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di Pierfilippo Dionisio In attesa della pubblicazione ai primi di gennaio del primo volume di "Ego Sum" che avverr� in contemporanea in Francia e nei Paesi francofoni, in Italia ed in Portogallo, abbiamo avuto l'occasione di intervistare Simone Bianchi, per conoscerlo meglio e avere anticipazioni su questa nuova saga fantascientifica. Gennaio vedr� la pubblicazione del tuo primo volume di una saga fantascientifica intitolata "Ego Sum". Prima di parlarne in dettaglio, vuoi raccontare ai nostri lettori i principali passi della tua carriera che hai mosso nel mondo del fumetto e dell'illustrazione?
Ed arriviamo ad "Ego Sum", volume uno. Sei nato a Lucca, la citt� con una delle pi� prestigiose -se non la pi� prestigiosa- mostra mercato del fumetto. Questo ha influito sulla tua scelta professionale?
Sicuramente la pi� prestigiosa. Senza nessun ombra di dubbio!!!!!
Professionalmente nasci come vignettista, quindi disegnatore di storie a fumetti e illustratore, ma principalmente ti sei dedicato a quest'ultima: l'illustrazione. Hai una preferenza per questa? Come ti poni di fronte ad una tela? e come di fronte ad una tavola di una storia a fumetti? Quale pensi sia pi� impegnativa?
Mi pongo sempre con lo stesso atteggiamento e con un unico obiettivo: migliorarmi al massimo sia come professionista che come essere
senziente. Provo una travolgente libidine sia davanti ad una tela bianca che ad una tavola di un fumetto o ad una sceneggiatura da
iniziare. Non c'� niente di pi� impegnativo fra una disciplina o l'altra. Ci sono solo stimoli e piaceri da succhiare fino in fondo.
Poi come � ovvio che sia, ci sono anche giorni in cui ci� che faccio mi fa schifo.
Come abbiamo scritto in apertura, a gennaio sar� pubblicato il primo volume di "Ego Sum". Come nasce questo progetto e da quanto tempo ci sei impegnato sopra?
Due giorni dopo Torino Comics 2002 mi presento di persona da Vittorio (Pavesio) e Mario (Checchia).
L� racconto a voce il soggetto di "Ego Sum" perch� al tempo non avevo altro che appunti scritti a mano nella sala d'aspetto della
stazione Santa Maria Novella di Firenze. Mostro loro alcuni schizzi e disegni inchiostrati dei personaggi principali, ovviamente e
soprattutto di Sarihan, e quando finisco mi sento dire: "Va benissimo, inizia quando vuoi".
E' un progetto interamente tuo o il soggetto e/o la sceneggiatura � di qualcun altro? Ho fatto TUTTO esclusivamente da solo. Quindi sono pronto a prendermi onori e critiche allo stesso tempo. Qual � l'ambientazione di "Ego Sum"? Un futuro prossimo o piuttosto remoto? C'� qualche legame con il mondo reale?
Non lo so. Direi che potremmo essere comunque 200 o 300 anni nel futuro rispetto a noi. Ma � un dato che non incide minimamente su
quello che volevo e voglio raccontare.
"Ego Sum" � una saga fantascientifica. Che tipo di fantascienza sar�? Una lunga saga di space-opera o qualcosa di pi� introspettivo? Definitivamente qualcosa di molto introspettivo. E, senza dubbio, profondamente autobiografico. Prediligi particolarmente il genere fantascientifico o ne preferisci altri, tipo il fantasy, genere caro alle tue illustrazioni? Sono solo allegorie, metafore, rimandi alla nostra esperienza. Non Ho preferenze. Tutto ci� che faccio ha come unico obiettivo finale l'impatto e la scossa emotiva di chi guarda o legge i miei lavori. Ci puoi anticipare di quanti volumi sar� costituita la saga di "Ego Sum"? Tre. FORSE!!!!!! Nel disegnare "Ego Sum" ti sei ispirato a qualcosa per l'atmosfera e l'ambientazione? � una risposta che richiederebbe eoni di tempo. Se vedeste la mia casa-studio capireste il perch�. Posso solo dire che dovrebbe essere un sunto di tutti i fumetti, Il cinema, la musica, la letteratura, la storia dell'arte, e il vissuto emozionale con cui mi sono "drogato" in questi 31 anni. Chi � il protagonista principale (Sarihan)? Come descriveresti il suo carattere?
Sarihan sono Io. Non ha un carattere definito. Ha una vita interiore in evoluzione, il suo umore cambia, le sue risposte emotive
mutano. Ma la fine del percorso � solo una: l'illuminazione della sua essenza.
Guardando la tavola che gli iscritti alla newsletter della Vittorio Pavesio Productions (matite e tavola definitiva) hanno gi� avuto il piacere di vedere in anteprima in 2 fasi (matite e la tavola completa) pare di notare affinit� tra il tuo stile grafico adottato e quello di Gimenez ne "La Casta dei Metabaroni". Trovi anche tu dei punti di contatto? Si!... Ma dentro ci sono anche molte altre influenze. Vi ringrazio comunque del prestigioso accostamento, ne sono fiero e spero di esserne all'altezza. Juan � uno dei pi� grandi artisti al mondo nel settore. La sua prefazione sul mio Artbook mi ha commosso ed eccitato allo stesso tempo. Il tuo stile grafico si ispira a qualche autore del mondo del fumetto o dell'illustrazione? C'� qualche autore che stimi in particolare? Ti faccio una breve, fredda ma efficace lista di tutti quegli uomini che con il loro lavoro hanno dato forma anche al mio: Claudio Castellini, Giampaolo Bianchi (mio padre e guida spirituale), Frank Frazzetta, John Buscema, Massimiliano Frezzato, Juan Gimenez, Oscar Chichoni, H.R.Giger, Sergio Toppi, Ivo Milazzo, Claudio Villa, Alberto ed Enrique Breccia, Brom, Rick Berry, Phil Hale, Justin Sweet, Jeffrey Jones, Caravaggio, Michelangelo, Salvador Dal�, Travis Charest, Alex Ross, Alessandro Barbucci, Nicola Mari, Corrado Mastantuono, Gericault, Egon Schiele e Gustav Klimt. E tutti gli altri che, sicuramente verranno. Anche la colorazione � interamente tua? che tecnica utilizzi? S�. Tecnica mista: acrilico, acquerello, matite e chine colorate, pastelli ad olio e la mia saliva qua e l�. Pensi che ci sia ancora spazio per giovani autori emergenti nel mondo del fumetto? Daresti qualche consiglio a chi vuole provare a percorrere la strada della nona arte?
Senza dubbio e per chiunque. Amore, talento, Passione, curiosit�, tecnica, studio, perseveranza, saggezza, inesauribile voglia di
migliorarsi, autocritica, autoanalisi, sesso ed esperienza diretta dei cinque sensi.Possibilmente fede, non importa in chi o cosa.
Fede.
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