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Ineluttabile botta e risposta con l'autore sul senso dei suoi Ghost Finder...
Tutti i Link di Manfredi
Legami con l'aldil�, certo, ma soprattutto con i fantahorror di serie zeta e con l'arte alta, con la musica, il teatro e la televisione. Legami che dieci anni fa ci hanno legato alla sua irriverente banda di scovaspettri e, non ultimi, legami con ci� che oggi � Magico Vento... Come sono nati i Ghost Finder? Quale fu l'input di partenza? Italia Uno (la rete televisiva) aveva acquistato i film dei Ghostbusters e da qui era nata l'idea di una serie televisiva italiana sullo stesso tema. Poi per� il progetto venne abortito e mi restarono in mano cinque o sei sceneggiature inutilizzate. Casarotti, il boss della Dardo, mi propose di trasformarle in fumetto e la cosa mi interess� subito: i fumetti non hanno problemi di costo e di effetti speciali e l� avrei potuto esprimermi pi� liberamente. I personaggi fondamentali restarono quelli (pur cambiando nomi, ambientazione e "taglio" delle storie) e cio�: Gordon Link , un cacciatore di spettri vanesio e un po' yuppie, la sua ex moglie Jessica, ( poliziotta sexy e aggressiva che nella serie televisiva avrebbe dovuto essere interpretata da Alba Parietti, non ancora famosa) e i suoi tre collaboratori e amici che rappresentavano tre diversi modelli "giovanili": il maniaco dei computer e della tecnologia, un'improbabile segretaria dark e decisamente svanita, e un simpatico "palestrato" . Poi c'era Kalimba, una pianta carnivora, ispirata alla Piccola Bottega degli Orrori di Roger Corman, e Puki un animaletto buffo che sembrava un Critter. Il tono, nella versione a fumetti, divenne molto pi� demenziale e esplicitamente trash (anche se questa definizione all'epoca non era ancora "codificata"): l'immaginaria citt� di ambientazione (Hinterland) era praticamente una discarica a cielo aperto, i fantasmi erano dei residuati industriali, nuvole di smog materializzate o "mostri" partoriti dalla televisione.
Chi incoraggi� maggiormente l'operazione? Tu, Casarotti, Della Monica o chi altri?
Casarotti sostenne l'operazione con grande entusiasmo, del resto i primi eccellenti risultati di pubblico, gli diedero ragione. Per� avremmo dovuto aspettare qualche tempo prima di uscire in edicola. Invece ci presentammo subito ai lettori con un solo numero pronto che rest� in edicola un paio di mesi per permetterci di completare il secondo, e poi cos�, di corsa, mese per mese, nello sforzo di essere puntuali con le uscite. In queste condizioni era molto difficile garantire un alto livello di qualit�: al principo Della Monica era l'unico disegnatore a disposizione, e la casa editrice aveva due soli redattori che si occupavano anche di altre serie e dunque non ce la facevano a correggere le tavole e tantomeno a farsi carico delle rubriche.
Quando hai ideato Jack Condor, alias Lee Van Cleef versione zombi, avevi gi� in mente, seppur in fase embrionale, Magico Vento? O era il tuo primo approccio con il western-horror? Era il primo approccio, certo, e sempre di genere demenziale. Mi aveva divertito il pistolero zombi del film "La casa di Helen" ("House II: the second story" di Ethan Wiley, 1987), che aveva tra l'altro anche un cavallo zombi. Mi era venuta in mente una scena in cui il pistolero zombi sparava col dito invece che con la pistola, infilzandosi un proiettile nel palmo e puntando l'indice proprio come fanno i bambini quando giocano ai pistoleri. Non c'era molto altro.
Il tuo rapporto con i lettori � particolare, rispetto a quello di molti altri autori di fumetti: ti piace raccontare molto delle tue creature, ti piace ricordare i testi a cui ti sei ispirato, e consigli spesso (sempre!) letture di approfondimento sui vari argomenti trattati. Qual'� il tuo rapporto con i lettori e con il pubblico in generale?
Io ho cominciato come cantautore e l'esperienza del palcoscenico mi ha marchiato. Solo la musica e il teatro possono darti il rapporto diretto e immediato con il pubblico, di cui puoi avvertire le emozioni, la tensione e magari anche l'insoddisfazione, in diretta e senza mediazioni. Quando invece si fa cinema, letteratura, fumetto, questo rapporto si perde. Il pubblico diventa una folla anonima, misurata in numeri: se sono tanti, vuol dire che quello che hai fatto � piaciuto, se sono pochi vuol dire che non sei riuscito a raggiungerli e ormai non puoi pi� fare nulla per correggere il tiro. E poi, pochi o tanti che siano, non c'� ricerca di mercato che possa dirti chi sono, se ti hanno seguito per passivit�, per moda, o per noia, oppure se quello che hai cercato di seminare ha prodotto qualche emozione in loro. L'unico modo per capirlo � attraverso le lettere, l'unico modo per conoscerli almeno un poco � rispondere a tutti, confrontare le tue idee alle loro e imparare a leggere anche tra le righe i loro stati d'animo . Ne resti influenzato in un modo molto particolare: non ho mai trovato un solo lettore che mi suggerisse uno spunto di storia stimolante, che non mi sarei mai immaginato, ma ho trovato spesso lettori diversi dai clich� del lettore-tipo e anche del giovane-tipo e dell'italiano-tipo.
