legge "New York 1956...". Perch� New York, e perch� 1956? Perch� non Parigi, Berlino, Mosca o Londra?
Perch� l'America anni Cinquanta di Brad Barron � un territorio
dell'immaginario. Che appartiene a tutti noi. Dove i generi del cinema, della narrativa, e del fumetto popolare raggiungono lo zenith. Pi� Guerra dei Mondi o Indipendence Day? Riuscirai ad evitarci la retorica filostatunitense? Scherzi, vero? Il problema non si pone.
Brad Barron doveva essere il nome di lavorazione... ...e invece alla fine � rimasto! Quando ho iniziato a lavorare alla miniserie, telefonavo in redazione per parlare del personaggio con Marcheselli, il quale ad un certo punto mi disse: "Non puoi continuare a chiamarlo Quello L�!" In che modo e per quali caratteristiche Brad Barron emula (o richiama) i primi vecchi gloriosi eroi di casa Bonelli, come Tex e soprattutto Mister No?
Per creare Brad Barron mi sono immerso negli albi Bonelli dei primordi come ad una fonte, a fondo e completamente, attingendone a piene mani e riuscendo a trarne nuovi motivi di ispirazione. Allo stesso tempo � come se io avessi smontato il giocattolo, per poi ricostruirlo non identico a s� stesso, ma a modo mio, per trarne un qualcosa di diverso, che mi auguro funzioni ugualmente. Perch� BB � un ex-biologo?
Perch� quello dello scienziato e avventuriero (Doc Savage e Indiana Jones, per dirne solo due) � un archetipo del pulp. Che io ho affrontato con una nuova angolazione. La mia sfida � stata rinnovare un genere di fumetto, nel rispetto della tradizione. Archetipo non � sinonimo di stereotipo. BB ci ricorda molto Mister No da un lato e il Bruce Willis di Die Hard dall'altro, con una spruzzata di Brick Bradford. A chi ti sei rifatto per creare graficamente il personaggio, posto che per quanto io ricordi, mi sembra piuttosto originale? E� un George Clooney pesantemente caricaturato e poi riumanizzato.
Quali dei seguenti comandamenti della scuola bonelliana rispetterai in BB, e quali no? I) Il protagonista deve avere una spalla (e hai detto che agir� da solo). Niente spalla. II) Il protagonista e la spalla si ripetono fra loro, circa ogni 30 tavole, chi sono, cosa � successo, che cosa devono fare. No. (Ehi, amico, cerchi la rissa?) III) Un personaggio si rivolger� ad un altro personaggio di poca confidenza o verso cui si nutre rispetto con il Voi e non con il Lei. Ho scelto il voi, senza esitare. Siamo negli anni Cinquanta. Guardati un film dell'epoca, o leggiti un romanzo o un fumetto. IV) I personaggi possono esprimere ci� che pensano con baloon di pensiero. Niente baloon di pensiero. Il racconto � in soggettiva di Brad, con didascalie in prima persona.
V) Utilizzo delle didascalie per gli stacchi di spazio e di tempo. No. VI) Il protagonista ha una sua esclamazione rituale che lo contraddistingue (Giuda ballerino, Peste, Mondo ladro e simili). Ha un'esclamazione tipica, soltanto sua, ma te ne accorgi solo dopo un po' perch� non � particolarmente stravagante. VII) Il protagonista aveva una donna, ma gli � morta (moglie o figlia). Non � cos�. E non � neanche il contrario. Eh, eh. VIII) non disegnerai al di fuori della gabbia bonelliana (niente splash page). Ne parliamo dopo il primo numero, okay? Dovremo subire ancora le ristrettezze della gabbia bonelliana, o l'approccio alla tavola sar� pi� simile a quanto visto sullo speciale Eva Kant, per fare un esempio? Vedi risposta precedente, furbone. Quali film, romanzi, e fatti storici ti hanno pi� guidato nella stesura della miniserie? Ripeto: ho lavorato su archetipi narrativi, reinterpretandoli. Nessun film o libro o fumetto in particolare.
Sei un esperto di musica: che colonna sonora suggeriresti per la lettura di Brad Barron? I Prodigy che fanno una cover di Frank Sinatra. (Peccato che non l'abbiano mai fatta.) Dal giornale di SB leggiamo di "coraggio e astuzia". Gli unici tre personaggi dei fumetti realmente astuti che io conosca sono Diabolik, Dago e Magico Vento. Sono molto abili a manipolare le persone che li circondano, disponendo quest'ultime con sagacia sulla scacchiera (leggi situazione) con cui devono giocare (leggi agire). Brad Barron � portato a dominare gli eventi come DK e MV, o li subisce per poi adattarvisi eroicamente come Dago? Brad Barron � un eroe hard boiled alle prese con gli alieni, ma anche con nemici pi�... umani. Lui non subisce, mai. Non si arrende. Se cade, si rialza. Sempre. Un personaggi dei fumetto o no che assomiglia un po' a Brad? Il detective senza nome dei racconti e romanzi di Dashiell Hammett.
Brad barron si accoppia? ^__^ Qual'�, se c'�, il peso della componente femminile in Brad Barron? Non elevato. Hai presente Tex? Giustamente una miniserie deve restare tale, e i tuoi accordi con l'editore vanno in questo senso. Ci� non toglie che dopo una miniserie di brad barron, chiusa e finita in s� e per s�, possa esservi... una seconda miniserie di Brad Barron, nella quale si narri un'altra lunga avventura del tuo nuovo eroe. Che ne dici? Bisogna avere il coraggio di chiudere, nel rispetto dei patti con i lettori. E poi, in un certo senso, il mio dopo-BB � gi� cominciato. Certo, mai amer� un personaggio quanto ho amato lui, figlio primogenito e forse unico. Ma meglio che siano solo diciotto numeri al (mio) massimo, per lasciare un ricordo vivo e forte. Tito Faraci, cosa scriverai dopo Brad Barron?
E dopo lo speciale su Ginko, cosa stai almanaccando per gli speciali di Diabolik? Tornerai a fare qualcosa con Sandrone Dazieri? Beh, dopo Eva e Ginko, la trilogia si concluder� con un albo su Diabolik �prima di essere Diabolik�, ma dopo l�Isola di King... Cosa mi puoi dire di �Settecento gocce di sangue�, l�albo n�700 della serie regolare di Diabolik? Ci siamo quasi, eh? E� previsto per giugno! Ti posso dire che andr� a scavare nella scena pi� misteriosa ed avvincente del primo albo di Diabolik, una scena drammatica e simbolica, che ancora oggi agita dubbi e grandissima curiosit� in tanti lettori storici...�Cosa � successo dopo che...� no, dai, altro non posso...
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