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Things to come. . . Brad Barron!
   

di Emanuele De Sandre

Ultimi allarmi alla Terra, in attesa che il 6 maggio l'invasione abbia inizio...
Intervista con l'ideatore e scrittore della prima miniserie di casa Bonelli, prossima al lancio in tutte le edicole della galassia...

Tito Luca Faraci, arrivi in Bonelli, scrivi una dozzina di Dylan Dog, una decina di Nick Raider e poi accettano una sua proposta di miniserie. Tappe bruciate! Com'� questa storia, Tito? Come � nata la miniserie, perch� l'hanno accettata, che ti ha detto l'editore?

La proposta � arrivata dalla casa editrice. Io non lo sapevo neanche (o me lo ero dimenticato) che fosse in discussione l'ipotesi di mini serie bonelliane. Quando Mauro Marcheselli, la cui importanza in Bonelli � ben pi� grande di quanto lui stesso creda e dia a vedere, mi ha telefonato, per chiedermi se mi sarebbe piaciuto proporre una delle prime due (che poi � diventata la prima), mi � cascato il mento sulla scrivania.

"Ero felice, certo, ma anche impaurito: non potevo pi� reinterpretare, dovevo inventare, punto e basta..."
   
Ero felice, certo, ma anche impaurito. Dopo avere lavorato su tanti personaggi altrui, adesso avevo la possibilit� di crearne uno tutto mio. Non potevo pi� reinterpretare, reinventare, ridefinire. Dovevo inventare, punto e basta. Ed � ci� che ho fatto, fino in fondo. Quando ho iniziato a scrivere la prima storia di Brad, sapevo gi� tutto di lui. Gli avevo creato un passato, ancora prima che un futuro. E gli avevo dato caratteristiche e psicologia chiare, motivate. Quasi come se, prima di quella storia, ce ne fossero gi� state cento. Prima di giocare, ho inventato regole del gioco precise.

Inevitabile prima domanda per gli assetati di supernews: disegnatori e titoli provvisori di tutta la serie. Che io sappia sono al lavoro: Brindisi, Lazzarini, Caracuzzo, Raimondo, Bruzzo, Bignamini, Nespolino, Avogadro, Celoni. Chi dimentico?

"L'America anni Cinquanta di Brad Barron � un territorio dell'immaginario. Che appartiene a tutti noi."
   

Nessuno. Va solo aggiunto, perch� � importante, che il mio amico Fabio Celoni mi ha aiutato a dare una definizione grafica della serie e del personaggio. Gli altri disegnatori si sono basati sui suoi bozzetti.
Bruno (Brindisi, n.d.r.) l'ho chiesto io espressamente per il numero uno, e l'editore mi ha accontentato.
Lui � un autore che non deve dimostare pi� niente a nessuno, e nonostante questo con Brad Barron si � rimesso in discussione, con i risultati incredibili che vedrete.
Avremo poi l'onore di ospitare Anna Lazzarini, colonna portante di Legs, Caracuzzo, che viene da Nick Raider come Nespolino, quest'ultimo con un tratto che torna un po' al suo stile prenickraideriano.
Vi � poi Bruzzo, con il suo stile robusto ed energico, esule da Mister No come Bignamini, cresciuto con le storie pulp proprio di Mister No, e quindi adattissimo all'atmosfera e alle ambientazioni di Brad Barron.
Luca (Raimondo, n.d.r.), che era nello staff di Jonathan Steele, ha invece una linea potente e pulita, inizialmente brindisiano, il suo stile evolve e matura con personalit�. Max Avogadro arriva gentilmente in prestito da Lazarus Ledd, portando con s� il suo disegno 'americano' e quindi perfettamente a suo agio nella miniserie.   

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Guerra di Mondi...
disegno di Bruno Brindisi (c) 2005 SBE
   

Titoli e disegnatori:
n.1 "Non umani" disegni di Brindisi;
n.2 "Fuga da Manhattan" disegni di Lazzarini;
e poi?

Perch� rovinare la sorpresa?

Nel Giornale di Sergio Bonelli si legge "New York 1956...". Perch� New York, e perch� 1956? Perch� non Parigi, Berlino, Mosca o Londra?

