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Ad Ayumi il compito di rappresentare la bellezza malvagia ed eterna che accompagna queste creature della notte.
Vampiri Nel 1872 Joseph Sheridan Le Fanu pubblica Carmilla, un racconto dell'orrore che per la prima volta presenta una donna-vampiro come protagonista. Carmilla (o Mircalla, e anche Millarca) � un personaggio ambiguo e seducente, un non-morto che si insinua nella vita quotidiana di vittime, non sempre innocenti. L'irlandese Bram Stoker, affascinato dalla lettura di Carmilla, nel 1897 pubblica Dracula, il celebre romanzo gotico che ha creato il mito del sanguinario Dracula, vampiro assetato di sangue. Il personaggio di Stoker � basato sul sinistro Vlad Tepes (1430-1476), un crudele condottiero transilvano che godeva nell'impalare amici e nemici. Sfruttando l'alone di mistero ed esoterismo che nell'800 avvolgeva il cuore dell'Europa e i paesi dell'Est, Stoker inventa una figura che condensa miti e leggende di svariate origini. Oltre alla leggenda del sanguinario Vlad, infatti, nell'Europa del '500 era diffusa la credenza nell'esistenza di vampiri, misteriose creature non-morte, la cui origine si perde nell'antichit�. Nella tradizione assira, Lilith (che per la cabala � la prima moglie di Adamo) � un demone incubus: golosa del seme umano entra di notte nel letto degli uomini e li prosciuga di ogni forza.
Il conte Dracula di Stoker � la rappresentazione pi� nota del vampiro, e unisce in s� tutte le peculiarit� e le credenze dell'epoca: il vampiro diventa un divoratore di sangue (la linfa dell'uomo), capace di trasformare le sue vittime in altri vampiri (il sangue contagia: forse un riferimento alla sifilide e alle molte, ignote malattie mortali del passato?), immortale e immorale, una creatura che vive lontano, che affascina per la sua diversit� (l'800 � il secolo del colonialismo inglese e della scoperta dell'Oriente), un prodotto delle suggestioni mistiche e esoteriche per hanno arricchito bestiari e tradizioni medioevali, per sfociare nel Romanticismo pi� cupo e nel gusto per il revival gotico.
Ad esempio, nel mondo della carta stampata, di vampiri parlano i romanzi di Ann Rice, con il loro affascinante protagonista Armand, ma anche Dan Simmons, che in "Danza macabra" ci presenta degli anomali vampiri, manipolatori delle menti, per fare solamnte due esempi della letteratura contemporanea. Nel cinema, i film dedicati ai vampiri sono innumerevoli, troppi per poterli citare tutti in questa sede. I titoli che non vanno sicuramente scordati sono ad esempio "Nosferatu" (W.Herzog, 1979), "Dracula" (F.F.Coppola, 1992), "The Addiction" (A.Ferrara, 1994), "Intervista col vampiro" (N.Jordan, 1994) o il recente "Van Helsing" (S.Sommers, 2004), a dimostrazione che il mito del vampiro non tramonta mai.
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