Nel tuo fumetto anticipi l'attuale situazione socipolitica europea. E' una cosa: a) su cui contavi; b) che non credevi; c) che temevi; d) ecchissenefru� ;-)
Il tuo alter-ego texano, per tematiche e per versatilit� creativa, sebbene pi� votato ai romanzi che ai fumetti, � Joe Lansdale. Cosa pensi di quest'autore, del suo modo di narrare il west, non solo orrorifico, ma spesso anche ricercatamente lercio e scorretto ai limiti della nausea (vedi Jonah Hex e Dead in the West)? Cosa vi accomuna e cosa vi divide?
La risposta � implicita in quanto detto prima. MV non dimentica mai la spiritualit� e non c'� indulgenza e compiacimento verso i massacri. Il mio � un fumetto post-anni settanta e non mi interessa pi� sfogare la mia natura anarchica nel "gore". D'altra parte, anche nelle mie canzoni della fine anni �70, c'� sempre stata molta tenerezza e ironia. Non sono mai stato un punk.
Certo che investire in pop� di gadget come l'audiocassetta e lo spillatone formato A4 fu una grande soddisfazione per l'aficionado, ma anche un bel rischio per l'editore! Chi sugger� tali idee, magiche e folli allo stesso tempo? Cosa ne pensi di quelle operazioni?
Magia Rossa, Cromantica, Ultimi Vampiri. Quanto dei loro contenuti hai travasato nelle avventure dei Ghost Finder? Dove e come possiamo recuperare i tuoi romanzi? Nessun travaso. Io tengo a separare bene i campi, altrimenti ne nascerebbe, se non altro nella mia testa, una confusione indescrivibile. I miei romanzi sono esauriti da tempo e non si trovano neppure ai Remainders. Con calma, verranno ristampati nell'intervallo tra un nuovo romanzo e l'altro. Per adesso chi volesse leggerli pu� trovarli gratis in qualsiasi biblioteca. E frequentare le biblioteche fa sempre bene. Ci puoi dire i massimi e i minimi di vendita della testata?
Se non ricordo male il primo numero di Gordon Link vendette 80.000 copie e l'ultimo era poco sotto le 25.000, come ho detto. Tutte le iniziative parabonelliane degli anni �90 sono fallite, ad eccezione di Lazarus Ledd (e degli Eura, Dago e Martin Hell). Perch� secondo te? Mercato asfittico, autori insperti, editori temerari?
Bonelli ha un mercato pi� largo, paga meglio i disegnatori e vanta una robusta ed efficiente redazione. Basta questo a rendere pi� difficile il lavoro degli altri, anche perch� troppo spesso questi altri preferiscono imitare Bonelli piuttosto che battere strade nuove e diverse. L'omologazione sull'avventura e sul formato bonelliano (che tra l'altro poco si presta a una vera diffusione internazionale) non giova a nessuno, tantomeno a chi non l'ha inventato, ma semplicemente subito. Diabolik e Topolino, tanto per fare due esempi, ma si potrebbero citare anche Lupo Alberto, oppure i Manga, hanno stili e formati diversi e hanno saputo difendersi benissimo nelle cicliche crisi di mercato, forti di un loro carattere originale.
E oggi vedi gli spazi per un'operazione coraggiosa ai limiti dell'incoscienza come fu la vostra?
Gli spazi per l'incoscienza ci sono sempre, ma devono inventarsi il loro "medium". I media tradizionali tendono a produrre cose tradizionali. Per cose nuove ci vogliono mezzi di diffusione nuovi.
Oggi come oggi secondo te, nelle edicole c'� un "Gordon Link" a cui varrebbe la pena dare un'occhiata?
Non lo so. Purtroppo i miei attuali ritmi di scrittura, non mi permettono di leggere molti fumetti. Questo � un grosso limite, ma come si fa scrivendo tutti i giorni fumetti dalla mattina alla sera a leggere fumetti nel tempo libero? Non si pu� proprio. Bisogna leggere e vedere altre cose, se no dopo un po', finisci pensi per vignette, o pi� esattamente: ti ritrovi a vignettare persino i tuoi pensieri.
E tra i giovani scrittori e disegnatori emergenti o ancora non emersi, chi vedresti bene coinvolto in una simile iniziativa? Insomma ci sono autori nuovi che ci segnaleresti volentieri?
Tra gli autori nuovi mi piace molto Alessandro Bilotta e in particolare il suo coraggiosissimo personaggio di Maraviglia.
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