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Riflessioni sul caso Tex vs. Codacons forum a cura di Paolo Ottolina (si ringraziano per la collaborazione Giovanni Gentili e Marco Migliori)
Il pavido colpo dei soliti noti? Dopo Julia, tocca anche a Tex uno sgradevole giro di valzer con i censori di fine secolo. Se l'articolo di Avvenimenti che denunciava l'istigazione all'omofobia del fumetto di Berardi poteva essere archiviato sotto la categoria "dis-informazione", la denuncia del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) nei confronti di Tex assume un altro spessore, nell'ambito del dibattito sui risorgenti ruggiti perbenisti rivolti al fumetto. Se non altro perch� la vicenda ha avuto risvolti legali (e ancora ne avr�, se la Sergio Bonelli adir� le vie legali a sua volta). Abbiamo sondato alcuni autori sul tema, invitandoli ad esprimersi liberamente oppure a rispondere (nei limiti del ripetibile ;-) ad alcune domande che troverete nelle pagine successive di questo forum. Ci hanno concesso un po' del loro tempo Moreno Burattini, Ade Capone, Luca Enoch, Michele Medda, Stefano Piani e Leo Ortolani. Un grazie, ovviamente, a tutti loro, che hanno reso possibile questo forum. E un grazie a chi volesse ampliare il forum con nuovi giudizi: con l'apposito form o scrivendo direttamente al sottoscritto Sar� superfluo ripercorrere le orme della vicenda, abbondatamente coperta dai servizi delle testate nazionali e ormai intiepiditasi dopo il celere retro-front del Codacons, ma lo facciamo, sia a beneficio dei distratti, sia a beneficio dei pi� partecipi, come punto di partenza per le riflessioni delle prossime pagine. Nei TG serali di sabato 2 gennaio e sui quotidiani del giorno seguente, tra un pezzo sui gusti sessuali degli europei e uno scoop sul nuovo amore di Carolina di Monaco, furoreggia la notizia che il Codacons ha chiesto il ritiro del n.458 di Tex "Sulla pista di Fort Apache" per "istigazione al fumo e all'alcol" (in particolare, con riferimento agli articoli del Codice Penale che vietano di "somministrare ai minori tabacco e alcool"). L'associazione dei consumatori individua con perizia le prove da esporre all'autorit� giudiziaria: si tratta di un dialogo tra Tex e Laredo, in cui il primo esalta le virt� distensive del tabacco e il secondo perora la causa dei superalcolici per schiarirsi le idee.
Il Codacons non si � ricordato, per�, di una delle peculiarit� dell'Italiano: vessatelo con le tasse, governatelo male da destra-sinistra-centro, umiliatelo all'estero con "Italia pizza spaghetti mandolino Schillaci!", e lui subir�, muto e silente. Ma non toccategli la mamma, la macchina, la televisione e...Tex ;-) Sberleffato da commentatori autorevoli e non, sepolto di lettere, fax e e-mail, accusato da tutti di aver mirato al bersaglio sbagliato, il Codacons ha abbandonato la main street del Villaggio Globale coperto di pece e piume.
Non prima, per�, di lanciare, per bocca del suo presidente Avv. Carlo Rienzi, una doverosa, quanto ambigua, precisizione :
L'innocenza del personaggio fantastico � tutta da discutere, scrive Rienzi (o chi per lui). E insinua un legame di intenti tra l'atteggiamento che Mauro Boselli fa tenere al Ranger nel n.458 e le strategie di marketing delle multinazionali del tabacco. Allora anche Tex � un Persuasore Occulto? Oppure Boselli � foraggiato dalla Marlboro e dalla Camel? O forse gi� nel '48 G.L.Bonelli riscosse qualche sonante mille lire dai Monopoli di Stato per piazzare una cicca in bocca al suo personaggio? Facezie a parte, l'imputato va assolto perch� incapace di intendere e di volere. Se la censura (ottenuta o pretesa che sia) � odiosa di per s�, lo � a maggior ragione quando chiede di modificare i comportamenti di un personaggio di fantasia secondo quelli che sono dettami salutisti o etici del tutto anacronistici nel contesto storico in cui il personaggio vive e si muove. Lunga vita alle campagne contro il fumo e lunga vita a chi si impegna per il rispetto delle normative vigenti in materia di salute (dopo Tex, l'attenzione del Codacons si � appuntata sul gioco per Playstation "Formula Uno", in cui compare pubblicit� Marlboro), ma pretendere che un rude cowboy dell'Ottocento profferisca frasi salutiste sortisce un effetto tristemente ilare in tutti coloro che rivendicano al fumetto dignit� di arte. D'accordo, Tex ha vinto (come sempre), ma...e se fossimo in presenza di una vittoria di Pirro? Dopo la smentita-precisazione del Codacons, Fabrizio Gallerani su it.arti.fumetti.bonelli mette ben a fuoco un rischio reale: "Non credo che questa cosa (sommata alla precedente accusa a Julia) in Bonelli non lasci nessuno strascico. Forse non ce ne accorgeremo neppure, quando nelle prossime storie, Tex eviter� di accendersi la sigaretta e di chiedere un bicchierino al saloon. E Webb diventer� improvvisamente saggio e benpensante nei confronti di tutte le minoranze. Ci sembrer� soltanto che i personaggi abbiano perso un po' della loro personalit�".
