


Vittime designate
- Trama
Ian Benson, una vita anonima e normale, alcuni amici per fare baldoria, è tormentato da un sogno ricorrente in cui affoga e dal silenzioso fantasma di una ragazza in casa... Per quale motivo il fantasma ha scelto proprio lui?
Valutazione







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering








disegni (matite e chine) di


Annotazioni
Commento critico
Vi è, nelle storie dell'indagatore dell'incubo scritte da Michele Medda, il valore aggiunto di lasciare spunti di riflessione, elevando soggetti in apparenza già visti o poco memorabili, rivolgendosi direttamente alle ansie, inquietudini ed esperienze di coloro che leggono. Messaggi attuali o in cui è facile riconoscersi, disseminati, più o meno velatamente, con sfumature nei dialoghi o nelle caratterizzazioni dei personaggi che compaiono anche in poche vignette.Elementi che si ritrovano anche in questo episodio che, alla semplice trama principale (fantasmi che mettono in guardia le prossime vittime di un gruppo di assassini) affianca la controversa relazione di causalità tra i vincenti ed i perdenti. Un rapporto, questultimo, in bilico tra due visioni: l'alibi (i perdenti esistono perché, a causa dei vincenti, "così va il mondo") e la verità inconfessata (i vincenti ci sono perché esistono i perdenti e questi ultimi non trovano né la forza né, soprattutto, la volontà di reagire, scegliendo di essere le "vittime designate" del titolo).
E una storia amara, tragica e vera, in cui i fantasmi, i sacrifici espiatori ed i cani da riporto diventano la modalità per insinuare la metafora dei soprusi dei vincenti a danno dei perdenti ad ogni livello sociale e globale. Come tragica è anche la figura del cliente di Dylan Dog, perfetto rappresentante di tutti coloro che non vogliono aprire gli occhi né capire, interessati solo a mantenere la tranquillità della loro non-vita per fuggire, appena possibile, nei pochi svaghi preferiti. E che, alla fine, sorprenderà: il sempre presente sogno di migliorare la propria situazione esistenziale non lo raggiungerà tramite una crescita personale e morale (ribellandosi o guadagnando la stima altrui) ma trasformandosi da pecora in lupo tramite la via (simbolica) più facile e breve, sacrificando la propria innocenza/pusillanimità.
I disegni di Freghieri, come spesso accade negli ultimi anni, danno una sensazione di mera routine, in cui capacità di sintesi e di narrare per immagini si coniugano nei minimi termini indispensabili.
Note
- Per l'intero episodio, Dylan fa uso di un cellulare datogli come anticipo dal suo cliente. Il solo precedente di Dylan con un telefonino, da sempre distaccato dalle novità tecnologiche, era accaduto nel n.176.
- Terzo ritorno per Stan, giovane archivista e figura indispensabile per ricostruire vecchi fatti di cronaca, inventato da Michele Medda per il n.198-199 e dallo stesso già riutilizzato nel n.209.
- Pag.43, come scusa per interrogare la sorella di Justine, Dylan inventa una trasmissione che si occupa di casi irrisolti dal nome "Night Blue"... una chiara citazione per l'analoga "Blu Notte" condotta da Carlo Lucarelli.
Incongruenze
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La frase
"Già... "il mondo è crudele". Ecco perché ho detto che è un alibi sia per i carnefici che per le vittime... E' un alibi che fa comodo a tutti, alla fine..."Rupert, pag.75
Personaggi



















Locations










Elementi