Perch� l'America anni Cinquanta di Brad Barron � un territorio dell'immaginario. Che appartiene a tutti noi. Dove i generi del cinema, della narrativa, e del fumetto popolare raggiungono lo zenith.
Con Brad Barron ho voluto attraversare tutti i generi, ci sar� anche del mel�, per raccontare l�epopea di una grande ed antica famiglia statunitense, un altro albo invece sar� praticamente una storia western...
Attenzione per�: ci� non significa "un albo, un genere". In ogni albo i generi sono dosati e alternati a seconda di ci� che richiede il racconto, ed il racconto � unitario, come univoco � il riferimento all'immaginario degli USA anni '50.
Anche Dylan Dog, Zagor, Mister No, e in fondo anche Tex, sono personaggi che nascono per raccontare un genere, ma poi, ciascuno dalla sua angolatura, li attraversano tutti.
E' noto ad esempio che Gianluigi Bonelli ha sempre ammesso di ispirarsi per i dialoghi al Mike Hammer di Spillane...

Pi� Guerra dei Mondi o Indipendence Day? Riuscirai ad evitarci la retorica filostatunitense?

Scherzi, vero? Il problema non si pone.

Brad Barron doveva essere il nome di lavorazione...

...e invece alla fine � rimasto! Quando ho iniziato a lavorare alla miniserie, telefonavo in redazione per parlare del personaggio con Marcheselli, il quale ad un certo punto mi disse: "Non puoi continuare a chiamarlo Quello L�!"
Avevo sott'occhio il bellissimo romanzo di Norman Spinrad "Jack Barron Show", e poi si tratt� di giocare con la doppia iniziale, che � una caratteristica dei personaggi a fumetti da molto tempo prima di Dylan Dog, Martin Myst�re e Nathan Never. Si pensi, tanto per dirne alcuni, a Mickey Mouse (Topolino) e Minnie Mouse (Topolina), Donald Duck (Paolino Paperino) e Daisy Duck (Paperina), Horace Horsecollar (Orazio) e Clarabelle Cow (Clarabella); per non parlare dell'universo DC con i suoi Wonder Woman, Lois Lane, Lex Lutor, fino ai marvelliani Peter Parker (l'Uomo Ragno), Reed Richards (l'uomo gomma dei Fantastici Quattro), Susan Storm (la donna invisibile moglie dell'uomo gomma) e tantissimi altri...Tra i fumetti di fantascienza pura mi viene in mente Brick Bradford.

In che modo e per quali caratteristiche Brad Barron emula (o richiama) i primi vecchi gloriosi eroi di casa Bonelli, come Tex e soprattutto Mister No?

Per creare Brad Barron mi sono immerso negli albi Bonelli dei primordi come ad una fonte, a fondo e completamente, attingendone a piene mani e riuscendo a trarne nuovi motivi di ispirazione. Allo stesso tempo � come se io avessi smontato il giocattolo, per poi ricostruirlo non identico a s� stesso, ma a modo mio, per trarne un qualcosa di diverso, che mi auguro funzioni ugualmente.

Perch� BB � un ex-biologo?

"...lo scienziato e avventuriero � un archetipo del pulp...ma archetipo non � sinonimo di stereotipo..."
   

Perch� quello dello scienziato e avventuriero (Doc Savage e Indiana Jones, per dirne solo due) � un archetipo del pulp. Che io ho affrontato con una nuova angolazione. La mia sfida � stata rinnovare un genere di fumetto, nel rispetto della tradizione. Archetipo non � sinonimo di stereotipo.

BB ci ricorda molto Mister No da un lato e il Bruce Willis di Die Hard dall'altro, con una spruzzata di Brick Bradford. A chi ti sei rifatto per creare graficamente il personaggio, posto che per quanto io ricordi, mi sembra piuttosto originale?

E� un George Clooney pesantemente caricaturato e poi riumanizzato.

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George al lifting...
schizzo di Fabio Celoni (c) 2005 SBE

Quali dei seguenti comandamenti della scuola bonelliana rispetterai in BB, e quali no? I) Il protagonista deve avere una spalla (e hai detto che agir� da solo).

Niente spalla.

II) Il protagonista e la spalla si ripetono fra loro, circa ogni 30 tavole, chi sono, cosa � successo, che cosa devono fare.

No. (Ehi, amico, cerchi la rissa?)

III) Un personaggio si rivolger� ad un altro personaggio di poca confidenza o verso cui si nutre rispetto con il Voi e non con il Lei.

Ho scelto il voi, senza esitare. Siamo negli anni Cinquanta. Guardati un film dell'epoca, o leggiti un romanzo o un fumetto.

IV) I personaggi possono esprimere ci� che pensano con baloon di pensiero.

Niente baloon di pensiero. Il racconto � in soggettiva di Brad, con didascalie in prima persona.

