Trappola di vetro
Un maniaco assassino dentro e la furia omicida (collettiva) fuori.
Scheda di P.Laricchia | | dylandog/


IT-DD-al10

Trappola di vetro
- Trama
Bloccato nell'appartamento della sua nuova ragazza per festeggiare l'ultimo dell'anno, Dylan e gli altri ospiti seguono in televisione la drammatica escalation di violenza che è esplosa per le strade a causa di un misterioso virus. Intanto, nel palazzo, un maniaco omicida comincia a mietere vittime.
Valutazione
ideazione/soggetto






3/7
sceneggiatura/dialoghi






3/7
disegni/colori/lettering






5/7







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







52%
data pubblicazione 23 Mar 2010
testi (soggetto e sceneg.) di 
copertina di

disegni (matite e chine) di

copertine

tag
trappola, virus, furia omicida, televisione, ultimo dell'anno
Annotazioni
Commento critico
È lineare e iscrivibile senza rimarchevoli novità al genere thriller l'idea di base della storia di Gualdoni, eppure non per questo non interessante.Difatti dopo una prima parte caratterizzata da accentuate critiche su Tv e Informazione al limite del qualunquismo, nonché banali denunce su dottori, trattamenti farmacologici e delineamento di scialbi personaggi, il tutto volge allazione nella seconda metà, in cui tensione e ritmo permettono una buona godibilità arrivando anche ad un interessante svelamento finale. Quest'ultimo, pur non coinvolgendo del tutto, avendo mancato nella prima metà la presentazione dei personaggi e la conseguente creazione emotiva dell'atmosfera, resta comunque degno di nota. Oltre a far notare come funzioni meglio il suo essere appena sussurrato rispetto agli strillati "orrori" di inizio albo, infatti, riesce a tramutare un normale Thriller/Survival horror in un gioco beffardo che porta, adesso sì, a riflettere sui Mass Media e sul desiderio di "stupire".
Piacevole e utile il lavoro di Piccatto che pare non fare alcuno sforzo per delineare personaggi e ambienti. Notevoli alcune sequenze al limite dello splatter, fondamentali per la godibilità della storia.
Note
- Il titolo della storia, come si può evincere anche dalla presentazione della stessa, è in riferimento al primo Die Hard che in italia fu distribuito col titolo "Trappola di cristallo". La stessa trama del film, Bruce Willis bloccato in un palazzo (in cui lavora la moglie) assediato da terroristi durante le festività natalizie, ricorda la situazione di Dylan nell'albo.
- Come spiegato nella rubrica che presenta la storia, il thriller è ispirato al modello del classico "Dieci Piccoli indiani" di Agathe Christie. Successivamente tale struttura è stata ampiamente ripresa dal cinema e dalla letteratura, la stessa rubrica ne riporta alcuni riferimenti ai quali, tuttavia, va aggiunto il recente "Harper's Island".
- A pag.44 Dylan ricorda la sua claustrofobia peggiorata dopo l'esperienza vissuta nel n.250 "Ascensore per l'inferno".
- A pag.51 Dylan conosce Linda Atchinson, neolaureata in filosofia che temporaneamente lavora come centralinista in un call center. La vicenda ricorda quella di Marta, interpretata da Isabella Ragonese, nel film "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì. Mentre la battuta di Linda, che vuole vendere a Dylan delle pentole, si ricollega alla seconda storia del Dylan Dog Gigante 17 sempre di Gualdoni, in cui Dylan veniva tartassato da una insistente centralinista pronta, anche quella volta, a vendergli pentole.
- A pag.49 Thomas spiega che vuole girare un documentario dell'intera serata e viene deriso da Erika che fa riferimento ad un film di recente uscita che gli avrebbe dato l'idea. È probabile che il film a cui Erika si riferisce possa essere "Paranormal Activity" oppure, in alternativa, simili per l'impostazione pseudo amatoriale, sia "Cloverfield" che "Quarantine".
- Oltre ai servizi su libri, film, fumetti, videogiochi e serie televisive horror dell'annata 2010, l'almanacco presenta dossier dedicati a Lucio Fulci, al Babau e all'orrore di Ambrose Bierce.
Incongruenze
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Personaggi










Locations