Proprio nei "Sette giorni del Codacons" usciva in edicola il nuovo nr. di Tex, "Mescaleros", in cui il nostro, quasi a mo' di sberleffo, sfumazzava allegramente in copertina. Casualit�, � superfluo dirlo; quella copertina era pronta da mesi. Ma in futuro, � ovvio che la casa editrice non trarr� nessun vantaggio dall'alzare il tiro, anzi; � difficile pensare che alla SBE si arrivi a certi grotteschi eccessi della Disney Italia, ma il dubbio si insinua nelle nostre ingenue menti di lettori. Ricordate la crociate contro i fumetti horror (Dylan su tutti) di una decina d'anni fa, quella che, per intenderci, port� Tiziano Sclavi a scrivere un'intera storia dedicata alla nefanda opera dei Censori ("Caccia alla streghe", DD n.69)? Quell'estemporaneo rigurgito moralista non port� ad alcuna apocalittica conseguenza: Dylan continu� a uscire e ancora oggi � nelle edicole. Eppure � palese, anche senza lanciarsi in vertiginose analisi dei "testi", quanto fossero espliciti lo splatter e il gore sui vecchi Dylan Dog, e quanto, al contrario, oggi la SBE abbia dato un giro di vite allo sfoggio di atrocit� assortite sugli albi dell'Indagatore dell'Incubo. Scelta legittima, per la carit�, forse dovuta anche a ragioni di mode che finiscono (tira ancora lo splatter, oggi?), eppure basta un'occhiatina all'ultimo romanzo di Sclavi, "Non � successo niente", per convincersi che queste pressioni esterne non passano come una brezza primaverile, ma lasciano scorie dure da eliminare. Sclavi fa dire a Mauro (alter ego neanche troppo alter di M.Marcheselli), rivolto a Tom (alter ego di Sclavi stesso), preso nell'"anno sabbatico" di distacco dal suo personaggio: Il caso Julia � finito ancor prima di iniziare, il caso Tex � finito non appena i denuncianti hanno colto che il bersaglio era troppo scaltro. O troppo grosso. O troppo sbagliato. Eppure, la stagione 98/99 si � aperta con un atto di inaudit� gravit� per il mondo del fumetto, di cui uBC si � occupata solo en passant, essendo i personaggi lesi estranei al mondo bonelliano: stiamo parlando, molti lo avranno gi� capito, del sequestro degli albi della Topolin Edizioni di Jorge Vacca. Troppo poco si � parlato di quel caso, di gran lunga il pi� grave dei tre. Ci torna Sergio Rossi, nel suo editoriale per il numero di gennaio (n.65) di "Fumo di China", scritto prima delle accuse a Julia e a Tex. Riportiamo almeno questo passaggio, che idealmente sottoscriviamo in toto: "Agli operatori suggerisco di stare tutti all'erta: non censuriamoci, non abbassiamo la guardia, non abbiamo paura di mostrare le nostre ragioni, altrimenti la battaglia � persa in partenza: qualche anno fa tocc� all'Intrepido e ai fumetti horror, oggi alla Topolin, e domani per chi suoner� la campana?". E' un eccesso di preoccupazione dare un peso adeguato alle iniziative che puntano alla moralizzazione del fumetto in nome di un "politicamente corretto" tanto subdolo quanto inafferrabile (che cos'� questa "politically correctness"? Dove inizia la tutela delle minoranze, della salute pubblica, dei giovani e dove finisce la libert� d'espressione?)? E' puro buon senso dare una scrollata di spalle e biascicare "fottuti bacchettoni benpensanti" o si sconfina nel menefreghismo di mussoliniana memoria? Noi pensiamo che non sia possibile per chi parla di fumetti, fingere che nulla sia stato quando il fumetto viene attaccato con tanta virulenza. Per questo uBC ha lanciato un forum per discuterne. Vi invitiamo a leggere gli interventi nelle pagine successive.
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