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Bozza della cover del n.2
disegno di Fabio Celoni (c) 2005 SBE
   

V) Utilizzo delle didascalie per gli stacchi di spazio e di tempo.

No.

VI) Il protagonista ha una sua esclamazione rituale che lo contraddistingue (Giuda ballerino, Peste, Mondo ladro e simili).

Ha un'esclamazione tipica, soltanto sua, ma te ne accorgi solo dopo un po' perch� non � particolarmente stravagante.

VII) Il protagonista aveva una donna, ma gli � morta (moglie o figlia).

Non � cos�. E non � neanche il contrario. Eh, eh.

VIII) non disegnerai al di fuori della gabbia bonelliana (niente splash page).

Ne parliamo dopo il primo numero, okay?

Dovremo subire ancora le ristrettezze della gabbia bonelliana, o l'approccio alla tavola sar� pi� simile a quanto visto sullo speciale Eva Kant, per fare un esempio?

Vedi risposta precedente, furbone.

Quali film, romanzi, e fatti storici ti hanno pi� guidato nella stesura della miniserie?

Ripeto: ho lavorato su archetipi narrativi, reinterpretandoli. Nessun film o libro o fumetto in particolare.

"Colonna sonora? I Prodigy che fanno una cover di Frank Sinatra...
   

Sei un esperto di musica: che colonna sonora suggeriresti per la lettura di Brad Barron?

I Prodigy che fanno una cover di Frank Sinatra. (Peccato che non l'abbiano mai fatta.)

Dal giornale di SB leggiamo di "coraggio e astuzia". Gli unici tre personaggi dei fumetti realmente astuti che io conosca sono Diabolik, Dago e Magico Vento. Sono molto abili a manipolare le persone che li circondano, disponendo quest'ultime con sagacia sulla scacchiera (leggi situazione) con cui devono giocare (leggi agire). Brad Barron � portato a dominare gli eventi come DK e MV, o li subisce per poi adattarvisi eroicamente come Dago?

Brad Barron � un eroe hard boiled alle prese con gli alieni, ma anche con nemici pi�... umani. Lui non subisce, mai. Non si arrende. Se cade, si rialza. Sempre.

Un personaggi dei fumetto o no che assomiglia un po' a Brad?

Il detective senza nome dei racconti e romanzi di Dashiell Hammett.

"Brad assomiglia al detective senza nome di Hammett"
   

Brad barron si accoppia? ^__^ Qual'�, se c'�, il peso della componente femminile in Brad Barron?

Non elevato. Hai presente Tex?

Giustamente una miniserie deve restare tale, e i tuoi accordi con l'editore vanno in questo senso. Ci� non toglie che dopo una miniserie di brad barron, chiusa e finita in s� e per s�, possa esservi... una seconda miniserie di Brad Barron, nella quale si narri un'altra lunga avventura del tuo nuovo eroe. Che ne dici?

Bisogna avere il coraggio di chiudere, nel rispetto dei patti con i lettori. E poi, in un certo senso, il mio dopo-BB � gi� cominciato. Certo, mai amer� un personaggio quanto ho amato lui, figlio primogenito e forse unico. Ma meglio che siano solo diciotto numeri al (mio) massimo, per lasciare un ricordo vivo e forte.

Tito Faraci, cosa scriverai dopo Brad Barron?

"Dopo Brad? Tex, e settecento gocce di sangue..."
   
Oramai si pu� dire: scriver� Tex. E� gi� pronta una mia storia di due albi, alla quale stanno lavorando i fratelli Cestaro, e sono al lavoro anche su una seconda.

E dopo lo speciale su Ginko, cosa stai almanaccando per gli speciali di Diabolik? Tornerai a fare qualcosa con Sandrone Dazieri?

Beh, dopo Eva e Ginko, la trilogia si concluder� con un albo su Diabolik �prima di essere Diabolik�, ma dopo l�Isola di King...

Cosa mi puoi dire di �Settecento gocce di sangue�, l�albo n�700 della serie regolare di Diabolik?

Ci siamo quasi, eh? E� previsto per giugno! Ti posso dire che andr� a scavare nella scena pi� misteriosa ed avvincente del primo albo di Diabolik, una scena drammatica e simbolica, che ancora oggi agita dubbi e grandissima curiosit� in tanti lettori storici...�Cosa � successo dopo che...� no, dai, altro non posso...

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Morb!
disegno di Fabio Celoni (c) 2005 SBE


 
 


 
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